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Re: quotare o citare [era: Modifica impostazioni di sistema - Re: Re: Controller raid ATI Technologies Inc SB700/SB800 SATA [RISOLTO]]



Il 31/08/2011 10:25, Davide Prina ha scritto:

http://www.sapere.it/sapere/dizionari/dizionari/Italiano/Q/QU/quotare2.html?q_search=


Il dizionario "sapere.it" da quando è una fonte "autorevole" ?
La domanda può essere fraintesa, domando meglio: da quanto tempo è una fonte autorevole del lessico italiano ?


Perché leggendo questa fonte, parrebbe che è correttamente combaciante a
"citare":
http://www.ldoceonline.com/dictionary/quote_1
a me non sembra, qui non c'è proprio l'accezione usata in informatica per la posta elettronica.


Ma davvero ???? Devo essere più preciso, giustamente ....
http://dictionary.cambridge.org/dictionary/british/quote_1?q=quote

Va meglio come link questo ?
Visto che ci sei esaminati il simpaticissimo ed interessantissimo "VISUALTHESAURUS"

Poi tieni presente che non esiste una fonte unica, soprattutto per la lingua italiana, che tu possa dire è così.
Posso dire lo stesso di quanto dici te.
Ma in questo caso non si entra in filosofia o in qualche sterile discussione dove due poli opposti si respingono. Si tratta di "mutare" il significato di una parola italiana quando invece è presente un esatto corrispondente con il significato inglese.

entrambi i verbi italiani non hanno il significato necessario per indicare l'azione di "to quote" per quanto riguarda la posta elettronica e che sia riconosciuto/riportato da tutte le varie fonti semi-ufficiali.


Se ti traduci cosa dice il dizionario "Oxford", che spero sia considerato da te autorevole, e se prendi il significato della parola "citare" su un qualsiasi vocabolario (degno del nome) dimmi in cosa differiscono tanto da farti sorgere la necessità di "mutare" (per me "storpiare")
il significato di "quote/ing" a "quotare" in italiano.

Poi se le tue fonti devono includere chi accetta "squola", "sciuola" etc...[è una estremizzazione] allora non si farà mai giorno :-)

Un verbo può avere più accezioni con significati molto diversi. Il "to quote" vuol dire mettere delle quote (altezze) per far capire chi ha scritto cosa.
quotare non vuol dire "misurare" che è una cosa diversa.
Ma pur accettandolo tale, il tuo mettere le virgolette in un testo che qualcuno ha scritto, che significato/valore ha per te? Stai misurando/quotando l'altezza delle righe del testo che "riporti" o stai "citando" ciò che qualcuno ha detto?

Poi perché sleghi il contesto "informatico" da un contesto "cartaceo" ?
Tecnologia e informatica non vuol dire "storpiamento" del linguaggio comunicativo.

L'informatica e tecnologia associata sono strumenti, mezzi per incanalare comunicazione espressa in una o più lingue che hanno
le loro regole (siano più o meno conosciute dagli interlocutori).

Uno straniero che conosce poco l'italiano e va a tradursi "quotare" non rischierebbe di "non capire" ?

Noi abbiamo bisogno di chi ci insegna ad esprimerci nel miglior modo e più corretto possibile, perché da questo dipende la comprensione che avrà chi legge o chi ci ascolta.

A prescindere dal "dove" lo scriviamo e diciamo.


In questo caso a me sembra più corretto usare "quotare" perché ha come accezione anche quella, per esempio, di mettere/segnare le quote delle altezze di una planimetria.

Segnare! Mettere segno, significa in questo contesto "mettere un segno per quantificare/misurare" Non comprendo come questo ti renda facile associarlo alla forzatura di "quotare" un messaggio ....
credimi faccio fatica....


[cut]
http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/quotare.aspx?idD=1&Query=quotare&lettera=Q http://www.sapere.it/sapere/dizionari/dizionari/Italiano/Q/QU/quotare1.html?q_search=
http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/Q/quotare.shtml
Come ben puoi vedere non tutte le fonti riportano tutte le stesse accezioni. Magari varrebbe meglio dire "evidenziare dal contesto o riportare una
Certo non tutte fonti "rinomate" per la loro autorevolezza.
Da quanto tempo sono rinomate "Hoepli" "Sapere" e "Corriere" ???

no, questo non è il "to quote"
Vuoi dire che in inglese la parola "quote" ha un significato e "to quote" (verbo) ha un altro significato ?


mia opinione personale, che però ora è suffragata da una fonte che si può ritenere ufficiale.
Una fonte "ufficiale" non vuol dire "autorevole".
Se chiedo ad un pasticcere cosa ne pensa di fisica quantistica, il pasticcere magari bravo è una fonte "ufficiale", ma non autorevole.

Il dire che qualcosa non combacia con "l'italiano" è davvero difficile, soprattutto se non si ha nessuna fonte che indichi questo. Per poterlo affermare bisognerebbe che esistesse una fonte ufficiale unica e sopra tutte le parti, cosa che non esiste per l'"italiano", o adottare il metodo dei fisici per risolvere brillantemente queste questioni ;-) [cut]

A prescindere della barzelletta spassosa, io non ho detto che "qualcosa" non combacia con l'italiano.
Hai voglia a quanti termini non hanno un corrispondente in italiano.

Ma, ti chiedo, perché usare un termine diverso quando in italiano "è presente un verbo che combacia" ????
Perché cercarne un altro che non combacia quando ce ne è uno che combacia ?

Riguardo la lingua italiana, come pure qualsiasi studio di altre lingue, più che rivolgersi ai fisici (che non tutti parlano italiano corretto, visto che la loro lingua madre è la matematica), non è meglio rivolgersi a chi si applica nella scienza della "etimologia" ? [ad ognuno il suo mestiere, poi può esserci anche un fisico-linguista]

In diverse occasioni, ripeto "in diverse" non in tutte, lo studio del latino toglie molti dubbi.

http://www.etimo.it/?term=citare&find=Cerca
http://www.etimo.it/?term=quota&find=Cerca

A prescindere dal come ci si esprime poi, una frase può avere molti significati in base al tipo di "lettore" che la legge.

In questo caso però non siamo in una situazione "estrema" con esercizi da puristi o snobbisti delle influenze straniere o quant'altro. Qui stiamo parlando di tradurre il significato di un "verbo" inglese con un "verbo" italiano (che ha un corrispondente al 99 % e dove al 99% viene accettato da entrambe le lingue come corretto) forzando la traduzione con un altro verbo di altro significato e solo per "assonanza" soggettivamente presunta e da diversi usata (in modo errato).

E' vero, è un neologismo che molti accettano, ma quando lo fanno, chi lo fa precisa saggiamente dice anche che in italiano vuol dire "citare". Difficilmente si legge qualcuno affermare che "quoting/quote/to quote" in italiano significa "quotare".

:-)

C'è chi identifica l'influenza lessicale di una lingua con parole straniere con il termine negativo "contaminazione".
Io lo considero un arricchimento.

Termini come (a caso) "standard" "spam" etc. che sono entrati nell'italiano io li considero "arricchimento". Già il fatto stesso che il nostro alfabeto è aumentato accettando lettere come (J,X,Y,W), non è un arricchimento ? (non le avevamo, ora sì e le possiamo usare nel gioco "nomi" "cose" "città"...)

Questo avviene in tutte le lingue. Avete notato quante parole italiane usano gli inglesi in vari contesti ? :-)
Non dimenticando le varie influenze storiche che abbiamo avuto.
Molte nostre parole "italiane" derivano dall'arabo, dal greco etc.

Ma se nello scambio culturale, termini italiani vengono "storpiati" per scelta/comodità, allora non si parla di "contaminazione"
ma si parla di "impoverimento" della lingua.
Quindi l'uso del "neologismo" quotare per tradurre il to quote/quoting inglese, impoverisce la lingua italiana, perché fa decadere
il corretto termine "citare" con uno non corretto "quotare".

Mi rivolgo quindi a chi ha appoggiato l'idea di tradurre in un contesto di posta elettronica il termine quotare con "quote". Questo non è un discorso di "stile" o "sterile", si tratta semplicemente di usare parole corrette per dare un giusto significato a quello che si scrive.

Esempio: se scrivo un pessimo codice html-css, con diversi errori grossolani che un browser "maschera", non vuol dire aver scritto bene o aver fatto un uso corretto dell'html-css solo perché magari "Internet Explorer", browser ufficialmente riconosciuto come tale, accetta tranquillamente.

Non sarebbe insensato continuare a scrivere in quel modo solo perché a noi risulta "comodo" e "tanto" ci sono browser che "mascherano" ?

Un altro esempio assurdo (ma non tanto OT) per me è stato identificare come "modem" gli adattatori ISDN solo perché le persone avevano legato il neologismo "modem" all'aggeggio che ti collega su internet con il computer.

Così nelle scatole dove, correttamente scritto in inglese terminal adapter ISDN, in italiano molti hanno tradotto "modem ISDN".

Se gli dicevi che per una linea digitale ISDN serve un "adattatore" non un "modulatore/demodulatore" non ti capivano. Il fatto che oggi sia comunemente accettato ed usato ha impoverito le persone dal "capire" ed imparare qualcosa che non conoscevano. E' stato un modo come dire: "te zappaterra che non capisci, questo è attrezzo, tu usa attrezzo".

Non oso immaginare se si fosse creato un neologismo "modem" simile con "l'aggeggio che ti monta fastweb" quando hai la fortuna della fibra-ottica.

Non aggiungerò altro alla "conversazione" :-) ne cercherò di convincerti che hai torto Davide.
Sono sicuro che hai molta più esperienza di me.
Ciò non toglie che per me (IMHO) dicendo <quote = quotare> hai preso una bella cantonata :-)

Dario

O.T.
Spassoso --> http://the-social-mirror.com/tag/etimologia/




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*De Mauro online - dizionario della lingua italiana*

*quo-tà-re*

v.tr. (io quòto)
CO
1 assegnare a ciascuno la quota che deve pagare per partecipare a una contribuzione collettiva: q. i soci per cinquemila lire 2 valutare, stabilire il prezzo di qcs.: q. un terreno, un oggetto prezioso | fig., stimare, avere in considerazione: q. molto una persona 3 TS fin., fissare il prezzo in borsa e nel mercato dei cambi: q. un titolo, una moneta 4 CO nelle scommesse, fissare la quotazione di un cavallo o di un concorrente 5 TS topogr., misurare o, dopo il rilevamento, segnare su carta le quote del terreno
6 TS geom., determinare le quote di un punto
7 TS tecn., arch., nel disegno tecnico e architettonico, segnare le quote planimetriche e altimetriche degli elementi rappresentati 8 OB assegnare un ordine agli elementi di una serie, anche apponendo sigle numeriche o alfabetiche
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