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Re: Futuro della GPL



Il 05/04/2011 12:10, White_Rabbit ha scritto:
On Tue, 2011-04-05 at 11:24 +0200, Dario wrote:
http://news.slashdot.org/story/11/04/04/2348214/The-Biggest-Legal-Danger-For-Open-Source

Mentre si pensa a risolvere problema x sulla distro y etc., non è male
(IMHO) domandarsi sul futuro
del GPL.
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Premessa: non ho trovato un'espressione decente per il concetto "dare a
qualcun altro il diritto d'autore che io ho su un lavoro creato da me"
quindi ho usato "delega del diritto d'autore".
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L'articolo non parla, se non di sfuggita, della licenza GPL.
Nel pensiero centrale del post si parla proprio di "Free Software" (aka licenza GPL)
L'oggetto dell'articolo è la domanda "Qual è la più grande minaccia per
l'Open Source? i brevetti [che in europa non valgono] o la delega del
diritto d'autore? [che viene richiesta ad uno sviluppatore quando il suo
codice è inserito in un progetto più grande i.e. Canonical, GNU...]
L'autore sostiene che la delega del diritto d'autore sia un grave
pericolo, perché ad esempio la Canonical, nel contratto che gli
sviluppatori accettano, dice che "potrebbe rilasciare il codice con una
licenza diversa da quelle approvate dalla Free Software Foundation".
quel "potrebbero" equivale al "potrebbero" quando Oracle acquisì Sun e all'epoca si ipotizzava sul futuro di OpenOffice, Java ....
A me pare assurdo questo ragionamento perché implica la malafede della
Canonical; e se anche i sospetti fossero corretti, non mi pare che la
Canonical rilasci una percentuale di tutto il software libero tale da
"mettere in pericolo l'open source": il software libero sopravviverebbe
benissimo ad un'ipotetica Canonical che si mette a "chiudere" il
software.
che penetrazione hanno nel mercato le distro di Canonical ? (può aver senso le statistiche di http://distrowatch.com/ ? c'è di meglio?)
Si può dire che parte del mercato ne sarebbe comunque soggetto ?
Molto più sensata mi pare l'osservazione di un commentatore (su
slashdot) riguardo al fatto che se anche liberiamo i PC e scopriamo che
la maggior parte delle persone usano console e smartphone che potrebbero
non avviarsi se decidono che il software installato non è affidabile [0]
siamo di nuovo nel guano; ma anche questa prospettiva non mi pare si
stia concretizzando...


ciao,
brun
Questa osservazione è quella che mi ha interessato, e mi fa piacere anche te.
E diciamo anche la motivazione della mia "provocazione".

Oggi ha senso parlare di GPL ?
Quante violazioni ci sono state sulla GPL ?
Mentre in America si susseguono sempre più FUD, patents or copyright etc.
nel nostro contesto, italiano, ci stiamo sempre più abituando a console e smartphone, tablet, etc. dove le applicazioni che vengono usate, i sistemi, diventano sempre più controllati
e decisi da chi vende.

Scegliamo liberamente, con il senso del "programma sicuro - programma migliore - programma proprietario" (pur di averlo anche pirata, ma a rischio) dove chi stabilisce "sicuro" è lo stesso "proprietario" e dove il nostro "liberamente" è confinato e deciso da chi vende.

La filosofia del "free" e del "open", della libertà di scelta, come "il sapere condiviso e distribuito a tutti",
ha ancora significato oggi ? O è rimasta un'utopia fantasiosa di Stallman?
La licenza GPL alla fine è risultata essere "la fine" del "free" e dell' "open" ? (provocazione)
Non stiamo perdendo un pezzo ?

Forse è una divagazione, o una provocazione sterile dovuta magari alla mia poca conoscenza. Forse solo flame.

La sensazione è che ci sia un fiume in piena che a tradimento potrebbe portar via "un'idea".

Mah (IMHO) forse ci stiamo abituando alle abitudini.

E' una provocazione, prendetela per uno sfogo.

Dario

N.B.
Che diverse questioni su licenze e brevetti viene da pensare che siano solo una cosa tutta americana, basta appurarsi quante volte, come sempre più spesso sta accadendo, che il mercato americano tenti
di influenzare o faccia pressione sul governo europeo.


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