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Re: [OT] corso amministratori linux: prerequisiti



Ciao Daniele,

On Sat, Jan 03, 2004 at 09:41:19PM +0100, Daniele wrote:
 
>>> Che si fa fatica a imparare non è una novità, 

Se ci ricordiamo bene, per poter leggere, scrivere, avere qualche tipo di
base scientifica e/o umanistica ci sono voluti: qualche anno di asilo, 5
anni delle elementari, 3 anni di medie, 5 anni di superiori e per chi a
continuato gli studi, mediamente altri 5 anni di universita', nessuno si
scandalizza per questo .... il problema e' a monte; cioe' un sistema di vita
frenetico e orientato piu' alla proditivita' che sulle persone, preoccupati
piu' del profitto che di cio' che si conosce ... ma e' possibile che una
rivoluzione cosi grande come quella dell'Open Source e piu' in particolare
di Debian venga vista attraverso una mentalita' cosi ristretta? Siamo
arrivati al punto che se qualcuno ci "offre" il suo software, allora vuol
dire che non vale perche' non costa "qualche milionata" (di lire si intende
... :-) e perche' soprtatutto non e' software "firmato" o "griffato" anche 
se poi chi usa swinsoz si continua a lagnare dei vari problemi che emergono 
in abbondanza.. :-)

Certo un prezzo da pagare c'e' sempre, la fatica di imparare che poi
pero' ripaga sempre e comunque, sopratutto ti permette di essere libero di
scegliere e non essere schiavo di un monopolio .... :-)

Aggiungerei .... La Liberta' non ha prezzo .... :-)

>>> ....ma bisogna tenere in considerazione svariate cose:
>>> non tutti hanno tempo da nel capire come si fa a vedere o
>>> rippare un dvd, a installare dei programmi partendo dai sorgenti,
>>> a ottimizzare il proprio sistema ricompilando il kernel, ecc.

Beh, a volte il tempo per fare un sacco di cavolate e seguire i "riti" di
questo sistema si trova (naturalmente ognuno e' libero di sceglersi la
propria schiavitu' .... :-), percio' se uno e' veramente motivato a imparare
il tempo lo trova .... :-) Se non ne ha voglia pazienza, continuera' a usare
l'os di Zio Bill o della "Mela" (che e' senz'altro meglio .... :-)

>>> Cerchiamo di essere obbiettivi, il problema è che per Linux non
>>> esistono la stessa varietà di software professionali (Fotoritocco di
>>> immagini: usa Gimp, ok e se non mi piace cosa uso?)che ci sono per
>>> Win. quindi finchè non ci saranno un considerevole numero di utenti
>>> desktop le grandi software house non faranno il porting dei loro
>>> software per Linux.

Anche qui e' una questione di conoscenza, esiste una lsm (Linux Software
Mapp) dove c'e' solo l'imbarazzo della scelta, basta cercare ....:-)
E che mi dici di Maya e Blender e tanti altri software per la grafica?
Non c'e' mica solo gimp! E poi ci sono, migliaia di siti con software libero
compilabili sotto Linux. Anche qui purtroppo, a mio avviso gioca la pigrizia
mentale voluta da una certa mentalita' ... tutto facile, user-friendly, con
un click del mouse fai tutto .... e' un'insulto all'inteligenza .... :-)

>>> E poi il difetto, ma anche il pregio di Linux è che
>>> il software si sviluppa in modo decentralizzato, quindi in modo molto
>>> libero si, ma anche molto caotico (vedi svariati software che
>>> servono per leggere la posta
> >>> elettronica e poi non esiste un cad professionale per non citare altri
> >>> settori molto ma molto carenti).

Si, ma poi, per gli esperimenti scientifici sullo Space Shuttle, usano Debian
GNU/Linux .... :-)

>>> Mettetevi nei panni di un direttore di una grande azienda farmaceutica,
>>> uso Linux e che programmi ci sono?

Nel campo scientifico ci sono assolutamente molti piu' programmi che per
winsozz, basti pensare che diversi "dialetti" Unix sono nati, insieme a molti
applicativi proprio nelle universita', da docenti e scienziati di tutto il 
mondo .... :-) 

Forse dovresti prima informarti in merito .... :-)

> >>> Ok finchè si tratta di smanettarci con Linux va tutto bene, ma quando
> >>> si hanno delle particolari esigenze e bisogna lavorare seriamente col pc
> >>> bisogna nel bene o nel male rivolgersi altrove.
Non sempre e anche qui dipende dalla mentalita' .... :-) 

[...]  
> >>> cerchiamo di vedere il lato positivo della cosa, si sono
> >>> accorte del suo valore "commerciale", ma in fondo in fondo
> >>> è una nostra vittoria

Credo poco che il "valore" commerciale rappresenti una vittoria .... :-)

Au Revoire
Hugh Hartmann 



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