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Software libero vs Open Source [Re: Cellulare Open Source]



On 25/11/11 08:34, Marco Bertorello wrote:
> Il 24 novembre 2011 17:33, Federico Di Gregorio <fog@dndg.it> ha scritto:
>> > On 24/11/11 17:28, Marco Bertorello wrote:
>>> >> Il 24 novembre 2011 17:25, pinguino <claudio.sandrone@fastwebnet.it> ha scritto:
{snip}
>>>>> >>> > Mi vorrei acquistare il cellulare nuovo.
>>>>> >>> > Quindi visto che ho gia' il computer open source , mi sono detto tanto
>>>>> >>> > vale avere anche il cellulare open source.
>>> >> Se ti accontenti che sia opensource, qualunque androide va bene e ci
>> >                           ^^^^^^^^^^
>>> >> sono applicazioni a bizzeffe per fare tutto quello che chiedi (si,
>>> >> anche le scansioni, ma dipende dalla qualità della fotocamera).
>> >
>> > Se proprio vogliamo essere pistini AOSP (il codice sorgente di Android)
>> > non è "open source" perché non viene sviluppato col modello bazaar, ma è
>> > "free software", perché la licenza è libera (GPL/BSD/etc) anche se lo
>> > sviluppo avviene "al chiuso" (un po' come ha sempre sviluppato la FSF,
>> > fino a qualche anno fa...)
>> >
>> > Quindi, non è "se ti accontenti", nel senso che intendi tu... :P
> Forse meriterebbe un thread a parte, ma il fatto che il modello di
> sviluppo non sia a bazaar incide sul fatto che sia o meno opensource?
> Fermo restando che il codice sorgente viene comunque rilasciato,
> intendo

Hai scritto "se ti accontenti" ed io l'ho interpretato come "sarebbe
meglio se fosse software libero ma se ti accontenti dell'open source..."
ed ho voluto chiarire.

Da un punto di vista legale software libero ed open source si basano
_esattamente_ sulle stesse premesse. Quei dementi dell'OSI avevano
incluso nella lista delle licenze OSI-approved un paio di licenze che
chiaramente non lo erano e questo ha generato nel corso degli anni una
reazione tipo free software -> bello, open source -> brutto ma ora che
tutte le licenze della lista rispettano le 4 libertà direi che
l'argomento legale è chiuso.

Cosa cambia allora?

Stallman, alle critiche di chi gli diceva che Emacs e GCC venivano
sviluppati in maniera chiusa, senza esposizione alla comunità,
rispondeva che l'unica cosa importante è la licenza. Il free software è
definito dalla licenza non dal modello di sviluppo.

Al contrario chi ha introdotto il concetto di sviluppo aperto è stato
ESR in "The Cathedral and the Bazaar" che, pochi lo sanno, nella prima
revisione parlava di "free software". Poi, per motivi squisitamente di
mercato (il termine "free", che significa anche "gratis" non piaceva)
Bruce Perens e ESR hanno coniato il termine "open source" e, tah-dah! la
seconda revisione del documento ha smesso di usare il termine "free
software".

Per assurdo, anche se il termine open source è quello che ci piace meno,
perché non contiene la parola "free", ("libero", "libertà") in realtà
quando parliamo non solo della licenza, ma anche del modello di
sviluppo, sarebbe corretto utilizzarlo. Ma la vera assurdità e leggere
frasi come "a me piace il free software, mi piace meno l'open source"
riferite non tanto al termine in se quanto al prodotto/licenza. Perché:

Se si parla di licenza, sono uguali.
Se si parla di modello di sviluppo, il bazaar, è open source. :/

federico

-- 
Federico Di Gregorio                                       fog@initd.org
               Do I know what a rhetorical question is? -- Homer Simpson


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