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Re: [OT] Una ferale notizia?



Il 26/08/2014 23:51, Marco Bertorello ha scritto:
Il 26 agosto 2014 21:43, Davide Prina <davide.prina@gmail.com> ha scritto:
On 26/08/2014 20:49, franchi wrote:
In altri casi, l'open source è improponibile: es. nei settori difesa o
sicurezza interna.

secondo me sono esempi che non stanno in piedi. In entrambi i casi è meglio
l'uso di software libero, ma, come dicevo nell'altra mia mail, soprattutto
di formati liberi.
bastava andare appunto a sentire, anche solo per curiosità, i discorsi
di Correa di cui parlavo prima, dove esplicitamente diceva che non si
può affidare il controllo di infrastrutture critiche (faceva proprio
l'esempio dell'esercito) a un software di cui non si ha il controllo.

Voglio dire che rendere pubblico il codice di talune applicazioni
sarebbe già una falla in sé

è stato dimostrato che rendere disponibili i sorgenti non implica una
riduzione sulla sicurezza rispetto ad un prodotto che non li rende
disponibili.

Quoto, la sicurezza attraverso la segretezza è semplicemente falsa.
Comunque nessuno obbliga la PA a rilasciare pubblicamente il software
libero che usa; da un certo punto di vista, è suo interesse avere
revisione e patch gratuite, dalla comunità. Almeno, per certi tipi di
software.
Non ho fatto nessuna similitudine del genere. Anzi, ho specificato che il committente dovrebbe comunque possedere il codice sorgente, anche se non lo rende pubblico per motivi di sicurezza, che possono trovare una giustificazione più alta che non la possibilità di debug a opera di terzi. Quando si parla dei settori sicurezza e difesa, ovviamente, non mi riferisco ai programmi per le paghe o al gestionale per l'inventario degli arredi. Anzi, vorrei rincarare la dose per affermare che in alcuni casi anche semplicemente sapere dell'esistenza di un software che svolge determinate operazioni può essere una falla rilevante. Non faccio esempi: lascio alla vostra intelligenza.

ad esempio, rendere di dominio pubblico la
struttura di un database indica quali tipi di informazione raccolgo e
questo in certi settori non è bene.

scusa, ma questo cosa c'entra con il software libero o con qualsiasi altro
software... qui mi stai facendo l'esempio di uso di un software generico...
perché mai chi usa un database distribuito come software libero dovrebbe
anche distribuire la struttura del database che usa, etc, etc... forse non
hai idea di un progetto dinamico di grosse dimensioni quante modifiche
continue abbia.
Ammesso e non concesso che ciò che pubblichi, magari per i vantaggi di
quì sopra, non è necessariamente *tutto* quello che usi o esattamente
uguale... comunque, mi pare una bella cosa, che un cittadino possa
vedere che dati raccolga la sua PA... no? Ovviamente non vuol dire che
non dev'esserci sicurezza, ma non è nascondere il problema il modo per
ottenerla.
Credo che qui però si travalichi il problema del software per entrare in un campo diverso, e cioè quello del rapporto fra stato e cittadino. C'è già il T.U. sulla Privacy che regola la materia dei dati, che comunque non sono soggetti alla licenza GNU.

Luciano


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