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Re: OT: Il governo chiede e noi rispondiamo con il software libero



On 15/05/2012 09:53, Marco Bertorello wrote:
Il 15 maggio 2012 07:42 ha scritto:

"la PA" non è un blocco monolitico, esistono
molte pubbliche amministrazioni, che sotto moltissimi aspetti (ad esempio
la scelta degli strumenti tecnologici) sono largamente autonome.

vero. Io lavoro per una PA (regione Lombardia, tramite Lombardia Informatica. PA = Pubblica Amministrazione) e ci sono PA che per vari motivi scelgono di usare software libero (anche GNU/Linux su desktop), poi il problema è che alle volte non riescono a fare qualcosa perché non tutto è compatibile al 100% per poter comunicare con la regione o altre PA.
Poi ci sono anche società non PA e cittadini che fanno le stesse scelte.

Quindi, come dice Davide, l'uso di formati aperti faciliterebbe l'uso di
software libero... nel senso che permetterebbe a molte di queste
amministrazioni di effettuare una scelta che ora non si possono proprio
permettere, visto che ricevono da altre amministrazioni flussi di dati
altrimenti inutilizzabili.

o in molti casi non riescono a comunicare o semplicemente ad usare al 100% quanto viene messo a disposizione da una PA.

Dai per assunto che preferirebbero utilizzare software libero. Dalla
mia esperienza non è così, anzi:

invece è così. Ci sono sia PA che società che cittadini che preferirebbero usare il software libero.

se bisogna usare ODF come formato,
per esempio, e MS Office 2010 è in grado di gestire ODF, non c'è alcun
bisogno di spendere soldi in formazione (o tempo in training on the
job) per imparare ad utilizzare OOo o LibreOffice.

prima di tutto non sono informato sulle ultime compatibilità, ma fino a poco tempo fa la suite di ms non era in grado di salvare e caricare in modo corretto un file ODF. Poi c'è tutto un discorso da fare che ho già riportato qui in lista più volte: l'impossibilità della suite ms di usare i file ODF in modo corretto.

Poi non è affatto vero che c'è bisogno di traning per imparare a usare LibreOffice o Apache OpenOffice. Ci sono casi in cui è usato in PA, anche da dirigenti, per determinate cose specifiche, e nessuno ha fatto un corso specifico per questo prodotto.

Senza contare che pochissimi responsabili hanno le palle per assumersi
la responsabilità di una simile scelta; se ci sono problemi con OOo o
LibreOffice, sono tutti "4zz1" tuoi (il software è distribuito "as
is", "without any warranty").

È vero che in molti casi qualsiasi società (molto meno per le PA) cerca di scaricare su terzi le responsabilità di un possibile problema... o meglio sono i dirigenti che preferiscono buttare soldi per licenze per avere questa protezione fittizia. Però ci sono molti casi che questa cosa non è vera, che invece la scelta va proprio nella direzione opposta, soprattutto se la società/PA è composta da poche persone.

Che poi, dal lato pratico non cambi nulla perchè non è che MS ti fa
assistenza se hai problemi, è chiaro a noi, non ad un consiglio di
amministrazione che deve approvare un budget e che viene da te se la
tua scelta crea problemi. E non credo esistano poi tanti responsabili
che si giocherebbero il posto per la causa del software libero (cosa
diversa se la scelta venisse dall'alto di una legge, sollevando
responsabili e tecnici dall'onere della scelta).

questo però non è molto vero per le PA, perché qui le forze in gioco sono un po' differenti.

Ciao
Davide

--
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