Re: trasferimento di debian.it
Il giorno lun, 29/06/2009 alle 17.32 +0200, Stefano Zacchiroli ha
scritto:
> OK, facciamo le pulci, però facciamole bene. (Nota: non sono parte di
> ILS ne ci ho mai avuto a che fare più di tanto; parlo solo come DD
> italiano.)
io parlo solo per me stesso e non ce l'ho mica con ils,
figuriamoci... :)
> ILS ha svolto il compito; so far so good. Ora, quale entità è la più
> titolata a decidere cosa fare di debian.it? La mia risposta è: "i DD
> italiani". Come punto di riferimento di tale "entità" direi che questa
> lista è il più adatto. Siamo d'accordo fin qua? Se si, non ci vedo
> altri problemi: ILS ha esattamente offerto ai DD italiani, tramiti
> questa lista, la possibilità di decidere il fato di debian.it. Fine
> della questione. Cosa ce ne dovremmo fare di un commento del DPL
> sull'argomento? Non è già lo scenario desiderabile?
Era solo una questione di metodo. Vedevo molto piu' chiaro l'approccio
incarico affidato - incarico portato e termine e punto della situazione,
tutto qui. Anche per chi legge questa lista e ne sa ancora meno potrebbe
non essere chiaro tutto il procedimento. E per questo ci tenevo a
sottolineare l'azione di marco e ILS in accordo con Debian e il suo
leader. L'annuncio di messa a disposizione del dominio da parte di ILS
invece non mi piace, esteticamente in particolare, proprio perche' mi
pareva implicito gia' in precedenza che ILS fungesse solo da realta'
amica e che il "ritorno" a Debian fosse l'unica possibilita' dopo le
decisioni del 2005. :)
> Se poi, qualcuno ha problemi "politici" con ILS a me, sempre come DD
> italiano, ne cale poco. Così come me ne cale poco di *chi* abbia in
> mano il dominio debian.it, *fin tanto che* questo qualcuno dà ai DD
> italiani la possibilità di decidere cosa farne.
Il problema semmai e' un altro, e cioe' che accentrare troppa roba
intorno a Md e' controproducente, soprattutto nell'eventualita' che Md
venga rapito dagli alieni o da qualche altra forma di complotto. :)
ciao
Christian
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