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Re: [OT] Una ferale notizia?



Il 25 agosto 2014 18:44, Christian Surchi <csurchi@debian.org> ha scritto:
> Il giorno lun, 25/08/2014 alle 18.03 +0200, Marco Bertorello ha scritto:
>> Il 22 agosto 2014 18:51, Christian Surchi <csurchi@debian.org> ha scritto:
>> > l tipo dell'articolo fa ragionamenti condivisibili, ma ne fa anche
>> > altri poco fondati
>>
>> Scusate, ma fra tutti i punti di vista trattati, ma è mai possibile
>> che nessuno elenchi fra i motivi per l'utilizzo di software libero
>> nella PA, il fatto che sia *giusto* ?
>>
>> Dico questo per riportare in auge un mio ragionamento sul perchè sia
>> fallimentare l'atteggiamento delle varie comunità SL, circa l'utilizzo
>> dello stesso nella PA.
>>
>> Far leva sul mero fattore economico, IMHO, è non solo sbagliato, ma
>> proprio fallimentare; sopratutto visto che il futuro predetto da RMS
>> (il sistema operativo non sarà più ambito di concorrenza) sta
>> arrivando... ok, non come ce lo aspettavamo, ma sia MS che Apple, son
>> pronti a "regalare" le prossime release.
>>
>> Secondo me occorre far leva sul lato politico della questione. La PA
>> dovrebbe usare SL perchè è giusto farlo, per garantire che i software
>> comprati con i soldi dei cittadini, siano di proprietà di questi
>> cittadini e/o perchè non ci si può fidare di qualcosa che non possiamo
>> vedere come funziona, per l'infrastruttura del nostro paese.
>>
>> Sono solo esempi, ma basta prendere un qualunque discorso di Rafael
>> Correa per trovarne altri.
>>
>> Il problema che vedo, nelle comunità di SL, è che non si riesce a
>> mettere da parte la nerditudine di dover andar a spaccare il centesimo
>> su usabilità, sull'andar dietro ai crismi di chi fa fatica ad
>> adeguarsi al cambiamento (che sarà mai? tutti i grandi cambiamenti
>> hanno mietuto vittime), ecc.
>>
>> IMHO questi sono aspetti trascurabilissimi.
>>
>> Se il SL fosse *imposto* per legge alla PA, starà alla PA e ai suoi
>> tecnici (pagati da noi per fare questo, eh...) farla funzionare con
>> SL.
>>
>> Manca il SL che fa tal funzione? Benissimo! La PA può indirre un bando
>> per la fornitura di un software che soddisfi tale funzione a cui può
>> partecipare chiunque, basta che il software sia libero.
>>
>> Così MS non può rompere con la storia della concorrenza sleale: se
>> rilascia Office come software libero, può stare nella PA...
>> altrimenti, via dalle scatole e largo ai produttori locali di software
>> libero!
>>
>> Davvero non capisco l'ostinazione di cercare soluzioni tecniche quando
>> problemi tecnici non ve ne sono...
>>
>> Scusate se sono stato prolisso
>
> Forse perché l'indirizzo della PA non è quello che auspichiamo da
> decenni ormai? e quindi, come per tanti altri "prodotti" si lavora per
> criteri più o meno chiari, tecnici, economici misti a opportunità?

Direi che è proprio quì il nodo della questione. E' questa cosa la PA?
*Vogliamo* che sia questa cosa?

> Per questo il software non viene visto in maniera molto diversa
> dall'acquisti di altri tipi di servizi o beni materiali. Può non
> piacerci, ma resta la realtà e quindi per vendere alla PA non basta
> essere "bravi, buoni e simpatici". Non mi piace, ma non mi pare che

Non è questione di essere bravi buoni o simpatici, ma essere in linea
o meno con l'ipotetica legge che impone l'utilizzo di SL.

> negli anni si siano fatti troppi passi avanti in questo senso. Anzi, ci
> sono realtà in cui il SL funziona bene e domina solo perché c'è qualcuno
> che ci si è speso direttamente.

e quindi, totalmente a casaccio. Ben venga l'impegno dei singoli, è
importantissimo, ma questo è lungi dall'essere strategia

> E' vero che bisognerebbe prendere una decisione precisa che metta in
> secondo piano problematiche tecniche perché risolvibili, ma hai uno
> strumento preciso che permetta tutto questo? non mi pare di averlo

la politica, serve anche a questo: prendere decisioni.
Basterebbe fare una *seria* politica del software libero, cosa che
dire che è stata fatta in maniera cinofallica è un eufemismo.... basti
pensare alle varie leggiucole che trattano di SL: vengono "da noi" nel
senso che nascono come dicevi tu da impegno volontario, ma non c'e n'è
mezza scritta in maniera da garantire che venga usato software libero.
Tutte prevedono scappatoie verso i prodotti proprietari. Nessuna
include una exit-strategy dal software proprietario... in pratica non
valgono la carta su cui sono redatte

Ciao,

-- 
Marco Bertorello
System Administrator
http://bertorello.ns0.it


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