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Re: Domanda su ututo e gNewSense



ahi, ahi, ahi ... top quoting ... questo è male ;-)

ghostdog wrote:

il mio parere è che si debba includere il closed necessario.. ma che si
debba contemporanemanete sviluppare open per levarlo di mezzo il prima
possibile.. ubuntu in questo campo non mi pare si stia impegnando molto
( direi per niente)

questa però è un po' una contraddizione.
Se si mette a disposizione software non libero e funzionante e contemporaneamente si mette a disposizione software libero, ma non completamente funzionante o non con le stesse prestazioni del primo, allora si avrà già da subito un numero bassissimo di utenti e poche persone disposte a migliorarlo.

Secondo me la strada migliore da seguire è quella di eliminare tutto il software proprietario e di portare avanti lo sviluppo delle alternative libere.

Però confermo che, in alcuni casi, in ambiente lavorativo non si ha a disposizione software libero, non dico all'altezza, ma addirittura non adatto per svolgere la propria attività lavorativa. Almeno nel mio caso tali software sono molto pochi, ma per ora non ho trovato un'alternativa valida a prodotti non liberi ... e preferisco poter usare il 98% di software libero e un 2% di non libero sperando di poterlo eliminare in futuro. Per uso non lavorativo penso che il software libero metta a disposizione tutto quanto necessario per riuscire a non usare software non libero.

Quello che si potrebbe fare è cercare di aiutare alla creazione o al miglioramento del software libero che reputiamo non all'altezza. Se ognuno da un piccolo aiuto usando le proprie capacità, esperienza, ... quello che ora sembra impossibile può diventare realtà.

Ciao
Davide

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Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Peer to patent: aiuta ad invalidare i brevetti software
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