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Re: Linux al Forum di Firenze



>>>>> On 06 Nov 2002 01:40:41 +0100, Giacomo Bosio <legolas@linux.it> said:

    GB> Spesso ci scagliamo contro l'amministrazione pubblica
    GB> perch'è non rende disponibili le informazioni in formati
    GB> aperti (documentazione in formato .doc ...) ma non ho mai
    GB> sentito lamentarsi perchè lo stato non IMPONE a tutti il
    GB> software libero.

Uh? Credo avresti bisogno dei tappi nelle orecchie, se solo qualche
stato PROVASSE a farlo. I miei Urrah! sarebbero sicuramente ben poca
cosa rispetto alle grida isteriche che sentiresti arrivare da
Redmond. Mi sembra già di sentire quella volpe di Ballmer fremere al
solo sentirtelo ipotizzare.

    GB> Non a caso non ci sono mai state
    GB> manifestazioni (nonostante i numeri non penso manchino) ma
    GB> semmai eventi divulgativi (linux day, installation party ...).
    GB> La forza del software libero sta proprio qua: non si impone ma
    GB> si propone, non chiede ma da.

Questionabile: quando gli stati (o meglio, le multinazionali alle loro
spalle) cercano di imporre a tutti di NON usare software libero (vedi
recenti legislazioni USA), o di limitarne seriamente l'utilizzo (vedi
algoritmi di crittazione), allora si che si son viste le
manifestazioni! Solo perché è più facile spedire una e-mail anziché
fare km a piedi in giro per Firenze, non significa che le due forme di
"manifestare" abbiano una diversa credibilità.

E poi smettiamola con questa fandonia del "esigere" o meno. A Firenze,
fino a prova contraria, la gente si è riunita *primariamente* per
discutere insieme di svariate problematiche. Che una di queste
riguardi il FreeSoftware mi sembra del tutto pacifico e naturale.

    GB> Se tutte le persone che sono state a Genova, Firenze, Seattle
    GB> ....  fossero impegnate nel volontariato (di qualsiasi genere)
    GB> credo che il mondo sarebbe già migliore.

Baggianate! La gran parte delle organizzazioni non-profit erano là.

Cercare di sminuire gli argomenti portati avanti complessivamente da
tutti i movimenti che partecipano a queste manifestazioni
etichettandoli come "buon temponi", "figli di papà", "girotondini" è a
dir poco *miope*.

Non credo nemmeno che nessuno, là come qui, tenti di "impossessarsi"
del concetto di FreeSoftware, posto che possa avere un senso. Non vedo
perché se dici "FreeSoftware è giusto" qui tu non lo possa andare a
ripetere davanti a una folla di persone, che magari non ne hanno mai
sentito parlare. Volerci vedere un colore politico su tutte quelle
facce, e ritenere che chi tiene il discorso sia solo un imbonitore che
vuole trarre vantaggi personali, è un po' essere in malafede.

    GB> 2. E' vero sono costretto a pagare la siae, ma sono anche
    GB> costretto a pagare delle tasse, non per questo occupo il
    GB> parlamento se ritengo che le tasse siano ingiuste.

A parte il fatto che uno dei punti portati avanti con più energia da
chi "occupa" la maggior parte del Parlamento attuale è stato proprio
l'argomento tasse, ok, *tu* non occupi il Parlamento per una cosa
ingiusta. Passando al propositivo, cosa *fai*? E chi ha deciso che la
*tua* maniera di opporti a una ingiustizia sia più o meno accettabile
di chi invece la manifesta discutendone insieme a migliaia di altre
persone?

E' triste e diabolico il meccanismo che fa sì che anziché parlare dei
contenuti, si sta lì a disquisire sul colore dei capelli di chi
parla... qualcosa di molto simile a quello che deve pensare il buon
vecchio RMS, quando alle sue esposizioni viene tacciato come
"comunista".

ciao, lele.
-- 
nickname: Lele Gaifax	| Quando vivro' di quello che ho pensato ieri
real: Emanuele Gaifas	| comincero' ad aver paura di chi mi copia.
email: lele@seldati.it	|		-- Fortunato Depero, 1929.



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