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Re: Discorso diretto



Giuseppe Sacco wrote:

Stefano Canepa wrote:

Ciao a tutti,
su debian-i18n fanno notare che la nostra traduzione in molti casi usa
il discorso diretto. Ora a me sembra che questo vada contro le regole
della buona traduzione. Mi sembra che nelle traduzioni si sia cercato
sempre di evitare che un programma dia del tu all'utente. Cosa ne
pensate?


A me pare che la traduzione non sia poi così male e concordo con la risposta che hai mandato a d-i18n.

Per quanto riguarda il discorso diretto, abbiamo sempre preferito l'impersonale, che è la via scelta un po' ovunque e che personalmente prediligo per una interfaccia utente.

Se volessimo ulteriormente migliorare la cosa dovremmo togliere l'uso di tutti i pronomi e rendere la cosa ancora più asettica (ad esempio, riferendosi al "computer in uso" o a "la presente pagina").

Ciao,
Giuseppe


Mi permetto di interloquire, sia pur nella mia modesta esperienza, poichè la questione sorge sempre quando si avvia un progetto di traduzione tecnica.
Il tu (voi) di locuzione anglosassone non risulta gradevole, certamente.
Il "si" impersonale ha una valenza burocratica bruttissima (sa tanto di carte ufficiali muffite) e gradevole non è. L'infinitivo (con i verbi all'infinito) esclude l'uso dei pronomi, ma assomiglia tanto a come facevamo parlare gli indiani cinquant'anni fa. A mio presuntuoso avviso un manuale tecnico non vuole essere altro che un discorso diretto ad un interlocutore diretto (il discente) e come tale andrebbe fatto. Per rivolgermi agli allievi ho sempre usato (quando non vi fosse una confidenza consolidata da tempo) il voi (collettivo, non quello alla francese). Ciò consente di fare scorrere il discorso in modo fluido, senza forzature od addomesticamenti innaturali, nel pieno rispetto del rispetto dovuto all'interlocutore e quindi più naturale. Ammetto infine che sia il promotore del progetto ad indicare la forma che ritenga più consona, anche se i traduttori di supporto possano non condividerla appieno. In fondo questo responsabile del progetto ci mette la propria faccia.... Chiedo perdono per l'arroganza, ma vista l'importanza che si attribuisce all'argomento non ho saputo resistere.
Giuliano



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