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Difendi la liberta` del software



http://no-patents.prosa.it/messaggio.html
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/          Redaelli Paolo          \
|      EMail: redaelli@inc.it      |
|         GnuPaghe project         |
|    http://gnupaghe.netpedia.net/ |
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Title: Difendi la liberta` del software

Subject: Difendi la liberta` del software

Questo  messaggio  e' rivolto  a  tutti,  in particolare  ai
programmatori  e agli  utilizzatori  di  software a  livello
professionale ed amatoriale.

Il 24  giugno 1999  il Parlamento europeo  intende approvare
una  proposta  di  legge  che  consentirebbe  di  brevettare
algoritmi  e tecniche  software.  Questo  vorrebbe dire  che
chiunque in Europa ottenesse  il riconoscimento del brevetto
di  un  determinato  algoritmo potrebbe  riservarsene  l'uso
esclusivo  o   comunque  farsi  pagare   profumatamente  per
concederne l'uso.

L'assurdita`  e`  che  sarebbe  possibile  brevettare  anche
algoritmi  e tecniche  software che  qualsiasi programmatore
considera   assolutamente  elementari   e   che  finora   ha
sicuramente   usato   almeno   una  volta.   (Non   volevamo
crederci,   ma   non  abbiamo   potuto   fare   a  meno   di
rabbrividire  nel  leggere  quanto  si trova  a  partire  da
http://www.freepatents.org/examples)

Per  ogni  procedura,  per   ogni  funzione  usata  nel  tuo
programma, ma magari anche solo  per scrivere una pagina web
che facesse  uso di  una semplice tecnica  ora diffusissima,
rischieresti di  dover pagare magari  profumatamente, oppure
di ritrovarti  citato in tribunale qualora  l'algoritmo o la
tecnica  usata  fosse  gia` stata  brevettata  da  qualcuno.
Noi  siamo   particolarmente  preoccupati,   inoltre,  delle
ricadute negative  che ciò  comporterebbe sul  software Free
(libero), che si fonda sulla garanzia della condivisibilita`
dei  sorgenti  e delle  metodologie,  in  una parola,  della
"conoscenza".

Proviamo  a  fare  un  paragone  e  immaginiamo  che  da  un
certo momento  si possa  sottoporre a  copyright non  solo i
diritti di  stampa di un  libro, o di qualsiasi  altra opera
intellettuale,  ma  anche  il  contenuto, cioè  le  idee,  i
singoli  passaggi, le  frasi,  le costruzioni  grammaticali.
Come sarebbe possibile  continuare ad esprimersi liberamente
senza  il rischio  di venire  citati in  tribunale? Come  si
potrebbe conciliare quasto con  la libertà di espressiona, e
quindi con la democrazia e la Costituzione?

Pensa  che nella  prospettiva dei  propositori questo  viene
suggerito come un  incentivo per la ricerca  e la produzione
di nuovi  algoritmi e  nuove tecniche!  Per noi  non sarebbe
altro che  l'asservimento della conoscenza  all'interesse di
pochi.

Che ne pensi? Certo e` che  se le cose restano come sono dal
24  giugno questo  diventera' realta'.  Dopodiche' la  lotta
sara` ancora piu` difficile. Reagisci ora!

Per  un'introduzione al  problema e  per informazioni  sulle
iniziative  che  possono   essere  intraprese,  consulta  la
pagina:
	
  http://no-patents.prosa.it/
	
oppure (la copia):
	
  http://utenti.tripod.it/altamore/brevetti.html
  http://www.geocities.com/SiliconValley/Network/7455/brevetti.html
	
Inoltre puoi  collegarti anche  ai seguenti  siti, impegnati
sul  fronte  della  lotta  contro  i  brevetti  software  in
Europa (vi  consigliamo di consultare prima  la pagina sopra
indicata se e` la prima  volta che sentite parlare di questo
problema):
	
	  Francia:     http://www.freepatents.org
	  Italia:      http://no-patents.prosa.it
	  Germania:    http://swpat.ffii.org

Puoi inoltre  rivolgerti ai rappresentanti politici  del tuo
Comune o del tuo quartiere o del tuo collegio elettorale.

Esortiamo  tutti a  prendere  una posizione  e  ad agire  di
conseguenza.  Sul  sito http://no-patents.prosa.it  è  anche
possibile ``firmare'' l'iniziativa, in segno di sostegno.

Data   l'importanza  e   l'utilizzo   sempre  crescente   di
applicazioni software in tutti i campi e allo stesso modo di
Internet vi salutiamo  con la speranza che in  Europa (ma in
futuro anche oltre oceano) sia i programmatori che la stessa
informatica  nel  suo  complesso possano  restare  veramente
liberi.

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