On Mon, Jun 29, 2009 at 05:20:11PM +0200, Christian Surchi wrote: > Si', pero' permettimi di fare le pulci alla questione. Il DPL ha > dato mandato a te di trasferire il dominio a una realta' "amica" > come ILS, sottolineando l'impossibilita' di SPI, in quanto entita' > degli Stati Uniti, di registrare quel dominio (mi riferisco alla > mail di debian-project indicata in precedenza in questo threa). A > questo punto, esaurito il tuo incarico, mi aspetterei una ulteriore > presa di posizione del DPL sulla questione e non l'annuncio di > generosita' da parte di ILS per la concessione dell'uso del dominio > ai DD italiani. OK, facciamo le pulci, però facciamole bene. (Nota: non sono parte di ILS ne ci ho mai avuto a che fare più di tanto; parlo solo come DD italiano.) ILS ha svolto il compito; so far so good. Ora, quale entità è la più titolata a decidere cosa fare di debian.it? La mia risposta è: "i DD italiani". Come punto di riferimento di tale "entità" direi che questa lista è il più adatto. Siamo d'accordo fin qua? Se si, non ci vedo altri problemi: ILS ha esattamente offerto ai DD italiani, tramiti questa lista, la possibilità di decidere il fato di debian.it. Fine della questione. Cosa ce ne dovremmo fare di un commento del DPL sull'argomento? Non è già lo scenario desiderabile? Se poi, qualcuno ha problemi "politici" con ILS a me, sempre come DD italiano, ne cale poco. Così come me ne cale poco di *chi* abbia in mano il dominio debian.it, *fin tanto che* questo qualcuno dà ai DD italiani la possibilità di decidere cosa farne. Ciao -- Stefano Zacchiroli -o- PhD in Computer Science \ PostDoc @ Univ. Paris 7 zack@{upsilon.cc,pps.jussieu.fr,debian.org} -<>- http://upsilon.cc/zack/ Dietro un grande uomo c'è ..| . |. Et ne m'en veux pas si je te tutoie sempre uno zaino ...........| ..: |.... Je dis tu à tous ceux que j'aime
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