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Re: da vanilla a kernel debian



Giovanni Mascellani wrote:

> Hai il grande vantaggio che gli aggiornamenti ti vengono compilati
> automaticamente e non ci devi perdere tempo! A meno di configurazioni o
> necessità molto particolari, non trovo invece particolari vantaggi con
> un kernel vanilla (non credo che l'aumento di performance sia
> significativo).
Beh, alcuni dei vantaggi a cui mi sono abituato io e che mi bastano a non
tornare indietro sono:
- il fatto di poter provare i nuovi kernel appena escono
- essere aggiornato sulle nuove featueres (con make oldconfig) senza dover
seguire la lkml
- poter mettere comodamente le patch anche se non si trovano pacchettizzate
per debian (p.es. la patch del driver hostap per la packet injection a
volte torna utile...)
- poter abilitare il debug di vari drivers quando qualche hardware non è ben
supportato e gli sviluppatori ti possono aiutare solo con un trace
dettagliato
- avere il nuovo kernel scaricando solo la patch dei sorgenti dal precedente
invece di circa 50 mega di pacchetto deb fra image e headers
- avere un 2.6.22 sul mio notebook 486!
Quanto alle performance posso testimoniare che sul 486 la differenza si nota
eccome, dato che un kernel più piccolo significa più ram libera, e quando
ci sono solo 24 mega... 
Sui PC più recenti in effetti non è che si noti la differenza in velocità,
ma quanto sopra a me basta per non usare kernel pacchettizzati.

> Anche se decidi di rimanere a vanilla io ti consiglio di compilare alla
> Debian way 
Su questo sono pienamente d'accordo, inutile farsi del male con la
compilazione standard. Inoltre se hai grub non devi nemmeno metter mano
alla configurazione, ci pensa dpkg (supponendo che tu abbia un file
menu.lst con commenti magici in stile debian come quello che viene
installato di default da debian).

Lucio.
-- 
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