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Re: OT: Il governo chiede e noi rispondiamo con il software libero



On 13/05/2012 14:49, Marco Bertorello wrote:
Il 11 maggio 2012 21:30, Davide Prina  ha scritto:
On 11/05/2012 15:28, Marco Bertorello wrote:

per chiarire, io non dico che i formati aperti non siano
importantissimi. Sto dicendo che non sono il cavallo di troia che
permetterà il passaggio della PA al software libero.

se la PA usa formati aperti, oltre a facilitare l'uso di software libero al suo interno, non mette i bastoni tra le ruote ai cittadini che vogliono usare software libero, ma che in molti casi non possono perché la PA non accetta e non rilascia in tali formati

Semmai ritengo
vero il contrario: il software libero è il modo per ottenere i formati
liberi (e solo quelli) nella PA.

In linea generica sono d'accordo con questa affermazione, però non è detto che un software libero usi obbligatoriamente dei formati aperti...

(anche se in
Italia, se non erro, non esiste nessun partito politico, perché se no
dovrebbero registrarsi, come un'impresa, ed essere soggetti a controlli...
non sia mai!).

Non ho invece capito l'altra parte, in che senso non esiste nessun partito?!

da quanto mi ricordo delle lezioni di diritto alle superiori (come detto potrebbe essere sbaglito o non più valido), per legge un partito politico deve essere iscritto, come se fosse una società, e quindi è soggetto alle leggi vigenti per quanto riguarda il bilancio & C. Attualmente nessuno dei movimenti politici è in realtà un partito politico perché nessuno vuole sottoporsi ai controlli previsti dalla legge.

Ciao
Davide

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