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Re: Scadenza password su un file server, come fare?



Il 31/08/2016 07:41, Mario Vittorio Guenzi ha scritto:

Il 30/08/2016 19:05, Gerlos ha scritto:

Hm. Non abbiamo configurato AD sul server. A dir la verità, ci serviva
mettere i file in rete ed abbiamo seguito il percorso di minima
resistenza, configurando le condivisioni nel modo più semplice possibile.

si vede che non vi serviva di piu' e quindi e' una soluzione ottima; la
prima legge del Sistemista dice non renderti la vita difficile quando
non serve :)

Troppo generoso... io l'avrei chiamata pigrizia! :-)



Ad ogni modo, posso usare il tool di Microsoft che menzioni anche su
Debian e Ubuntu?
(dopo Bash su Windows e Powershell su Linux, ormai non so più che
aspettarmi da Microsoft)
no nada e' un coso che gira solo su microsoft, infatti la cosa ridicola
o almeno io l'ho trovata tale e' che per gestire un server linux ho
dovuto usare una macchinetta virtuale con win 7 e su questo insieme di
tools.

Peccato, sarebbe stato carino avere qualcosa di nativo. Onestamente mettere su una macchina Windows solo a questo scopo mi sembra decisamente eccessivo!


In LAN non abbiamo più sistemi Microsoft Windows.
per un certo verso vi invidio, poi pero penso che sicuramente avete un
diverso target e che quindi non posso fare un paragone, quindi la mia
invidia lascia il tempo che trova.

Chiaramente dipende dall'ambiente di lavoro.

Spero mi perdonerete se vado OT.
Noi abbiamo una scuola di psicoterapia (formazione post universitaria a professionisti), dove si fanno lezioni, progetti di ricerca e terapie. E l'attività di famiglia, quindi non mi è mai stato troppo difficile orientare le scelte verso il software libero.

Alla fine, alla gran parte degli utenti della nostra scuola serve solo browser, posta e libreoffice, quindi per loro non ha importanza che sistema operativo ci sia sotto. L'utente più sofisticato usa R, Rstudio e Shiny-server, ed usava gnu/linux già da prima.

Prima della migrazione avevamo una babele di sistemi tra Windows 2000, Windows XP, Vista e Windows 7, ma usavamo già Firefox, Thunderbird e Libreoffice (più che altro perché Office, Outlook e IE tendevano a "rompersi e rompere").

La transizione dei client ad Ubuntu l'abbiamo fatta acquistando i nuovi computer, e ci ha permesso di risparmiare circa 100€ di licenza Windows per ogni macchina sostituita, oltre al fatto che non abbiamo più avuto problemi di manutenzione e coerenza degli ambienti di lavoro (ed io ho più tempo per occuparmi di altri lavori).

All'inizio temevamo che gli studenti (ogni anno circa un centinaio) ed i docenti occasionali (una decina) potessero avere problemi ad usare i computer delle aule, ma alla prova pratica abbiamo constatato che dopo pochi minuti tutti sono produttivi, e ci sono meno "sorprese".

Adesso, dopo alcuni anni, ci scambiamo documenti con gli studenti per lo più in formato LibreOffice, ed anche i docenti esterni convertono le presentazioni PowerPoint in PDF o (molto più raramente) in formato LibreOffice.

Inoltre il fatto che LibreOffice sia identico su Windows, Mac e Linux e che chiunque possa installarlo liberamente, aiuta parecchio. Gli studenti possono scambiarsi documenti tra di loro senza i problemi che c'erano nel passaggio da una versione all'altra di MS Office, ed io posso mostrargli come si fa qualcosa (ad es. tabelle e grafici) in modo che loro lo possano replicare subito.

Ovviamente tutto questo è possibile perché siamo una istituzione "educativa" privata, e possiamo permetterci di imporre le nostre scelte a studenti e docenti. Vista la mia esperienza, penso che le scuole, le università e le istituzioni educative in generale abbiano un potere enorme (spesso sottovalutato) nell'orientare le scelte di software di una parte importante della popolazione. Purtroppo chi sta "in testa" spesso o non ne capisce abbastanza, o è mal consigliato.

saluti,
gerlos


--
"Life is pretty simple: You do some stuff. Most fails. Some works. You do more
of what works. If it works big, others quickly copy it. Then you do something
else. The trick is the doing something else."
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