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Re: Futuro della GPL



On 05/04/2011 16:22, Dario wrote:
Il 05/04/2011 12:10, White_Rabbit ha scritto:
On Tue, 2011-04-05 at 11:24 +0200, Dario wrote:
http://news.slashdot.org/story/11/04/04/2348214/The-Biggest-Legal-Danger-For-Open-Source


L'articolo non parla, se non di sfuggita, della licenza GPL.

Nel pensiero centrale del post si parla proprio di "Free Software" (aka
licenza GPL)

niente affatto dice: under a 'Free Software Licence' il che vuol dire una delle licenze che per la FSF sono usabili per produrre software libero

guarda qui per maggiori dettagli:
http://www.gnu.org/licenses/license-list.html

L'autore sostiene che la delega del diritto d'autore sia un grave
pericolo, perché ad esempio la Canonical, nel contratto che gli
sviluppatori accettano, dice che "potrebbe rilasciare il codice con una
licenza diversa da quelle approvate dalla Free Software Foundation".

quel "potrebbero" equivale al "potrebbero" quando Oracle acquisì Sun e
all'epoca si ipotizzava sul futuro di OpenOffice, Java ....

un attimo l'articolo parla di Canonical e di cosa potrebbe fare con il software che è stato "donato" a Canonical da chi lo ha sviluppato permettendo ad essa di scegliere la licenza di distribuzione.

Prima di tutto la Canonical è una SRL vedi qui:
https://secure.wikimedia.org/wikipedia/it/wiki/Canonical

quindi il dubbio può essere legittimo, perché potrebbe cambiare di proprietario, ma:

1) Canonical in pratica produce principalmente Ubuntu e questa distro, se non ricordo male, usa per circa l'80% i pacchetti prodotti in Debian. Poi produce anche dei siti web, con gli strumenti messi a disposizione per Ubuntu, appstore, ...

2) i pacchetti o prodotti sviluppati direttamente da Canonical penso siano veramente pochi e alcuni non erano (sono?) rilasciati con licenza libera (esempio luncpad)

3) ci saranno di sicuro molti pacchetti che non sono presenti in Debian che però Ubuntu non fa altro che pacchettizzare

Quindi c'è il "rischio" che Canonical (società di lucro) per qualsiasi motivo venga comprata da una società che non è molto favorevole al software libero. Questo rischio invece non c'è invece per la FSF che è una fondazione e quindi non può subire questo "rischio".

Però, come detto Canonical di effettivamente suo ha ben poco ed inoltre se ha rilasciato qualcosa con licenza di software libero non può far nulla su quanto già distribuito, al massimo può modificare la licenza per le versioni successive, ma le deve prima di tutto sviluppare.

Per esempio Oracle dopo aversi comprato Sun ha chiuso dei progetti di software libero e alcuni sono stati presi e portati avanti da altre società (se non erro c'è un sistema di single sign on e qualcos'altro che ora non ricordo). Ma ammettiamo che Oracle decida di non distribuire più OpenOffice.org sotto LGPL 3.0, ma usa una sua licenza proprietaria (se non sbaglio anche Sun richiedeva a chi contribuiva di dare questa possibilità); cosa può succedere? 1) chiunque può prendere l'ultima versione emessa sotto LGPL e continuare da li gli sviluppi 2) Oracle distribuisce le nuove versioni senza sorgenti, ma deve svilupparle e soprattutto non avrà più l'aiuto di tutta la comunità che ci sta dietro e quindi dovrà perdere dei contributi importanti, soprattutto dal punto di vista delle localizzazioni che sono molto costose

Però dal titolo sembra si voglia parlare di qualsiasi prodotto rilasciato sotto licenza libera, poi ci si limita ad un unico caso: Canonical. Mi sembra che chi scrive lo fa solo per guadagnarsi lo stipendio a fine mese.

Oggi ha senso parlare di GPL ?

dipende da cosa intendi.
Secondo me la minaccia attuale è il cloud computing e simili che possono usare quasi il 100% del software libero senza dover ridistribuire le loro modifiche. Per ora l'unico sistema di protezione è la licenza AGPL 3.0 che io cerco di usare ovunque e che consiglio di usare anche ad altri.

Quante violazioni ci sono state sulla GPL ?

molte, probabilmente moltissime e quasi di sicuro la maggior parte non sono neppure state rilevate.

Però il punto è un altro, perché qualsiasi licenza d'uso adotti avrai questi stessi problemi: ci sarà qualcuno che non la rispetterà. Il punto reale è puoi avere degli strumenti di difesa? La risposta è sì.

qui ho messo un po' di link interessanti, da http://gpl-violations.org/ (che registra i casi di violazione scoperti) a un po' di link sui successi della GPL nei tribunali a...
http://linguistico.sf.net/dokuwiki/doku.php?id=licenza

La filosofia del "free" e del "open", della libertà di scelta, come "il
sapere condiviso e distribuito a tutti",
ha ancora significato oggi ?

se è free come libero, allora sì; perché è il modello di sviluppo migliore sotto tutti i punti di vista

O è rimasta un'utopia fantasiosa di Stallman?

non penso solo di Stallman, visto che di software libero ora ce n'è davvero tanto.

La licenza GPL alla fine è risultata essere "la fine" del "free" e dell'
"open" ? (provocazione)

le licenze libere sono molte più della GPL. Le più importanti come diffusione sono di sicuro la LGPL e GPL (dato che per la prima si può fare un upgrade alla seconda), ma ora sta spuntando la AGPL che secondo me risulterà fondamentale nel prossimo futuro.

La sensazione è che ci sia un fiume in piena che a tradimento potrebbe
portar via "un'idea".

è vero e questo fiume in piena si chiama società privata che, nella maggior parte dei casi, porta via le idee dei propri dipendenti e connessi per pochi spiccioli.

Ciao
Davide

--
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