Re: dischi usb e permessi
Dario writes:
> Gian Uberto Lauri suggerisce di mettere 'user' tra le opzioni
> di fstab per tutte le possibili penne presenti contemporaneamente
> come /dev/sd?1, con possibilità di fare anche link simbolici
> per renderli più facili da ricordare.
Alla peggio. Non è praticissima come soluzione.
> Dice anche che "non dovrebbe
> essere una gran noce scrivere un programma che generi le entry
> per lo fstab noto il numero di porte USB che si pensa di utilizzare
> per le penne usb."
Ocio: funziona solo con penne che hanno una certa determinata
configurazione delle partizioni e file system. Come ho detto è una ultima
spiaggia e nemmeno troppo comoda.
> > Riguardo udev [pmount etc..] Gian Uberto Lauri dice che:
> > ..Se hanno la flessibilità della ghisa sono tool scadenti. ..
> > Credo che udev si limiti solo a segnalare al sistema che esiste il
> > device.
> > Peraltro, proprio la dinamicità di udev rende non banale la creazione
> > di script per risolvere questo scenario: inserisco la penna, lancio
> > uno script (che monta la penna, fa ad esempio un backup, smonta la
> > penna).
> > Se affronti quotidianamente quello scenario, lo script ti fa tanto comodo.
Gli script proposti non sono leggerissimi e richiedono 3 fork() + exec().
La cosa può diventare pesante con una macchina carica se i dischi sono, come
spesso capita nel mondo consumer, delle lumache.
> Poi ancora Gian Uberto Lauri dice che:
> > comodità/scomodità: se non erro udev lancia un segnale su dbus ...
> > [cut]...udev è magrolino e ti serve se vuoi avere i device rimovibili,
> > comunque 780k residenti e qualcosa più di tremila virtuali li usa.
> >
> > Ci sta tutto che in quei 780 k ci sia tutto l'insieme di pagine che
> > gli bastano per reagire all'inserimento della penna.
> >
> > Ma se aggiungiamo dbus abbiamo circa un'altro mega di resident memory
> > in uso (sette mega virtuali)
> >
> > Aggiungiamo poi lo spazio per il file manager, magari grafico, e
> > macchine come la mia in ufficio, cariche di tool di sviluppo, servlet
> > container e chromium, rischiano di andare incontro a 'fastidiosi' page
> > fault (il fastidio dipende dal numero e da quanto è lento il disco).
>
> centellinare la memoria "RAM" occupata ?.. :-|, stiamo parlando
Certi scenari portano una macchina con 8GB ad usare il 90% o più del core:
KiB Mem: 7992416 total, 7211092 used, 781324 free, 323468 buffers
> Se capita arrivare spesso a page fault, forse è il caso di fare una
> bella chiacchierata con l'IT e valutare la sostituzione della macchina
> con qualcosa di più adeguato alle esigenze.
Ma davvero? Non ti riporto la risposta che ebbi quando la macchina di cui
sopra ne aveva solo 4 e come si è arrivati ad 8 te lo lascio indovinare.
> (ma un tempo per mandare un uomo sulla luna bastava la potenza di
> un VIC20)
Era un qualcosa di più... Diciamo che erano meno potenti di un 486.
> In aggiunta, nemmeno OSX lo fa ed in Debian non mi è mai capitato.
> (Naturalmente ognuno è libero di configurare il sistema anche per
> farsi del male).
Ne parla chi usa kde. Io li ho evitati accuratamente. Mi sono accorto
di quanto rompono dopo averne messo uno di debug in uno script.
> Domande:
> 1) L'attuale udev è flessibile come la ghisa ?
Mai detto che udev non è flessibile. E sono sufficientemente sicuro di
non aver espresso male la cosa. Non assolutamente, ma sufficientemente.
In ogni caso c'è stato un tempo in cui udev non era così sveglio come
oggi e fortunatamente le tecniche di allora vanno ancora bene (label
sui device, sono vagamente più mnemonici di un blockID).
> 2) Dove è che hanno smarrito la retta via gli sviluppatori di udev?
> 2b) per non parlare di tutti quei *pazzi* che l'hanno adottato?
> 2c) visto che basterebbe farsi un semplice script per utilizzare al
> meglio fstab?
> 3) Alla fine è più agevole *non usare udev*, ma usare *bene* fstab ?
Scusa, ma hai digerito tutti i post insieme con un risotto con funghi un
pelo esotici?
> Ricordo che stiamo parlando di: computer utente con DE[3]
Ma perché servirebbe a tutti un DE sul desktop?
E il discorso era principalmente "certe soluzioni non sono fatte bene"
(o sono fatte da cani, come citato in un'altra mail del thread) e
possono arrivare a facilitare il danneggiamento dell'utente o l'abuso
delle risorse dell'utente per arrecare danno a terzi.
(Che oltretutto si basa su un modello di qualche decina di anni fa, la
prima macchina consumer con un DE la ho vista nel 1984/1985).
fre--
/\ ___ Ubuntu: ancient
/___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____ African word
//--\| | \| | Integralista GNUslamico meaning "I can
\/ coltivatore diretto di software not install
già sistemista a tempo (altrui) perso... Debian"
Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO
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