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Re: snap: gestore di pacchetti



On 13/06/20 13:21, gerlos wrote:

Davide Prina ha scritto:

È vero che sono pacchetti auto contenuti il cui contenuto non può essere modificato una volta installato sul tuo computer - ed è un bene per la sicurezza, imho.

aspetta, l'articolo dice che non puoi tu direttamente modificarlo, ma il repositori di snap può modificare e lo fa senza avvisarti. Forse non hai ben chiaro il concetto di sicurezza: una cosa è sicura, per me, quando soddisfa il mio grado di sicurezza. E questa regola vale per tutti: la sicurezza non è oggettiva, ma soggettiva.

Inoltre le applicazioni sono sandboxed - non possono fare qualsiasi cosa sul sistema o sulla home dell'utente, a meno che non siano autorizzate dall'utente, e anche questa è una cosa positiva che prima non si poteva fare (non in modo così immediato per l'utente finale, almeno).

la stessa cosa la puoi ottenere con altri metodi, come ho indicato nella risposta precedente.

Non è vero che non puoi controllare quali pacchetti installa snap - pacchetto per pacchetto puoi scegliere da quale canale (beta/testing/stable/...) installare (è anche più facile che facendo pinning) ed eventualmente puoi bloccare l'aggiornamento dei pacchetti.

come detto io non ho mai usato snap e ho preso per buono quello presente nell'articolo, anche perché leggendo i commenti (non li ho letti tutti) sotto non ho trovato qualcuno che dicesse: stai mentendo, questa cosa la puoi fare e non è come dici tu...

ho cercato di capire questo punto e ho trovato delle critiche:
https://en.wikipedia.org/wiki/Snap_(package_manager)
* è stato tolto dai repo ufficiali di Arch
* sviluppatori e amministratori di sistema dichiarano che è altamente inadatto per applicazioni mission-critical, dato che gli aggiornamenti automatici non possono essere bloccati. Tale funzionalità mancante è una scelta di progettazione degli sviluppatori di snap, ma ha portato a downtime inaspettati quando i servizi vengono fatti ripartire o quando software con bug entra nel sistema di distribuzione snap * il codice della parte server di snap non è distribuita (non è sofware libero)
* non è presente un meccanismo per poter usare server di terze parti
* per poter partecipare allo sviluppo del software bisogna firmare un "contributor software agreement"
* ...

ok, wikipedia può essere modificata da chiunque, però ci sono anche gli amministratori che controllano che non vi siano modifiche "errate".

Ho guardato sulla documentazione ufficiale e da quello che ho capito puoi controllare in qualche modo l'update solo a livello di sistema e non singolo pacchetto.

Tra l'altro il fatto che siano auto contenuti, con tutte le loro dipendenze, riduce moltissimo la possibilità di conflitti e problemi  di repository in concorrenza tra di loro, ragioni per cui spesso facevamo pinning.

leggi quello che ho trovato sopra.
Poi mi fai un esempio in cui hai dovuto fare il pinning perché c'erano problemi di concorrenza (usi unstable/experimental o unstable)

Io ho usato veramente poche volte il pinning (penso meno di 10, probabilmente meno di 5, in almeno 20 anni che uso Debian) e i motivi sono stati: bug, necessità di mantenere una libreria usata da un mio applicativo ad una versione precedente.

Puoi addirittura avere installati sul sistema due versioni diverse dello stesso pacchetto senza conflitti né problemi di librerie (e non è cosa da poco).

ma questo puoi benissimo farlo anche senza usare snap. Ci sono vari sistemi per ottenere questo e molto altro.

È vero che c'è un solo repository di pacchetti snap (snapcraft.io), ma non è necessariamente un male - non ti impedisce di installare versioni diverse della stessa applicazione. Anzi, se vuoi puoi crearti e mantenere un pacchetto snap tu stesso e poi metterlo su snapcraft ed installare quello che hai creato tu, cosa che con i repository tradizionali non si può fare (ti devi fare e gestire un repo tuo).

ma dalle critiche riportate su wikipedia, direi che questo può essere un male...

Visto che snap c'è anche in Debian: snapd e altri pacchetti; se tutto questo è vero consiglio a tutti di rimuovere tutti i pacchetti del gestore di pacchetti snap (notare che c'è un pacchetto con nome snap che fa tutt'altro)

Mi sembra eccessivo.

riconfermo quanto scritto. Questo è il mio consiglio se quanto riportato è corretto.

Secondo me il problema è applicare ad un sistema di pacchettizzazione diverso come snap le stesse logiche che abbiamo usato finora per dpkg/apt.

qui non si tratta di logiche, ma di cosa sta dietro.
A me sembra, da quello che ho letto, che si stia creando qualcosa di completamente chiuso, si rilascia un piccolo pezzo con licenza libera e si usa questo come cavallo di Troia (ma sembra che fosse in realtà una barca e non un cavallo) per entrare nel tuo sistema e fare cose a tua insaputa, che tu non puoi controllare, ...

Questa polemica mi ricorda molto quelle con systemd: arriva qualcosa di nuovo, e prima ancora di conoscerlo alziamo gli scudi condannando la novità.

mi sembra un bel po' diverso il confronto.

Poi io non ho mai usato snap, non ho letto la sua documentazione (se non in parte ora per verificare la cosa riportata sopra) - non si può essere informati in dettaglio su tutto -, ma ritengo affidabili le fonti di informazioni che ho citato e meno che riesci a smentirle indicandomi dei link "ufficiali" dove quanto riportato è "diverso" da quanto "contestato".

Ciao
Davide

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