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Re: newbie - scandisk/defrag



Ottavio Campana ha scritto:
> Davide Prina ha scritto:
> 
>> On Sun, 09 Jan 2005 18:56:16 +0100, Ottavio Campana
>> <ottavio@campana.vi.it> wrote:
>>
>>> Arnaldo Ferrari Nasi ha scritto:
>>>
>>>> Ciao.
>>>> Esiste qualcosa come lo scandisk ed il defrag? Servono in Linux?
>>>> Lo dico perche' gia' un paio di volte mi si e' inchiodato ed ho dovuto
>>>> resettare.
>>>
>>>
>>> Chi ti ha risposto fin'ora ti ha detto delle cose non esatte. 
>>
>>
>> perché dici non esatte?
> 
> 
> per lo più era rivolto all'affermazione dello scandisk e dei filesystem 
> journaled, in cui sembrava che fsck non venga lanciato, o per lo meno io 
> l'ho interpretato così.

avevo solo detto di lanciare uno

# shutdown -rF now

che a me sembra la cosa più semplice dato che fa il check di tutto in
automatico.

> Poi c'era il discorso dell'autodeframmentante che è palesemente falso. 

perché dici palesemente falso?
Io tutte le fonti autorevoli che trovo mi indicano che è vero quello
che ho detto.

Sempre da appunti di informatica libera:

295.2    Linux e la deframmentazione

*****************
Come posso trovare un programma tipo l'utilità di deframmentazione
dischi di Windows?

---------

Il deframmentatore per Linux esiste ma non usatelo. Se proprio volete,
è necessario utilizzare Linux in una modalità particolare per evitare
che processi diversi vadano a scrivere sul filesystem mentre lo si
deframmenta. Inoltre c'è lo svantaggio che non vi offre alcuna
garanzia sul suo corretto funzionamento (il numero di versione parla
chiaro). Normalmente la deframmentazione di un filesystem ext2 si
stabilizza fra il 4 e 5 per cento, a meno che non ci siano una grande
quantità di installazioni.

Per chi non lo sapesse, ext2 è più ottimizzato rispetto alla FAT
perché quando si salvano le informazioni, esse si vanno a ricercare
zone del disco per spezzare al minimo i file.

Fino ad ora, il solo mezzo che ho usato per deframmentare un disco è:

Creare un nastro di backup, ricreare il file system, ripristinare il nastro.

È un po' macchinoso ma se proprio bisogna deframmentare è il metodo più sicuro.
***********************

> Vedi http://www.vicenza.linux.it/linuxcafe/2003/materiale/9/img10.html 
> per vedere come in verità nasce proprio frammentato

però io ho sempre letto ovunque che in realtà viene ricercato prima
uno spazio dove possa essere messo il file contiguo e per questo
motivo il filesystem tende a non frammentarsi se non si riempie il
disco eccessivamente.

Inoltre il defrag funziona solo per l'ext2 che ormai è superato dai
nuovi filesystem. Se Fosse come dici tu perché non ci sono strumenti
che permettono di deframmentare anche per esempio l'ext3??? ... o
forse mi sbaglio?

da Pluto Jurnal: (http://www.pluto.linux.it/journal/pj0201/pjjfs.html)

*****
 Una peculiarità di JFS è il "ritorno" di defrag, strumento tipico di
ben altri filesystem: nonostante, al pari di Ext2/3, ReiserFS e XFS,
JFS adotti strategie avanzate per limitare la frammentazione dei file,
pare che queste non siano sufficienti
*****

> La storia del defrag è vera ma solo in parte. Non si applica ai 
> filesystem nuovi come xfs per cui il defrag effettivamente esiste. 
> Inoltre il 4% della frammentazione è opinabile.

Io ho sempre letto che mediamente si arriva ad una frammentazione del
4-5% se non hai un disco pieno, infatti io è da più di 2 anni che ho
installato debian sul mio pc di casa ed ho installato/disinstallato
migliaia di cose (soprattutto all'inizio ho fatto moltissimi
esperimenti) e non ho ancora notato nessun rallentamento dovuto a
deframmentazione del disco.

Dalla documentazione Linux sul filesystem ext2:

******
Block Groups
------------

Blocks are clustered into block groups in order to reduce fragmentation
and minimise the amount of head seeking when reading a large amount
of consecutive data.
*****

*****
Reserved Space
--------------

In ext2, there is a mechanism for reserving a certain number of blocks
for a particular user (normally the super-user).  This is intended to
allow for the system to continue functioning even if non-priveleged users
fill up all the space available to them (this is independent of filesystem
quotas).  It also keeps the filesystem from filling up entirely which
helps combat fragmentation.
*****

Quindi da questi deduco che c'è una politica per ridurre la
frammentazione dei file o meglio per non originarla.

Poi ho trovato anche questo commento:
****
As an example, look up the docs on ext2. Note that file fragments are
not necessarily the same as fragmented files. Also note that people
use the "file fragment" number as an indicator of how fragmented their
ext2 partition is - which is wrong.
****

Ciao
Davide



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