Ciao. Giuseppe Sacco ha scritto: > A mio parere (del tutto personale), chi invia un email ha tutto > l'interesse che questo sia correttamente visualizzato dal ricevente. Per > questo è fortemente consigliato, anche se non obbligatorio, inserire il > charset all'interno del content-type. Il problema è che se non lo > specifichi, allora si rischia di utilizzare un charset predefinito > scorretto. > > Non sono esperto di queste cose, ma al momento hai inserito > text/vnd.wap.wml (specificato qui: > http://www.fileformat.info/info/mimetype/text/vnd.wap.wml/index.htm) > anziché text/plain (vedi il punto 4.1.2 di > http://www.rfc-editor.org/rfc/rfc2046.txt) che pare sia interpretato > come US-ASCII in assenza di esplicito charset. Nello stesso RFC c'è > scritto che questa cosa di non mettere il charset è fortemente > sconsigliata perché genera ambiguità. Ok, in realtà io non ho fatto niente del genere. Il mio programma di posta ha fatto da solo tutte le considerazioni del caso, giuste o sbagliate che fossero. Anche il tipo MIME è completamente sbagliato, ma non ho idea di come convincerlo ad utilizzarne un altro. E non ho neanche tempo per mettermi a capire come farlo. Giusto per passare a questioni più interessanti: se nessuno trova il tempo di rivedere la mia traduzione, posso caricarla così com'è (chiedendo l'accesso al CVS), oppure dopo un po' la posto di nuovo? Ciao, Gio. -- Giovanni Mascellani <mascellani@poisson.phc.unipi.it> Pisa, Italy Web: http://poisson.phc.unipi.it/~mascellani Jabber: g.mascellani@jabber.org / giovanni@elabor.homelinux.org
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