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Re: ekiga vs skype



Davide Corio wrote:
Il giorno lun, 01/09/2008 alle 20.11 +0200, Davide Prina ha scritto:
In OpenOffice.org ci sono parecchi programmatori pagati per fare esclusivamente questo ... più o meno i numeri, se non ricordo male, sono questi (per i tre maggiori contributori al progetto):
* 60 dipendenti Sun
* 50 dipendenti Red Flag (società cinese)
* 40 dipendenti IBM

Conosco alcuni degli sviluppatori di OOo, e quello che ho capito è che
quelle statistiche non sono proprio veritiere...
Ad esempio gli sviluppatori IBM mi pare che non si siano ancora visti.

Se ricordo bene gli sviluppatori, in totale, che lavorano a tempo pieno
su OOo sono circa una trentina.

non mi ricordo più dove ho letto quei numeri e non sono sicuro al 100% sulla loro esattezza. Comunque 30 in totale mi sembrano un po' pochini per quanto stanno facendo in OOo.

Ho fatto una ricerca veloce e, abbastanza facilmente, ho trovato questo annuncio del 2007 sul sito Sun, dove riporta che gli sviluppatori Red Flag sono 50

http://www.sun.com/aboutsun/pr/2007-05/sunflash.20070523.2.xml

è riportato anche che: Redflag Chinese 2000 joins Novell, Intel, Red Hat, Good-Day, Inc., of Japan, and many others in developing OpenOffice.org.

Quindi 30 sviluppatori in totale mi sembrano davvero sottostimati.

però è strano che metti a confronto Debian, dove nessuno è pagato per quello che fa, e OpenOffice.org, dove la maggior parte sono pagati per sviluppare ... dichiari che per entrambi ci sono le stesse pecche e poi indichi il pagamento degli sviluppatori come soluzione ... qualcosa non quadra

Li metto a confronto perchè solo uno o due anni fa, c'era stato un mezzo
macello all'interno della comunità di sviluppatori Debian per accettare
sovvenzioni economiche al progetto, ma il tutto era decaduto per
l'estremismo dei molti, i quali sostenevano che i soldi non vanno
d'accordo con il software libero, che la gente sviluppa bene solo se lo
fa per passione e non per lavoro, blah blah...

Io non capisco questi atteggiamenti.

chi sviluppa ha il diritto di decidere le strategie e quali sono le motivazioni che lo spingono a continuare. Chi utilizza il software, secondo me, non può criticare queste scelte ... per poterlo fare deve diventare uno sviluppatore attivo.

Abbiamo fin troppi progetti amatoriali nel software libero e per uscire
da questa situazione abbiamo bisogno di più gente a tempo pieno.

io penso che i progetti amatoriali siano quelli di maggior successo e quelli che introducono maggiore innovazione. GNU/Linux è un prodotto le cui basi sono amatoriali (vedi Stallman e FSF per la parte GNU e Torvalds per la parte Linux) ... questo naturalmente è vero soprattutto agli albori dei due progetti, ora su entrambi i fronti ci sono sia programmatori pagati che non.

Ciao
Davide

--
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