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Re: trasferimento di debian.it



Ciao!

Visto che sono stato chiamato in causa...

On Mon, 29 Jun 2009 16:26:58 +0200, Stefano Zacchiroli wrote:
> On Mon, Jun 29, 2009 at 11:23:31AM +0200, Giacomo A. Catenazzi wrote:
>> Prima di andare sui contenuti specifici di zack, vi spiego debian.ch
>> (sito web pure in italiano, grazie a gismo).
>> 
>> debian.ch e' usato per l'associazione Svizzera di supporto a Debian.
>> Piu' che altro e' piu' facile prendere donazioni con indirizzi
>> bancari nazionali che spedire tutto a spi-inc o fsfe.  Poi visto la
>> grandezza (picolezza) della Svizzera, e' possibile "organizzare"
>> eventi per tutta la Svizzera.

Grazie a Giacomo per la corretta spiegazione di come è stato pensato (e
viene utilizzato) debian.ch: non ero presente alla creazione di
debian.ch, ma ciò di cui sopra è l'idea che mi è stata spiegata e che do
quando richiesto (FWIW sono pure il presidente di debian.ch...).

>> Quindi potete pensare di usare il dominio anche per un
>> organizzazione mantello.  Non si organizzava pure una mini-debconf
>> italiana?

ATM è <http://italiandebconf.debianizzati.org>, ma Luca Bruno aveva già
ricevuto l'OK per lo spostamento su (mini., o come cavolo si
chiama)debconf.org, che è IMHO dove dovrebbe essere.

> Ci tengo a precisare una importante distinzione che secondo me
> sussiste tra il contesto svizzero e quello italiano. Ritengo, magari
> sbaglio, che gli svizzeri abbiano possibilità e capacità di accedere a
> materiale in lingua inglese (e francese FWIW) superiori a quella dei
> nostri potenziali utenti e sviluppatori italiani.

Piccola digressione...  Diciamo che a livello svizzero hanno più
dimestichezza con le lingue e, comunque, non hanno una lingua propria
"nazionale" (il romancio potrebbe considerarsi come "vera" lingua
svizzera, parlato da pochi <http://it.wikipedia.org/wiki/Romancio>).
Tutto ciò porta lo svizzero medio ad usufruire di tutte le risorse dei
paesi limitrofi: quindi uno svizzero francese è per forza di cose
permeato dalla cultura francese, e similmente per gli svizzeri tedeschi
o italiani.  In più, IIRC gli svizzeri sono obbligati a studiare due
lingue straniere durante la scuola dell'obbligo, il che è un vantaggio.

Concordo sul fatto che abbiano più possibilità di accedere a materiale
in lingue straniere, ma cosa significa "più capacità"?  ;-)

> Quindi, sebbene capisca la visione "solo associativa" di debian.ch,
> credo che debian.it potrebbe fare di più almeno per dare strumenti
> alla comunità debian italiana (se poi non si vorranno usare, fatti
> "loro").

Credo che uno dei due problemi principali che debian.ch ha voluto (e
vuole tutt'ora) risolvere risponde alla domanda seguente: a chi
rivolgersi quando voglio "parlare" (in senso lato, da discutere a
organizzare eventi, etc. etc.) di Debian in Svizzera?  Il secondo è il
lato economico, che Giacomo ha già riportato, molto importante
soprattutto se si considera che la Svizzera non fa parte della UE.

Da tenere conto, inoltre, che debian.ch è un'associazione a tutti gli
effetti, quindi (senza offesa) molto più di una semplice mailing list
dei DD svizzeri.  Tra l'altro debian.ch come associazione include(rà)
anche non-DD.

Detto ciò, io sono del parere di reindirizzare d.it a d.org,
semplicemente perché non mi garba per niente l'idea di qualcosa in
più/meno rispetto al sito ufficiale (Debian è una sola).  Piuttosto,
come già proposto, vedrei ogni "modifica" più adatta a wiki.d.o/it/ (o
simile).  E concordo anche sul fatto che prima o poi d.it entrerà in uno
status di "non mantenuto" (lo so, sono un po' pessimista...).

Grazie, ciao,
Gismo / Luca

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