Re: Evento traduzioni
* Monday 17 November 2003, alle 00:44, Giuseppe Sacco scrive:
> Il dom, 2003-11-16 alle 19:57, Marco d'Itri ha scritto:
>
> [... sulla necessità di traduzioni di qualità ...]
> > Ben vengano nuovi traduttori, ma cerchiamo di non perdere di vista la
> > qualità.
>
> Mi pare quindi che siamo tutti d'accordo nello "sponsorizzare" un evento
> simile. Io da un po' (e fino a pochi giorni fa) non ho avuto tempo per
> le traduzioni e sono molto in ritardo, mi farebbe quindi un enorme
> piacere conoscere altre persone interessate, fornirgli tutti gli
> strumenti necessari e le conoscenze, seguirli per un po' e poi dargli
> l'autonomia necessaria.
Bellissimo, diamine, per una volta che potevo capirci qualcosa, solo
che abito a Roma e quindi... ;-)
> Chiaramente, se il tradurre non viene pubblicizzato, ne seguirà che non
> ci saranno mai nuovi traduttori. Dico quindi certamente di sì ad un
> simile incontro. Se poi c'è chi si occupa di organizzarlo, mettendo a
> disposizione spazi e strumenti... come dire di no?
Mi permetto di dire la mia, anche se non sono sviluppatore, per Debian
però ho, nello specifico, (dopo un mezzo flame su debian-l10)
organizzato le traduzioni del "Securing Debian manual", del "Debian
Euro HOWTO", della "Breve storia di Debian", delle "Debian Java
FAQ"...
Per essere sincero, io ho chiesto proprio "perché" su l10 non venivano
trattati i testi e poi, visto che non ricevevo praticamente risposte,
sono partito da solo, ho chiesto l'aiuto di volontari, su Debian-it e
su altre liste... per la verità, stranamente Debian-it è stata quella
che ha risposto meno all'appello. Comunque l'esperienza è stata
positiva. Per il "Securing manual" ho trovato anche un manutentore
(anche se ora il doc non è aggiornato)... personalmente trovo
interessante l'iniziativa, però ti spiego i problemi che ho trovato io
e secondo il mio punto di vista cosa potrebbe servire.
1 Sembra impossibile, da non credere, però tanti odiano qualsiasi
cosa non somigli al testo puro... ovvero, volontari che si
prendono la loro bella assegnazione di sgml ne trovi pochi... gli
devi fornire piccoli (io usavo come metro le 100 righe di testo)
pezzi e poi a cura di chi organizza risistemare il codice;
2 Non sono d'accordo che il principiante non debba partecipare,
anzi... chiaramente però chi revisiona o "rimonta" il testo in sgml
_deve_ capirci qualcosa e perderci tempo;
3 Se volete _il_ consiglio servono persone, ne bastano poche, che
revisionino e rimontino il codice, per allettare i traduttori basta
dirgli che partecipano (ed è vero) ad un progetto per Debian e che
devono tradurre blocchi da circa 100 righe. Ne trovi a bizzeffe...
Personalmente, prima di lasciare, anche perché non c'erano altri
documenti da tradurre, sono arrivato a gestire una squadra di circa
35-40 persone e devo dire che un 10% facevano traduzioni penose, un
buon 40% facevano traduzioni da revisionare, ma non errate, ed un buon
50% facevano traduzioni tutto sommato buone.
Insomma, organizzare in pianta stabile una cosa del genere secondo me
è positivo, potrebbero essere organizzate più squadre, a seconda dello
scopo e del livello. Del tipo, livello base i documenti nuovi, appena
più avanzato l'aggiornamento con diff di quelli presenti in cvs, poi i
po dei programmi ecc. ecc. Se fatta bene, con organizzazione di
carichi di lavoro equamente distribuiti non penso che porterebbe via
neanche molto tempo. In più si riuscirebbe ad avere un "serbatoio"
pronto di traduttori, anche se non esperti, però coordinati da
qualcuno in grado di sbrogliare la matassa! :-)
Ciao
Ferdinando
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