On 01/04/20 12:40, Marco Gaiarin wrote: > Mandi! Bertorello, Marco > In chel di` si favelave... > >> Mentre quello che vogliamo ottenere è, nello scenario ideale, una >> richiesta sul link A, la successiva sul link B, ecc. > Discorso intrigante. > > Nell'uso concreto, però, non vedo questa 'disparità' e la route cache sembra > comportarsi bene; inoltre credo che un po' di cache sia necessaria, perchè > credo che alcuni siti/servizi se ricevono una richiesta dall'IP A e poi la > successiva dall'IP B, si incazzino non poco. Alt! Stiamo facendo confusione: io parlo di richieste diverse da client diversi, non dallo stesso client! > Infatti, per essere precisi, io faccio routing con i tag > iptables, associandoli alle connessioni, di modo che il traffico che esce da > una interfaccia continui ad uscire da quella. Non ricordo come funziona iptables, ma con la cache delle rotte, se tu hai un sito molto popolare, che so un social network a caso, tutte le richieste, di tutti gli utenti useranno sempre la stessa interfaccia per raggiungere quel sito e così non bilanci nulla. Avrai l'occupazione di banda molto sbilanciata su quell'interfaccia ( a meno che, per puro caso, non hai diversi siti molto popolari che sono stati smistati sui due link) e, nel grosso traffico potresti non accorgertene) > > Sono curioso di capire questa supposta 'superiorità' di PFSense e in > generale dei *BSD sul networking, che tanti presentano quasi come una > tautologia, un dogma, ma che non ho trovato (e, invero, neanche cercato ;-) > decentemente commentata. > > Tu hai info e/o esperienze? Magari questa cosa non è più attuale con kernel recenti, ma avevo provato e rilevato il fenomeno che descrivo (parlo di una decina di anni fa almeno). Non capivo il perchè, poi ho scoperto questa cosa della cache delle rotte, quindi passato a tool *bsd-based ho visto funzionare (più o meno) come mi aspettavo. Saluti, -- Marco Bertorello https://www.marcobertorello.it/
Attachment:
signature.asc
Description: OpenPGP digital signature