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Re: [OT] la potenza dell'ignoranza ..... :-)



Hugh Hartmann ha scritto:

Un cordiale saluto a tutti gli amici della Debian-italian

Mio malgrado, navigando in rete mi sono imbattuto in questa "lettera"
pubblicata in zeusnews (http://www.zeusnews.it/news.php?cod=3670),
siccome la trovo particolarmente divertente, non ho restito e cosi la
presemto anche alla vostra attenzione .... :-)
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Lettera aperta ai Linuxiani Possiamo lasciare da parte, nel 2005, la guerra di ideologie per
  confrontarci in modo oggettivo, spassionato, sul futuro dell'open
  source?
mai stato talebano in vita mia :)

Tristezza, scandalo, indignazione... Insomma, siamo alle solite.
    Linux è bello, buono bravo. Eppure oltre il 90% degli utenti
desktop non se lo fila di striscio.

e' vero e un bel chissenefrega alla Teocoli non ce lo vogliamo aggiungere?

È un numero, non un'opinione.
    La maggior parte del software open source, nonostante le "coccole"
    delle webzine di appassionati rimane, nel mercato consumer, un
    fenomeno di nicchia, separati da distanze siderali dai rivali
    proprietari.


sui numeri sarei molto attento anche perche' non c'e' un reale feedback, il primo ragionamento che mi viene alal mente e': le installa zioni linux sono xxx redhat e yyy suse e zz mandrake, ok ci creod loro possono dire ho venduto toto licenze sono tot i server e chi mi censisce i server debian? li non si vendono licenze questo vuol dire che debian non ha installazioni server?

E i linuxiani sono costretti a rivolgersi a Zio Bill
    per coprire i costi editoriali. Ci piaccia o no, è un fatto.
e' vero

A tutta la community di ZeusNews, e magari anche oltre, sottopongo
    allora un invito. Meglio, una sfida. Possiamo lasciare da parte,
    nel 2005, la guerra di ideologie per confrontarci in modo
    oggettivo, spassionato, sul futuro dell'open source? Possiamo
    denunciarne serenamente gli eventuali limiti, senza essere
    tracciati di eresia, bannati, trollati, insultati?
ho un sacco di conoscenti e amici che usano e lavorano su microsoft server a loro per le loro esigenze per le loro realta' aziendali va' benone, per la mia no e uso server e firewal linux con tutti i difetti e tutti i pregi, pero' ad esempio per faaer parlare i client e i server devo usare samba quindi e' palese che i client sono windows non mi sento minimamente sminuito per questo, a ogni lavoro il suo strumento diceva sempre il mio povero Babbo in officina .


Che Linux & C. siano stabili, efficienti, perfino "etici" lo
    sappiamo tutti. Che le alternative ai monopoli vadano incoraggiate
    tanto più se frutto di lavoro spassionato e in gran parte gratuito
    lo sappiamo altrettanto bene.
come dicevo pocanzi e' questione di realta' lavorative ( lasciamo da parte gli smanettamenti casalinghi)

Viva Linux, insomma! Ma se Linux piace sulla carta, piace agli IT e
    agli appassionati, piace agli alternativi e agli smanettoni,
    possiamo continuare a parlarci addosso per altri 14 anni.

il parlarci addosso non e' che sia molto produttivo, la macchian debian che ho spedito la socrsa settimana alla nostra sede USA si.


Possiamo
compiacerci della nostra condizione di élite virtuosa.
siamo una elite? non mi ero mica accorto sinoad adesso ho solo trovato tecnici piu' o meno in gamba che risolvono dei problemi.


Però, mi
    spiace, dovremo abituarci all'idea che qualcuno, di tanto in tanto
    ci dica che il re è nudo; ci ricordi  con la sua incursione
    sgradevole e spocchiosa  che la maggior parte della gente, là
    fuori, per giocare, per lavorare, per navigare si mette un Windows
    e via.
e' vero per giocare windows e' l'ideale parlo soloper sentito dire, ma mi dicono dei "linuxari" visto che dobbiamo usare le etichette che e' effettivamente così.

    Potenza del marketing milionario del nemico? Certo, in parte sarà
    anche così. Ma forse, sarebbe il momento di riconoscere che alla
    maggior parte degli utenti di codice aperto, di vedute "sotto il
    cofano" e di buchi di sicurezza non gliene frega più di tanto.
no non gliene frega niente la realta' delle cose e' questa.

    Milioni di "barbari", lì fuori, preferiscono avere programmi che si
    installano con un clic e che quando si installano funzionano;
    preferiscono avere periferiche supportate (ma qualcuno di voi
    linuxiani ha mai comprato un modem interno?); preferiscono un'icona
    alla riga di comando, un clic sul file dell'installer a una ricerca
    sui forum di supporto tecnico...
rimango dell'idea che l'informatica non sia per tutti e linux per meno gente ancora, quindi w i setup a click click, faccio un paragone tirato per i capelli, ma che penso possa rendere l'idea sonoun motoclista da quando avevo 14 anni, attualmente uso una Yamaha YZF 750 SP e la uso copn molta soddisfazione, non e' una moto per tutti e' una moto a cui arrivi dopo aver imparato e bene se non vuoi rovinare carene e tute con un sacco di voli, linux a mio avviso e' la stessa cosa da' delle performance di alto livello ma queste performance
a) non a tutti servono
b) se date in mano a un pasticcione possono essere fonte di guai
Quindi se uno vuole imparare e ha la passione piano piano si documenta e prova sino ad arrivare a fare delle "penne" da 80 m, ma deve essere motivato a chi usa un pc per avere un servizio, e magari lo fa' pure di malavoglia cosa mai gli freghera' di imparare ad usare linux?

l'open source abbia i prerequisiti per migliorarsi. A patto
    di sapersi leggere criticamente e, se vogliamo, impietosamente.
come qualsiasi cosa sulla faccia della terra e' perfettibile.

 come utente, come milioni di
    utenti, continuo di gran lunga a preferire Windows.
E' assolutamente un suo diritto


..... :-)
Urka!, al mondo c'e' sempre da imparare!, ed e' bello perche'
estremamente vario .... :-) sbaglio o in questo periodo c'e' un po'
people che sta' leggermente "scoppiando" ? ... :-))
no Hugh non sbagli basta ascoltare un telegiornale e ti rendi conto di quanta gente sta' dando giu' di testa :(

Au Revoire
Hugh Hartmann
ovviamnete questa e' la mia personalissima opinione
cordilaita'

--

Mario Vittorio Guenzi
Zincometal S.p.A.
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E-mail jclark@tiscali.it
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