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Re: [OT] la potenza dell'ignoranza ..... :-)



Vabbè, ho voglia di dire la mia.
Credo di conoscere i pc abbastanza bene. Con l'hardware ci smazzo abbastanza bene e ho lavorato per tanto tempo per società e negozi come tecnico, arrotondando mentre finisco l'università. Un po' ne ho viste, un po' no: come molti. Mi piace l'idea che continuerò a vederne e mi piace poter portare le mie esperienze a chi ne ha viste un po' meno. Con Windows vado abbastanza bene e con Linux (Unix) sto imparando. Sono convinto che Windows sia un bel giocattolino e che si possa tranquillamente utilizzare giocando. Sono convinto che per determinati utilizzi (spesso quelli seri) i sistemi Unix (Unix vari, Linux, MacOS,...) siano comunque preferibili. Sono convinto che l'articolo del fenomeno qui sotto dica cose discutibili e ne dica altre condivisibili. Sono convinto che Windows, in parte, è come la Panda: se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Ho letto un articolo interessante su Linux&Co questo mese, sta all'ultima pagina. Riprende questo discorso ma lo affronta in maniera più intelligente e, quindi, fa piacere leggerlo. E' inutile che ne parli in questa sede, però se ne avete possibilità leggetelo. Quello che non comprendo (magari per la mia inesperienza sui sistemi Unix/Linux e opensource in generale) è il perchè si debba vivere a tutti i costi una contrapposizione con Windows e chi lo usa. Io penso sempre la stessa cosa: ma perchè un signore di mezzetà che nella vita non lavora nell'informatica, per masterizzarsi l'ultimo film in dvd uscito in commercio, oppure per acquistare su ebay, oppure ancora per farsi il filmino delle vacanze, dovrebbe a tutti i costi utilizzare Linux? Mi spiego meglio: io mi chiedo perchè Linux dovrebbe soppiantare Windows? Dai, c'è poco da dire: Windows è per tutti, Linux no. Ed è giusto così! Oddio, forse una ragione c'è, ma è una sola: perchè è gratis (poi se vogliamo chiamarlo opensource possiamo farlo, ma quello che rimane è che è gratis). Ma, insomma, cerchiamo di non nasconderci dietro un dito: anche Windows è gratis! Come gratis i software che ci girano, gratis i drivers, gratis i giochi. La pirateria, in fondo, è quello che è. E fare i moralisti non è convincente. Diverso è il discorso se parliamo di altra utenza, lì la domanda cambia: perchè una pubblica amministrazione dovrebbe acquistare centinaia di licenze Windows, quando potrebbe sfruttare piattaforme opensource risparmiando un sacco di (nostri) quattrini? Però a quel punto il discorso cambia, diventa politico, e allora fare tanti ragionamenti non ci porta a nulla.

Vabbè, basta. Magari ho detto un sacco di fregnacce. Il discorso è interessante. Mi piace sentire le opinioni degli altri e magari scoprire che la mia è sbagliata. Basta lasciar parlare tutti.

Ciao e scusate la sbrodolata.

Daniele




Hugh Hartmann wrote:

Un cordiale saluto a tutti gli amici della Debian-italian

Mio malgrado, navigando in rete mi sono imbattuto in questa "lettera"
pubblicata in zeusnews (http://www.zeusnews.it/news.php?cod=3670),
siccome la trovo particolarmente divertente, non ho restito e cosi la
presemto anche alla vostra attenzione .... :-)
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Lettera aperta ai Linuxiani Possiamo lasciare da parte, nel 2005, la guerra di ideologie per
  confrontarci in modo oggettivo, spassionato, sul futuro dell'open
  source?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - L'occhio di Zeus, 02-01-2005]
  Un nostro affezionato lettore, che preferisce rimanere anonimo e che
  si firma semplicemente come Il caro leader, ci ha inviato questa
  Lettera aperta ai Linuxiani, che pubblichiamo integralmente.
Tristezza, scandalo, indignazione... Insomma, siamo alle solite.
    Linux è bello, buono bravo. Eppure oltre il 90% degli utenti
    desktop non se lo fila di striscio. È un numero, non un'opinione.
    La maggior parte del software open source, nonostante le "coccole"
    delle webzine di appassionati rimane, nel mercato consumer, un
    fenomeno di nicchia, separati da distanze siderali dai rivali
    proprietari. E i linuxiani sono costretti a rivolgersi a Zio Bill
    per coprire i costi editoriali. Ci piaccia o no, è un fatto.
Con la consueta benevolenza a senso unico, si dice che Linux deve
    ancora perfezionarsi, che presto tutto cambierà, che gliela faremo
    vedere a Microsoft. Eppure gli anni passano (la creatura di
    Torvalds ne ha ormai 14, mica tanti in meno di Windows) e la
    promessa è sempre tale: una promessa. "Il prossimo sarà l'anno di
    Linux", si dice: un refrain che se non sbaglio, si è già sentito.
A tutta la community di ZeusNews, e magari anche oltre, sottopongo
    allora un invito. Meglio, una sfida. Possiamo lasciare da parte,
    nel 2005, la guerra di ideologie per confrontarci in modo
    oggettivo, spassionato, sul futuro dell'open source? Possiamo
    denunciarne serenamente gli eventuali limiti, senza essere
    tracciati di eresia, bannati, trollati, insultati?
Che Linux & C. siano stabili, efficienti, perfino "etici" lo
    sappiamo tutti. Che le alternative ai monopoli vadano incoraggiate
    tanto più se frutto di lavoro spassionato e in gran parte gratuito
    lo sappiamo altrettanto bene.
Viva Linux, insomma! Ma se Linux piace sulla carta, piace agli IT e
    agli appassionati, piace agli alternativi e agli smanettoni,
    possiamo continuare a parlarci addosso per altri 14 anni. Possiamo
    compiacerci della nostra condizione di élite virtuosa. Però, mi
    spiace, dovremo abituarci all'idea che qualcuno, di tanto in tanto
    ci dica che il re è nudo; ci ricordi  con la sua incursione
    sgradevole e spocchiosa  che la maggior parte della gente, là
    fuori, per giocare, per lavorare, per navigare si mette un Windows
    e via.
Potenza del marketing milionario del nemico? Certo, in parte sarà
    anche così. Ma forse, sarebbe il momento di riconoscere che alla
    maggior parte degli utenti di codice aperto, di vedute "sotto il
    cofano" e di buchi di sicurezza non gliene frega più di tanto.
    Milioni di "barbari", lì fuori, preferiscono avere programmi che si
    installano con un clic e che quando si installano funzionano;
    preferiscono avere periferiche supportate (ma qualcuno di voi
    linuxiani ha mai comprato un modem interno?); preferiscono un'icona
    alla riga di comando, un clic sul file dell'installer a una ricerca
    sui forum di supporto tecnico...
Io mi sono fatto l'idea che certi limiti, come forse un certo
    deficit di usabilità o un inferiore orientamento all'utente finale,
    siano in un certo senso connaturati al modello open source, a
    quanto capisco nato e cresciuto con il riferimento primario della
    comunità degli sviluppatori; penso anche che un progetto basato
    principalmente sul lavoro volontario e non retribuito possa
    scontare un handicap di fondo, forse incolmabile, nella rincorsa al
    software proprietario. Mi sembra d'altra parte che, per sua stessa
    natura, l'open source abbia i prerequisiti per migliorarsi. A patto
    di sapersi leggere criticamente e, se vogliamo, impietosamente.
E allora che bello sarebbe vedere su queste pagine, oltre alle lodi
    e alle celebrazioni di glorie imminenti, un paio di discussioni
    critiche su queste opinioni. Magari senza le trite frecciate su
    "Micro$oft" e su "Winzozz". Magari senza insulti e bolli di
    incompentente/cretino affibbiati a chi le propone  voglio
    sottolinearlo  con la consapevolezza della sua ignoranza e non
    certo con la pretesa di divulgare verità colate. Forse sono un
    incompentente. Ma, che lo vogliate o no, sono anche un utente di
    Pc; ho provato tante distribuzioni e, come utente, come milioni di
    utenti, continuo di gran lunga a preferire Windows.
Durante i moti di piazza del 1953 contro il regime della Germania
    Est, Bertolt Brecht suggeriva beffardamente alle autorità: "Il
    popolo protesta contro il Partito? Cambiate popolo!" Se preferite,
    allora, cambiate utenti. Ma permettetemi: forse non si rivelerà il
    modo migliore per imporsi.

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Troppo forte!, si potrebbe chiamre .... la resa di un newbie di fronte a
Linux che, siccome non e' stato cosi "amichevole" come winsozz bisogna
combatterlo, o anche. piu' semplicemente ... la potenza dell'ignoranza
..... :-)
Urka!, al mondo c'e' sempre da imparare!, ed e' bello perche'
estremamente vario .... :-) sbaglio o in questo periodo c'e' un po'
people che sta' leggermente "scoppiando" ? ... :-))

Au Revoire
Hugh Hartmann





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