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Dell'arte programmatoria Era: (RE: Installazione Etch su HP Vectra 486/33N)



>Mi spiace molto che la politica attuale sia quella di abbandonare le 
>macchine più vetuste: so che non hanno più grande utilità, però era un 
>modo per dire chiaramente che Debian andava proprio su tutto. Ricordiamo 

Il problema, il VERO problema e' che oggi ci si affida alla potenza dell'hardware (cpu, ram, disco, etc) per compensare le carenze del software.
In altre parole, chissenefrega se il mio codice non e' ottimizzato, dico all'utente finale di comprare un P4 e fine del problema.

Guardate (adesso non mi ricordo dove) sul sito di KDE alle domande/risposte:
Domanda: kde e' pesante e rallenta la mia macchina etc etc.
Risposta: debuggare/ottimizzare e' lungo/faticoso, non vogliamo farlo: fallo tu, se vuoi, e mandaci i bug report (e/o comprati un pc piu' potente).

Invece, chi come me ha qualche anno sulle spalle, si ricorda bene la fatica di programmare quando avevi a disposizione 40K (quaranta kylo bite) di ram su uno ZX spectrum o 38K (trent'otto kilobyte) su un Commodore 64... per avere la velocita' e/o meno ram occupata , passavi a migliorare il codice fino al massimo e poi passavi all'assembler.
Quello si che era/e' codice ottimizzato... altrimenti, semplicemente non funzionava.
Una volta ci si chiedeva: "come faccio a far il soft piu' veloce/piu' piccolo possibile?"
Oggi ci si chiede: "perche' l'utente si ostina a usare un P2@400Ghz-128Mram? Con quel bidone non ci fai nulla, il mio soft ha requisiti minimi P4@3GHz 2Gram, compralo o fai ameno del mio soft".

Mi spiace, ma le nuove generazioni di "scrittori di codice sorgente" NON sanno programmare, tutto qui.

Roberto Premoli



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