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Re: [OT] Dell'ignoranza [Era Re: attacco craker al sito CulturaCattolica.it]



mox wrote:

Il presupposto della scienza (moderna) è che una ipotesi venga ritenuta vera fino a quando non viene dimostrato qualcosa che la neghi. Da circa

quindi mi stai dicendo che l'esistenza di Dio è ritenuta vera dalla scienza moderna!

Forse la scienza moderna non dice esattamente così ...

Ma la scienza, da Galilei in poi, è diventato un mestiere ("Lo scienziato è colui che si limita ad effettuare le misurazioni ed esaminare i dati"),

lo scienziato, secondo Galileo, è colui che riesce ad ottenere un risultato con un esperimento e che è in grado di fornire elementi sufficienti a far si che tale esperimento sia riproducibile. Peccato che non si è mai in grado di dimostrare che tale esperimento prenda in considerazione tutti i casi possibili e non solo un insieme ristretto e limitato; inoltre il risultato è molte volte determinato da assunzioni di cose, non sempre così certe, come assolutamente vere.

Un esempio semplice: recentemente è stato dimostrato che è possibile, sotto determinate condizioni, produrre del ghiaccio che ha un volume inferiore a quello dell'acqua che l'ha prodotto e che affonda ... [1]

Molte teorie sono basate su credenze (== supposizioni) e sono spacciate come assolute, soprattutto per chi frequenta corsi scolastici. Questo è soprattutto vero per argomenti che non sono dimostrabili o confutabili con esperimenti riproducibili.

Se poi, tramite esperimento, viene confutato un elemento ritenuto vero ... la teoria resta in vigore fino a quando non si trova un rattoppo che preveda questa "anomalia" attuale.

Per esempio è stato dimostrato che il neutrino ha massa ... ormai saranno dieci anni che si è giunti a tale risultato ed esperimenti sempre più accurati successivi hanno sempre dato questo risultato come vero ... peccato che buona parte della fisica moderna si basa sul presupposto che subparticelle, come il neutrino, non abbiano massa.

In altri casi si prende per buona una teoria che non riesce nemmeno ad approssimare in maniera accettabile i risultati sperimentali (ad esempio le teorie sulla disposizione/moto delle masse composte da parti irregolari come la sabbia spostata dal vento o il grano in un silo che può far scoppiare il suo contenitore).

Secondo me la scienza è solo un tentativo di trovare la curva migliore che approssima la realtà solo per pochi casi specifici, senza avere sufficienti informazioni per sapere effettivamente cosa sia la realtà nemmeno per quei casi specifici. Basta vedere quante teorie ci sono per campi difficilmente riproducibili con esperimenti: la creazione dell'universo, la creazione della Luna, la nascita della vita sulla Terra, ... per ognuna ci sono decine di teorie e a seconda del periodo ne è "gettonata" una più delle altre ...

cosa ben diversa dalle credenze e dalla religione.

infatti la scienza tende ad adattarsi alle credenze attuali, mentre la religione di solito si affida alla fede ed ha fondamenti immutabili.

In entrambi i casi spetta all'individuo decidere se ritenere o accettare come vera o meno l'una e/o l'altra (o nessuna delle due ... naturalmente).

Massimo d'Azeglio affermava che: ognuno crede in quello che può e non in quello che vuole. Penso che questa frase sia applicabile in ogni ambito e per ogni persona.

Esiste una religione che resterebbe in piedi con un affermazione del tipo "Va tutto bene il resto anche se Dio non esiste"? (Posto che si

strana affermazione.

Sono all'antica, ma concordo con B.Russel che diceva che "logicamente (epistemologicamente) è dimostrabile che Dio _non_ esiste".

Se una teoria rimane sempre a livello teorico, allora può dimostrare o confutare qualsiasi cosa.

Ciao
Davide

[1]
http://www.lescienze.it/sixcms/detail.php3?template_id=&id=6302

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