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Re: dischi usb e permessi



Il 13/01/2014 08:44, Gian Uberto Lauri ha scritto:
Gollum1 writes:
  > Se anche c'è stato forse qualche fraintendimento, ho apprezzato molto la
  > discussione.

I fraintendimenti che ho causato io sono dovuti alla fretta e alla
poca attenzione nello scrivere, spero di essere comunque riuscito a
chiarirli.

E confrontarsi è sempre utile.

Sottoscrivo e approfitto per ringraziare tutti quelli che hanno partecipato a questo thread.

Tralasciando le opinioni/preferenze di ognuno, sono rimasto
incuriosito dal discorso udev e fstab. Visto i commenti che
sono stati fatti, mi farebbe piacere avere qualche chiarimento,
approfittando dell'ora di pranzo (ricreazione).

Messaggio prolisso, leggasi se si ha voglia/tempo.

Premessa, stavamo parlando di:
Il 09/01/2014 05:19, piviul@riminilug.it ha scritto:
Ciao a tutti, debian jessie. Se inserisco un disco
usb non viene montato correttamente: il filesystem
viene montato con owner root invece che con l'utente.
Ad esempio se inserisco un pen drive in fat viene
montato in /dev/usb0 e questi sono i permessi:

$ ls -ld /media/usb0
drwxr-xr-x 3 root root 4096 gen 1 1970 /media/usb0

[cut] Oppure su un disco usb in ntfs ..
$ ls -ld /media/usb0
drwxrwxrwx 1 root root 4096 dic 26 16:57 /media/usb0

Se però inserisco prima un disco usb, il secondo viene
montato con i permessi giusti. Questo è lo stralcio
dell'output di mount inserendo prima un pendrive in
vfat (e montato in /dev/usb0), poi un disco usb in
ntfs (e montato correttamente nello spazio utente):

/dev/sdb1 on /media/usb0 type vfat
(rw,nosuid,nodev,noexec,relatime,fmask=0022,dmask=0022,
codepage=437,iocharset=utf8,shortname=mixed,errors=remount-ro)

/dev/sdc1 on /media/antonella/Argentino type fuseblk
(rw,nosuid,nodev,relatime,user_id=0,group_id=0,
default_permissions,allow_other,blksize=4096)

dalla richiesta di Piviul evinco che:
non voglio venga montata la chiavetta usb con permessi root,
ma con i permessi dell'utente. Voglio una soluzione semplice.

Vediamo ....

Wikipedia: fstab [1]
I sistemi Linux moderni usano udev come automounter
per montare i device a caldo invece di riscrivere al
volo il fstab. I programmi come pmount permettono
agli utenti non root di montare e smontare i filesystem
senza una corrispondente voce nel fstab; le versioni
tradizionali di Unix hanno sempre permesso agli utenti
con sufficienti privilegi di montare o smontare i device
senza una voce fstab.

Wikipedia: udev [2]
A differenza dei tradizionali sistemi Unix, dove i
dispositivi a blocchi o a caratteri sono rappresentati
da un insieme statico di file in /dev, udev permette
di gestire dinamicamente la creazione (o rimozione) di
questi file speciali, mantenendo solo i nodi relativi
ai dispositivi presenti nel sistema.

Udev, rispetto al predecessore devfs, presenta alcuni
vantaggi [udev sostituisce l'obsoleto devfs]:

* supporta l'assegnazione persistente dei nomi dei device,
anche quando essi sono collegati in ordine o posizione
differente;
* viene eseguito interamente in spazio utente, di
conseguenza i criteri per l'assegnazione dei nomi vengono
definiti al di fuori del kernel;
* devfs, a differenza di udev, mantiene la struttura dati
relativa ai dispositivi nello spazio di memoria persistente
del kernel; questo spazio di memoria non è swappabile.

[Nella citazione le parentesi quadre sono una mia aggiunta]

Riporto in forma sintetica alcune osservazioni fatte:

Gian Uberto Lauri suggerisce di mettere 'user' tra le opzioni
di fstab per tutte le possibili penne presenti contemporaneamente
come /dev/sd?1, con possibilità di fare anche link simbolici
per renderli più facili da ricordare. Dice anche che "non dovrebbe
essere una gran noce scrivere un programma che generi le entry
per lo fstab noto il numero di porte USB che si pensa di utilizzare
per le penne usb."

Gerlos si chiede: Ma perché pasticciare fstab, che è per le cose
permanenti e non cose provvisorie come le pendrive, quando udev
è stato inventato anche e soprattutto per questi scopi?

Gollum1 si chiede "ma perché mi devo dannare l'anima ...."
[visto che c'è udev]. Poi aggiunge: " fstab io lo lascio per le
cose che rimangono sempre inserite o per le condivisioni di rete
che voglio permettere sia fatto da parte di tutti gli utenti senza
continuare a montare e smontare."

Riguardo udev [pmount etc..] Gian Uberto Lauri dice che:
..Se hanno la flessibilità della ghisa sono tool scadenti.  ..
Credo che udev si limiti solo a segnalare al sistema che esiste il
device.
Peraltro, proprio la dinamicità di udev rende non banale la creazione
di script per risolvere questo scenario: inserisco la penna, lancio
uno script (che monta la penna, fa ad esempio un backup, smonta la
penna).
Se affronti quotidianamente quello scenario, lo script ti fa tanto comodo.

Poi ancora Gian Uberto Lauri dice che:
comodità/scomodità: se non erro udev lancia un segnale su dbus ...
[cut]...udev è magrolino e ti serve se vuoi avere i device rimovibili,
comunque 780k residenti e qualcosa più di tremila virtuali li usa.

Ci sta tutto che in quei 780 k ci sia tutto l'insieme di pagine che
gli bastano per reagire all'inserimento della penna.

Ma se aggiungiamo dbus abbiamo circa un'altro mega di resident memory
in uso (sette mega virtuali)

Aggiungiamo poi lo spazio per il file manager, magari grafico, e
macchine come la mia in ufficio, cariche di tool di sviluppo, servlet
container e chromium, rischiano di andare incontro a 'fastidiosi' page
fault (il fastidio dipende dal numero e da quanto è lento il disco).

centellinare la memoria "RAM" occupata ?.. :-|, stiamo parlando
sempre di un sistema con DE[3], dove la media dei pc ha come minimo
2GB di ram (visto che anche gli smartphone ormai sono provvisti di 1GB)

Se capita arrivare spesso a page fault, forse è il caso di fare una
bella chiacchierata con l'IT e valutare la sostituzione della macchina
con qualcosa di più adeguato alle esigenze.

(ma un tempo per mandare un uomo sulla luna bastava la potenza di
un VIC20)

Un popup, sopratutto se modale, è una finestra potenzialmente
rompiscatole. Vero che se hai appena inserito una penna USB non stai
con molta probabilità lavorando su una certa finestra e quindi ti
importa poco che perda il focus, ma non è garantito che sia così per
tutti gli scenari. Lasciare all'utente la scelta è sempre l'opzione
migliore.

scusami ma un pop-up del genere in relazione alla rilevazione/automount
non mi è mai capitato. Nemmeno Windows lo fa, tranne la prima volta
dove propone all'utente come agire in "genere" quando viene inserito
un nuovo dispositivo di memoria usb/CD/DVD.
In aggiunta, nemmeno OSX lo fa ed in Debian non mi è mai capitato.
(Naturalmente ognuno è libero di configurare il sistema anche per
farsi del male).

Domande:
1) L'attuale udev è flessibile come la ghisa ?
2) Dove è che hanno smarrito la retta via gli sviluppatori di udev?
2b) per non parlare di tutti quei *pazzi* che l'hanno adottato?
2c) visto che basterebbe farsi un semplice script per utilizzare al
meglio fstab?
3) Alla fine è più agevole *non usare udev*, ma usare *bene* fstab ?

Ricordo che stiamo parlando di: computer utente con DE[3], quindi
non stiamo parlando di ambiente server senza DE[3], sistema embed, etc.
E stiamo sempre parlando di: non voglio venga montata la chiavetta usb con permessi root, ma con i permessi dell'utente. Voglio una soluzione semplice.


Buon pranzo ed inizio settimana.
Dario



-- Link --
[1]
http://it.wikipedia.org/wiki/Fstab#Utilizzo_moderno
[2]
http://it.wikipedia.org/wiki/Udev
[3]
http://it.wikipedia.org/wiki/Desktop_environment
[4] chiacchiere nella rete
https://groups.google.com/forum/?_escaped_fragment_=topic/it.comp.os.linux.sys/jPnsxEbvmFA#!topic/it.comp.os.linux.sys/jPnsxEbvmFA


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