Re: [OT] unità d'Italia [ERA: oggi un pinguino e uno gnu muoiono]
Il 25/11/2010 21:01, Davide Prina ha scritto:
On 25/11/2010 11:19, maurizio.milanese wrote:
Scusate "la tirata" ma vi ricordo che l'Italia "unita" è nata sul
sangue che ha sporcato le baionette dei regi bersaglieri che hanni
invaso il sud!!
Questo i politici non lo dicono.
di sicuro non sono un esperto, però ho cercato di leggere un po'
sull'argomento e mi sono fatto un'idea ben diversa.
L'Italia è nata da una voglia di una buona parte della popolazione
(c'era anche chi era contro, come in tutto, soprattutto per interesse
personale) che era stufa di essere sfruttata e schiavizzata dalle
varie potenze estere che potevano fare il buono e cattivo tempo contro
dei piccoli potentati i cui regnanti erano di solito imposti da stati
esteri. C'era già da molto tempo un'idea di italianità da buona parte
delle persone viventi sulla penisola italica.
Mi spiace Davide, l'Inghilterra è stata la prima e più grande
sostenitrice dei Savoia anche perchè la massoneria inglese
(=internazionale) voleva attaccare con questo "il marcio antro papale" e
mandare remengo quel "metro cubo di letame" come quello sciacallo,
pirata, avventuriero e ladro di cavalli di Garibaldi chiamava Pio IX.
Inoltre ti segnalo che i contadini del Piemonte non stavano meno male o
+ bene dei contadini del Mezzogiorno o della Valle Padana... anzi, i
contadini del Nord potevano contare su un numero minore di, ad esempio,
medici pro-capite il cui massimo numero era nel regno borbonico
(9-10ogni 1000 abitanti)... e questa dovrebbe dirtela lunga sulla
solidità dell'economia delle Due Sicilie... a Trieste, ancora nel 1970,
gli anziani rimpiangevano ancora la stabilità austro-ungarica.
Chi ha voluto e compiuto l'unità è stato soprattutto il popolo e non
il regno del Piemonte e i suoi regnanti che hanno persino contrastato
questa unità in un primo tempo e poi hanno avuto comportamenti poco nobili
Questa è la favola più favolosa che abbia mai sentito
:-))))))))))))))))))))))
Ti mando 2 paginette di un libro della Bastogi (editrice semi-ufficiale
della massoneria italiana), riporta il resoconto di un incontro (mi pare
del 1988) dove i massoni, riuniti a Torino, celebravano l'Unità
d'Italia... il titolo è appunto "LA LIBERAZIONE D'ITALIA NELL'OPERA
DELLA MASSONERIA"... e se lo dicono i massoni che si autocelebrano!!!
Dicevo che in queste 3 paginette (2,5 per l'esattezza) il fratello
(loro) Giulio De Vita relazione di sue indagini in archivi di stato
britannici dove ha trovato la prova che Garibaldi partì con un
finanziamento ben diverso dalle 25.000 lire che la "vulgata" dice
consegnategli da Bixio a Quarto.
Il finanziamento VERO della spedizione fu pari al controvalore di 3
milioni di franchi francesi-oro dell'epoca (circa 1 centinaio di milioni
di euro di oggi) pagati in piastre dìoro turche (c'era ancora l'impero
ottomano) moneta apprezzatissima in tutto il bacino mediterraneo di
allora... una specie di dollaro di oggi.
Una somma che SOLO uno stato poteva mettere a disposizione.
Custode del tesoro era Ippolito Nievo (quello di memorie di un italiano)
perito poi alla fine della campagna nell'affondamento del piroscafo
Ercole (sequestrato alla marina duosiciliana) avvenuto in una notte
serena, senza alcuna burrasca e che, ispezioni sottomarine (risultati
riportati anche da Camilleri) confermano aver trovato con le caldaie
squarciate... sabotaggio ordito dal quel gran delinquente mafioso che fu
il siciliano Agostino De Pretis che voleva occultare le sue ruberie a
danno del tesoro del Nievo.
Si cominciava proprio bene: una bella storia di corruzione, ricatti ed
assassini...
Aggiungo che ai cosiddetti referendum che i Savoia indissero erano
ammessi a votare SOLO coloro che avevano un titolo di studio ed erano
iscritti al "censo" (il fisco di allora)... meno del 2% (dico DUE PER
CENTO) della popolazione... le urne erano esplicite (una per il SI ed
una per il NO) ed aggiungo che non era "molto salutare" infilare la
scheda nell'urna del NO... e questo al di là dei brogli.
Infine, ti ricordo che fu tanta la contentezza dei contadini meridionali
nel vedersi regalare dai cosiddetti "liberatori" TRE e mezzo di militare
per ogni figlio maschio (sottraendo così preziosa forza lavoro che
condusse alla fame, quella vera, milioni di contadini provocandone la
massiccia emigrazione) che lo sciacallo Savoia (mai volutosi chiamare,
come sarebbe stato giusto e doveroso, V.E. Primo) dovette tenere 2/3
dell'intero esercito nel meridione per contrastare le insorgenze
spontanee del POPOLO (quello VERO) che reclamava il SUO Franceschiello!!!
E dovette tenere l'esercito fino al 1872 anno in cui sgominata l'ultimo
plotone di insorgenti!!!
Sarebbe ancora lungo il discorso ma, lasciamo stare.
Comunque se vuoi ti mando in PVT le pagine in questione
Ciao
Davide
Ciao,
Felice
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