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Re: ot



Il 26/12/2020 11:58, Davide Prina ha scritto:
> 2) valutare qualcosa da una frase o da un singolo concetto 
> decontestualizzandolo e non considerando il significato intrinseco che 
> vi è dietro ad esso, la modalità di interpretazione dello stesso, ... 
> risulta in un giudizio che è completamente sbagliato.

> ma per evidenziare che siamo tutti portati a giudicare qualcosa per 
> quanto sappiamo/conosciamo e soprattutto rispetto a quello che siamo in 
> grado di valutare, quasi sempre senza cercare di conoscere 
> effettivamente cosa è stato detto e come deve essere interpretato per 
> poterne capire effettivamente il significato.

Concordo Davide, è proprio vero.

Grazie per la tua condivisione, ho scoperto altre cose interessanti, sei
una fonte di informazioni :)

Riguardo la citazione di Riccardo (che confido l'abbia fatta con un
senso critico-costruttivo, sempre in rispettodo alle convinzioni
religiose altrui), vorrei condividere una piccola ricerca di tempo fa
che avevo fatto sull'argomento.

Niente trollate, niente lezioni di morale, massimo rispetto per tutti
come anche libertà di espressione che mi avvalgo in assoluto OT.

Quello che segue è pura opinione personale (IMHO) e se non interessa,
interrompete anche qui la lettura.

Buone ferie a chi è in ferie
Buon lavoro a chi in questi giorni sta lavorando più di tutti gli altri.
Pronta guarigione a chi purtroppo è ricoverato in ospedale o in quarantena.


--- OT INIZIO ----  altamente OT --------------------------------------

> On 26/12/20 09:19, Riccardo Galli wrote:
> Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono 
> venuto a metter pace, ma spada. Perché sono venuto a dividere il figlio 
> da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera; e i nemici 
> dell’uomo saranno quelli stessi di casa sua. (Matteo 10:35,36)
>
> Tenero questo dio....

Analizziamo con "leggerezza" (non ho titoli accademici al riguardo), ma
profondo rispetto a chi professa la religione cristiana, come anche
quella ebraica (visto che ne viene coinvolta negli scritti dei vangeli).

Per l'analisi, me la prendo comoda :) con le seguenti e successive ipotesi:

1. Lo scrittore ha riportato fedelmente quanto espresso da Gesù
2. Il testo nei secoli di trascrizione/traduzione è rimasto per lo più
affidabile e coerente con gli scritti originali.
3. Ciò che conosciamo dalla storia riguardo il cristianesimo dell'epoca
corrisponda a verità, come anche la persecuzione a chi professava quella
religione.
4. Pur essendo italiano, il mio contesto sociale/etico/religioso mi dia
sufficiente  apertura mentale tale da non essere eccessivamente
condizionato nell'analisi.
5. La traduzione della Bibbia CEI 2008 sia più o meno accettata dalla
maggioranza di chi professa la religione cristiana in Italia.
6. Per la comprensione sia sufficiente utilizzare i vangeli di Matteo,
Marco, Luca, Giovanni e che risultino coerenti con i libri antichi
(vecchio testamento)

Procediamo.

Esaminando il contesto del capitolo 10 di Matteo possiamo notare che lo
scrittore descrive l'operato di Gesù insieme ai suoi dodici discepoli.

Nel contesto sociale dell'epoca, in Israele la religione-tradizione
ebraica ricopriva un ruolo primario a livello sociale-legale-economico.

Chi si opponeva alla tradizione rischiava pesanti ripercussioni, non
solo con l'esclusione sociale, ma addirittura a livello legale si
rischiava la pena capitale (la morte).

Gli ebrei, sotto dominazione romana, si aspettavano un messia che li
liberasse dai romani e riportasse in auge la nazione di Israele; il
messia atteso sarebbe stato il nuovo Re alla stregua del predecessore Re
Davide (vittorioso in battaglia).

(Riguardo al citare il Re Davide, rispetto ad altri nella storia
ebraica, ha un contesto a sé di ulteriore approfondimento - vedasi le
"profezie" che gli ebrei si presume conoscessero riguardo alla venuta
del messia, che doveva discendere dalla casa reale di Davide. Questo
potrebbe spiegare lo sforzo dello scrittore nel riportare una genealogia
di Gesù nel primo capitolo, iniziando con: "Genealogia di Gesù Cristo
figlio di Davide, figlio di Abramo."-Matteo 1:1 | Anche lo scrittore di
Luca, riporta una genealogia nel capitolo 3:31 che sembra confermare la
discendenza di Gesù da Davide fino addirittura arrivare ad Adamo)

Il cristianesimo di Gesù descritto nei vangeli, e lo stesso Gesù, sembra
non fossero quello che gli ebrei si aspettavano (ipotesi).

Quel cristianesimo non solo non li liberava dai romani, ma incoraggiava
a rispettare le leggi romane (Matteo 22:15-22).

In aggravante era in aperta opposizione alla tradizione ebraica promossa
dai capi religiosi(Matteo 23:13-34 scribi e farisei definiti ipocriti,
falsi, serpenti, guide cieche ecc.) Quindi risulta logica la campagna
persecutoria fatta dagli stessi ai danni di Gesù e dei suoi seguaci.

Nel capitolo 10 di Matteo, lo scrittore riporta che Gesù aveva assegnato
ai suoi discepoli il compito di compiere miracoli e dichiarare
(predicare) "..dicendo che il regno dei cieli è vicino" (Matteo 10:7)
Di che regno parlava? Sicuramente non del regno di Israele.
E' probabile che fosse un messaggio impopolare, infatti leggendo i
versetti del capitolo 10 di Matteo leggiamo concetti come: "... vi mando
come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti ...." (Matteo 10:16)

Tutto porta a supporre come se Gesù stesse avvertendo i suoi discepoli
ai rischi a cui sarebbero andati incontro, avrebbero rischiato la vita,
per la loro convinzione religiosa sarebbero stati perseguitati (Matteo
10:22, Matteo 24:9, Luca 21:12 ecc..).

Avrebbero avuto opposizione non solo da persone estranee, ma anche dai
loro stessi familiari: "..e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua
casa"(Matteo 10:36).

Ecco che le parole di questi versetti sembra prendano una connotazione
di allerta, un avvertimento.
Il cristianesimo di Gesù avrebbe creato divisione tra chi accettava il
suo insegnamento rispetto a chi invece preferiva la tradizione, la
divisione avrebbe coinvolto anche il nucleo familiare, si sarebbe creata
la divisione come citata da Riccardo, riportata nel versetto 35 di
Matteo (un pò come può accadere oggi in famiglie con religioni diverse -
vedasi Islam-Cattolicesimo per esempio).

E' curioso notare che le parole riportate dallo scrittore in Matteo
10:36, sono simili a quanto scritto da un altro scrittore del libro
Michea (o profeta Michea).

Leggendo il contesto del capitolo 7 di Michea, quelle parole potevano
risultare familiari agli ascoltatori (ipotesi: i vecchi rotoli - libri -
venivano letti ogni settimana nelle sinagoghe come da tradizione -  Luca
4:16,17), in questo caso ai discepoli potrebbero essere state utili a
comprendere il senso degli avvertimenti di Gesù.

Michea descrive una società dove la maggioranza delle persone erano
sleali, ingiuste, assassine, esperti nel fare il male, società dove non
ti potevi fidare del tuo compagno/intimo amico o a quello che poteva
dire coleli che è fra le tue braccia (moglie?), dove figlio disprezza il
padre, la figlia si ribella alla madre, la nuora contro la suocera,
ecc..(Michea 7:2-6), dove Michea 7:6 termina con: "..e i nemici
dell'uomo sono quelli di casa sua" (in confronto a Matteo 10:36).
Quindi divisione fino a livello familiare.

A conclusione di questa lunga analisi, prendendo per buone le
innumerevoli ipotesi, potrebbero avere un senso logico le parole di
Matteo 10:35,36 citate da Riccardo? Chissà :), magari sì.

Ovviamente questo OT è altamente IMHO, spero di non aver urtato/offeso
nessuno. Nell'evenienza lo abbia fatto chiedo umilmente e profondamente
scusa :).

---- OT FINE ----------------------------------------------------------







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