Re: [Totally OT] Videogame & GPL
On Oct 30, "N. Wieland" <nicholas_wieland@yahoo.it> wrote:
> Il punto è molto semplice: Linux è incredibilmente debole per quanto
> riguarda i videogiochi,
Tuttora il suo target e` altrove, non certo nelle case degli utenti;
tralasciamo chi lo usa a casa per comodita`, perche` gli serve/ne ha
voglia e chi lo installa perche` fa fico. Ad ogni modo puoi fare sw
libero anche su Windows, nessuno lo vieta.
> Ultimo punto: il sistema commerciale non funziona.
Ci sono molti modi di usare/sviluppare sw libero commercialmente e
funzionano, il che non vuol dire che funzioneranno anche per i giochi.
> Mi sono quindi chiesto se il sistema di sviluppo opensource potesse
> essere applicato nel campo dei videogiochi,
Giudizio secco: secondo me, no.
I giochi vengono (giustamente) visti come entertainment. Il software
e` una commodity, uno strumento. C'e` un abisso tra le due cose; il
fatto che entrambi siano scritti in C non significa nulla.
Per fare un gioco che possa suscitare un minimo di interesse per gli
utenti (e, di conseguenza, per le case di distribuzione) ci vogliono
normalmente centinaia di migliaia o piu` spesso milioni di euro.
Certo, puoi avere l'idea geniale che ti consente di farti distribuire
anche un gioco dal basso costo di produzione e magari non proprio
"rifinito", ma sono casi piu` unici che rari e non mi sembra il caso
di entrare in affari facendo affidamento sui colpi di genio.
Col software puoi vendere il supporto; puoi vendere valore aggiunto
(bella confezione, manuali, etc.); puoi farti pagare dal primo che
ne ha bisogno; puoi svilupparlo all'interno di una azienda/istituto
che ne ha bisogno; puoi semplicemente farti pagare l'installazione;
e personalizzazione; puoi vendere assicurazioni e molto altro ancora.
Non mi pare che nessuno di questi metodi si possa applicare ad un
videogioco, o ad un film o simili, se e` per questo.
I feedback degli utenti, lo sviluppo distribuito e quant'altro possono
funzionare bene solo per il software in questione ha un tempo di
vita ed evoluzione ragionevolmente lungo: i giochi devono nascere
gia` quasi perfetti, e mi pare che dopo al piu` due o tre "generazioni"
diventi obbligatorio tirare nel cesso tutto e ricominciare da capo.
Praticamente tutto cio` che e` entertainment _deve_ passare dalla
distribuzione: puo` non essere vero per la musica (esibizioni live
locali, ma campaci...) ed in rari casi non vale neppure per il
cinema (lo stato e gli istituti d'arte finanziano ogni sorta di merda
venga in mente ad un regista fallito in partenza); il mercato dei
videogiochi mi pare invece non presenti serie eccezioni.
Detto cio` concordo con quanto gia` detto da altri: sviluppare un
gioco, in particolare un motore, e rilasciarlo GPL e` possibile, ma
deve essere una cosa fatta da molte persone che gia` abbiano un altro
lavoro.
Oppure sopra ci costruisci qualcosa che vendi secondo i normali
schemi.
Altra Idea Folle Che Non Funzionera`: rilasci il motore sotto licenza
simil-GPL con un paio di restrizioni ulteriori; se questo e` il
Motore Definito(tm) puoi farti pagare da terze parti che pagano per
il diritto ad usarlo con le proprie texture/livelli/che_ne_so_io e/o
per poterlo avere con una licenza closed.
Al che pero`, perche` non usarlo per svilupparci qualcosa di tuo?
> La GPL sarebbe il massimo:
Detto sottovoce: nessuno (nemmeno Stallman) ha mai detto che la GPL
si debba/possa applicare a tutto.
> innanzitutto lo scopo è coltivare un interesse e una passione e *non*
> esplicitamente fare soldi,
Che non puzzano. E ti servono per sviluppare anche i progetti futuri.
> Si potrebbe far pagare l'accesso ai server, ma i giochi offline
> sono altrettando divertenti, e tra l'altro se si hanno i sorgenti
> si possono mettere su dei server NU.
Puoi vietarlo nella licenza ed obbligare tutti ad usare il tuo server.
> Una cosa a cui ho pensato è modificare la GPL, ma non so se è
> corretto farlo ne so in che modo farlo.
Si puo` fare, ma a quel punto tanto vale una licenza nuova tagliata
su misura.
--
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) Davide Alberani (
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