[Date Prev][Date Next] [Thread Prev][Thread Next] [Date Index] [Thread Index]

Re: dischi usb e permessi



Il 10 gennaio 2014 16:01, Gian Uberto Lauri <saint@eng.it> ha scritto:
> Gollum1 writes:
>  > Il 10 gennaio 2014 14:27, Gian Uberto Lauri <saint@eng.it> ha scritto:
>  > > Gollum1 writes:
>  > >  > perché se si usa linux bisogna sempre fare le cose più difficili del
>  > >  > necessario?
>  > >
>  > > Perché  è  il modo  migliore  di  lavorare.
>  >
>  > su questo ho i miei dubbi.
>
> Lo immaginavo, ma sei in una posizione non corretta.

ecco... in questa frase c'é molta arroganza...

Non puoi arrogarti il diritto di venire a dire che io sbaglio perché
ho un'idea diversa e metto in dubbio una tua idea... Io rispetto la
tua idea, tu devi rispettare la mia... se poi si fa una discussione
pacata, sono anche pronto a cambiare la mia idea, se le argomentazioni
sono convincenti, ma se l'argomentazione inizia con "tu sbagli" mi
salgono i fumi alle orecchie (ne sa qualcosa un mio collega, con cui
mi sono scontrato in ambito religioso, perché ho deciso di non
battezzare mia figlia, in quanto non credo più nella chiesa, la sua
prima frase è stato "tu sbagli"... sti cazzi... ops... scusate)... ;P

>
>  > bhe... che winzoz mi stia sugli zebedei non è un mistero (sopratutto 8.x).
>
> Ma intanto sia KDE che Gnome sono progetti di inseguimento, e inseguno
> ANCORA Windows nonostante gli annunci.

Qui mi trovi invece parzialmente concorde... ma questo non vuol dire
che almeno in alcune cose winzoz e questi DE siano delle immonde
schifezze... tutto sta nel capire che cosa si deve dare ad un utente
desktop, dobbiamo parlare di sistemi alla portata di tutti, che entri
in un ambiente casalingo e/o lavorativo con certi standard di
sicurezza, di affidabilità e di facilità d'uso...

> (BTW, le  QT sono  simili come impostazioni  alle MFC,  gli preferisco
>  ancora le GTK nonostante tenga Gnome a distanza).

su questo non mi pronuncio, con KDE e le QT mi trovo tutto sommato
bene, ma non l'ho sposato, se dovessi trovare qualcosa che mi desse
maggior soddisfazione sarei felice di cambiare. Per esempio, non
sopporto per nulla Gnome, ho sempre odiato l'arroganza degli
sviluppatori di Gnome, che si prendono il diritto di dirmi come devo
per forza gestire e/o vedere le cose, almeno KDE mi propone quello che
per lui dovrebbe essere il suo standard, ma posso in qualsiasi
momento, e senza cose troppo astruse, decidere cosa voglio in realtà.
Mi lascia molto più spazio di azione rispetto a Gnome.

>  > > Una è stata  definita "follia da camicia di forza"  in un libro edito
>  > > da Microsoft Press.
>  >
>  > curiosità: quale era questa follia?
>
> Dispatchment degli eventi ai thread.  In pratica tu potevi impedire ad
> applicazione di sapere che volevano chiuderla. Con un flood di VM_USER
> in broadcast la macchina in  breve ascoltava solo l'interruttore della
> corrente.
>
> Quasi vent'anni  fa stavo andando  al lavoro con il  Richter (Advanced
> Windows Programming)  sulle ginocchia, lessi  la cosa e mi  dissi "Non
> possono  aver  fatto  una  cosa  simile, stasera  provo  a  vedere  se
> veramente faccio casino".  Solo dopo mi accorsi  che l'autore definiva
> la cosa come "follia" (madness in inglese, ovvero follia da camicia di
> forza) e fatta solo perché "il management aveva deciso che in quel modo
> le applicazioni avrebbero risposto meglio all'utente" (più o meno).
>
> Come  ho  detto,  l'effetto  della  prova è  che  ho  dovuto  spegnere
> fisicamente la macchina.
>
> Ci hanno messo una decina di anni a sistemare la cosa.

bhe... ci hanno messo molto di più a sistemare altri bug, questo è uno
dei motivi per cui non mi piace winzoz e mi piace linux, uno è
immobile in se stesso, l'altro è dinamico, i problemi si affrontano,
non si nascondono (o almeno si cerca di farlo, non conosco tutti i
meandri del mio sistema, purtroppo).

>  > > Avevo trovato la descrizione di "implementazione di prova" di un virus
>  > > per  GNU/Linux  che   usava  che  usava  la   debolezza  descritta  in
>  > > http://lists.freedesktop.org/pipermail/xdg/2006-April/006379.html .
>  > >
>  > > Era una  implementazione macchinosa, ma  si può fare di  meglio, molto
>  > > meglio.
>  > >
>  > > A parer mio invece di montare in automatico la penna sarebbe molto più
>  > > sensato rendere  facile il montaggio  della penna agli utenti:
>  >
>  > io non ho mai parlato di montaggio automatico... con KDE, quando
>  > inserisco una periferica di massa, mi avverte che è stata inserita una
>  > periferica di massa... non la monta direttamente, ci mette un bel
>  > pulsantino, e se vuoi la monti, altrimenti la lasci stare li com'é.
>
> Meglio, già meglio.
>
> Ammetto che quelle cose nemmeno le guardo che non mi servono (ci metto
> niente a scrivere mount /tux o /panda).

certo... tu sulla tua macchina, nel momento in cui usi solo quelle due
chiavette... se dicessi a mio padre, quando metti la chiavetta devi
andare ad aprire /etc/fstab per metterci i dati della chiavetta (e
come può? visto che non è amministratore) per poi poterla montare
tranquillamente le volte successive... (lo devi fare tu che sei
amministratore, mi potresti dire... certo... ma se io mi trovo a mille
chilometri di distanza e lui ha urgenza di leggere il contenuto di
questa chiavetta?). Io credo che con un fatto del genere mio padre mi
manderebbe subito a quel paese, e visto che non gli piace windows
(avrà ereditato la mia idiosincresia nei suoi confronti?) finirebbe
per lasciar perdere l'uso del computer completamente.

>
>  > >  non si
>  > > renderebbe difficile la multiutenza, quella  vera dico e non quella di
>  > > uno alla volta con utenti diversi,
>  >
>  > siamo sempre li... su un pc di casa, con un solo pc in casa, quanti
>  > credi che facciano la multiutentza contemporanea?
>
> Ecco, sei cieco, perdona. Se TU non lo usi non vuole dire che NON sia
> usato. Linux venne scritto da Thorvalds perché voleva divertirsi ad
> avere Unix a casa. E Unix è multiutenza :).

ecco ci risiamo con il talebano di turno, per cui tutti gli altri sbagliano...
Unix è multiutenza... embhe... che me ne frega? io sto usando il mio
computer a casa, non me ne frega nulla che virtualmente ci si possano
connettere ed usarne le risorse chissà quanti utenti
contemporaneamente, nell'ambito famigliare queste cose non sempre
esistono (poi pure io entro in ssh nel computer di mio padre per
fargli manutenzione mentre lui lo sta usando tranquillamente, e spesso
neppure se ne accorge che gli sto aggiornando i pacchetti o sistemando
qualche problema di cui mi aveva parlato tempo prima).

Se Thorvalds voleva divertirsi ad avere Unix a casa, la mia unica
considerazione è "grazie, per il tuo divertimenti mi hai fornito un
grande strumento con cui anche io posso divertirmi, ma anche lavorare,
e questo finalmente lo possono fare un po' tutti, anche i non
informatici".

che poi in ambito lavorativo la multiutenza possa essere un pregio,
non lo metto in dubbio, mi piacerebbe che al lavoro mi mettessero
linux invece di winzoz, magari negli uffici mettere macchine diskless
e un server che fornisca servizi e programmi, in modo da abbattere
costi e tempi di manutenzione... purtroppo così ancora non è...

> Ci sono varie situazioni in cui la multiutenza fa tanto comodo,
> evidentemente non ti sono mai capitate e quindi le ignori e non
> comprendi che in quelle situazioni non avere una vera multiutenza può
> essere una rogna.

Io non sto dicendo che non l'hai... sto dicendo che in ambito
casalingo (da cui siamo partiti, se non ricordo male) questa esigenza
è molto limitata.

> Perdonami, non voglio offenderti. Ma ci sono cose che non si capiscono
> se non le hai mai sperimentate. La multiutenza, il display remoto...

Ho lavorato con display remoti, purtroppo attraverso teamviewer (vedi
post parallelo che sta girando in questi giorni), proprio per il fatto
che pur non apprezzando il software closed source, devo ammettere che
è l'unico software che mi permette il collegamento al desktop remoto
(sia linux che windows a questo punto) di macchine di amici e
colleghi, quando si trovano in qualche difficoltà e mi chiedono
soccorso (addiritura con un desktop remotizzato su uno smartphone,
faticoso, ma fattibile).

Poi in azienda ho alcune macchine (purtroppo sempre winzoz) che
gestisco (sono server di produzione, ma in ambito video) semplicemente
con VNC, essendo nella stessa rete (che bello, lo faccio con il mio
portatile linux), ma grazie anche al fatto che colleghi che si
occupano della rete "tecnica" e quelli che si occupano della rete "IT"
hanno collaborato con noi per permetterci di raggiungere le suddette
macchine... (sì... le nostre reti sono due, separate, ma comunicanti
in alcuni nodi, e sono moooolto complesse ed estese).

>  > già è difficile avere più utenti diversi sullo stesso pc, ogniuno con
>  > le proprie cose e le proprie impostazioni (io e mia moglie facciamo
>  > così), la normalità che ho visto è l'uso dello stesso account tra più
>  > persone (parliamo sempre e solo di ambito famigliare).
>
> Non hai mai lavorato con macchine con 100 e passa utenti?

siamo sempre li... l'ambito del lavoro è una cosa... l'ambito
casalingo è un'altra... a casa non ho cento utenti che si connettono
contemporaneamente... ho due computer, ognuno ha la sua bella Debian e
i suoi begli utenti registrati, ma tranne io che faccio la
manutenzione via ssh da uno all'altro, non c'è necessità che le altre
persone conoscano i pregi della multi utenza, semplicemente perché non
gliene frega una cippa...

> Non ci sono solo gli scenari "un pc a testa".

ahhh lo so bene... è quello che avevo proposto ad un mio conoscente,
quando voleva impiantare il sistema informatico nella sua azienda, che
avrebbe dovuto trattare dati sensibili di clienti... un server unico,
alcune postazioni diskless con periferiche ad accesso limitato
(permettere solo la lettura di file, ma non la scrittura, la scrittura
solo su server), connessione a internet limitata e cosette del genere
(per la realizzazione avrei poi ingaggiato persone con più ampie
conoscenze per fare un lavoro fatto per bene)... morale della favola,
ha preso 4 computer, li ha collegati nella rete fastweb con la
condivisione addiritura aperta a tutto il computer, non ad una sola ed
unica cartella... S.O. naturalmente winzoz... come è finito? il tizio
ha chiuso l'attività ed è letteralmente sparito dalla circolazione
dopo che gli hanno ciucciato tutti i dati dei clienti, i dati delle
carte di credito, dopo che gli anno cancellato completamente 2
computer su 4 e dopo che qualcuno lo ha minacciato (forse qualche
cliente scontento per dove sono finiti i suoi dati?)... quest'ultima
parte (quella delle minacce) me l'hanno solo riferita altre persone,
quindi non posso esserne certo, mentre l'intrusione e il furto mi è
stato confermato dall'interessato telefonicamente prima di sparire...

>
>  > >  e si ridurrebbero i rischi per gli
>  > > utenti, anche se non li si elimierebbero del tutto.
>  >
>  > qui ci vorrebbe una divulgazione della cultura informatica, che la
>  > maggior parte della gente (sopratutto quella proveniente dai mondo
>  > winzoz) non ha e purtroppo spesso non vuole avere.
>
> No. Sono gli  esperti che devono "proteggerli". Per  curarti il medico
> ti  chiede di  studiare  medicina? No,  è lui  a  scegliere farmaci  e
> dosaggi.

certo... ma tu devi anche essere istruito che se hai certi malesseri,
ti devi rivolgere al medico prima che le cose peggiorino, mentre se
hai semplicemente un mal di testa, ti prendi un pastiglia e ti metti a
letto.

poi questi esperti che ti dovrebbero proteggere sono quelli che hanno
fatto proliferare sistemi completamente chiusi, perché devi essere
protetto (non diciamo per forza winzoz con tutta la sua pletora di
software antivirus e via dicendo, basta pensare anche al più blasonato
OSX, più chiuso di una vergine per un utente normale)...

>  > > Per rispetto agli  utenti "che non sanno" ci si  dovrebbe astenere dal
>  > > pubblicare certe  soluzioni solo perché non  si è in grado  di fare di
>  > > meglio e  avere l'umiltà di  chiedere aiuto.  Non fare come  chi punta
>  > > solo a mungere soldi dagli utenti sfruttando la loro ignoranza.
>  >
>
> Mi sono  spiegato male,  scusami. Non  intendevo dire  che tu  o altri
> hanno munto.

sì, certo... infatti avevo messo la faccina per sdrammatizzare la
cosa... sicuramente non potevi riferiti a me, visto che non mi conosci
e non sai di che mi occupo per campare...

> In vari  progetti ho visto  "un comportamento sulla  valutazione della
> qualità" del rilasciato che è uguale  a quello delle aziende che hanno
> munto.

scusa, non ho capito questa frase, me la rispieghi?

>  > > È una questione di rispetto degli utenti, non essere duri e puri.
>  >
>  > Una forma di rispetto è forse anche quella di non castrarli sul
>  > nascere con soluzione improponibili ad un analfabeta informatico.
>
> No.  La soluzione è scrivere qualcosa di semplice e di sicuro.

concordo pienamente... ma la soluzione non deve essere castrare un
utente, non permettendogli di fare quello che vuole con il SUO
computer... poi, ripeto, se si parla di ambito lavorativo, la
castrazione potrebbe anche essere una necessità...

> Ti assicuro che non è facile, sto lavorando adesso su una interfaccia
> per la cartella sanitaria per fare in modo che sia ancora più comoda
> di quella cartacea.  C'è da dannarsi l'anima, ma ne vale la pena.

ti credo e comprendo perfettamente, creare una interfaccia utente che
sia affidabile, facile, che soddisfi tutte le esigenze più importanti
(poi arriva sempre il pirla di turno che becca l'unico punto oscuro) è
sicuramente una delle cose più difficili...

Lo stesso discorso però si può estendere anche ai DE, che sono le
interfacce per antonomasia di interfacciamento utente-macchina, è
"relativamente" facile costruire qualcosa di adatto per se stessi,
diverso è costruire qualcosa che poi debba essere distribuita...

> E
> non perché a me arriverà qualcosa - se non un raffinamento delle mie
> capacità. Solo che ho rispetto delle persone che useranno quel tool.

non posso che considerare fortunati i tuoi utente, se parti da un
presupposto del genere, e ti auguro tutta la fortuna possibile nella
realizzazione...

> O, meglio ancora, di spiegare comprensibilmente come fare semplici
> cose: anni fa, molto probabilmente quando si usavano ancora i
> terminali, a delle segretarie venne spiegato con semplicità come
> creare semplici cose utili con Emacs.  Quelle segretarie scrissero
> effettivamente semplici cosine con Emacs, non lo sapevano ma scrissero
> programmi in LISP. Brutti, ma li scrissero da loro e facevano quello
> che serviva a loro.

purtroppo era un'altra generazione... ora spesso vedo nell'ambito
lavorativo molto "scazzamento", almeno nelle medio-grandi
situazioni... poi... è vero... c'é sempre qualcuno che per fortuna
cerca di salvare capra e cavoli mettendoci del proprio (anche con
conoscenze minime) per non far andare tutto a carte quarantotto...

> Ancora  oggi in  molti  progetti ci  si trova  in  situazioni dove  lo
> scenario è "per ora sono andati avanti con macro che si è fatto uno di
> loro". L'uno di loro è un impiegato amministrativo che ha solo sentito
> che si potevano fare cose chiamate  "macro" e le cose chiamate "macro"
> erano utili sul lavoro.

più spesso di quanto si pensi... (e spesso con pacchetti M$ di office...)

> La cosa triste è che spesso gli esperti rischiano di scrivere software
> meno utile di quelle "brutte macro".
verisimo...

una cosa che mi hanno insegnato, è che un buon informatico (o meglio,
un buon analista, che poi passi i dati ad un buon informatico)
dovrebbe passare un bel po' di tempo con le persone per cui deve
costruire il software, per capire qual'è il LORO modo di lavorare, per
capire se e come il loro workflow possa essere corretto, migliorato
e/o sostituito con altre procedure... alla fine con il tuo software
devi raccogliere queste esperienze e con pochi e semplici passaggi,
replicare questo nuovo workflow che è stato deciso e progettato con
loro...

Il grosso problema è che spesso neppure i clienti sanno veramente cosa
vogliono, e a volte quando si trovano in ballo pare che perdano la
testa e pensino che si debba fare un qualcosa che porti l'intera
umanità sulle stelle... quando gli basterebbe smettere di usare le
clave...


umpf... un po' lunghetta questa risposta, mi sono lasciato un po'
andare, ma spero di non aver urtato la sensibilità di nessuno, come
già detto questi sono solo miei pensieri e quindi termino con un
sorriso...

:D

Buon week end a tutta la lista...
-- 
Gollum1
Tesssssoro, dov'é il mio tessssoro...


Reply to: