Re: [Fwd: Call for translation for locales package]
Il giorno Wed, 9 Jan 2002, Emanuele Aina così ha scritto:
|From: Emanuele Aina <faina.mail@tiscalinet.it>
|To: ML - Progetto Tubero <debian-l10n-italian@lists.debian.org>
|Date: Wed, 09 Jan 2002 13:28:56 +0100
|Subject: [Fwd: Call for translation for locales package]
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|
|Su debian-devel è stato spedito il 07.01.2002 questo messaggio da Ben
|Collins, il mantainer di glibc.
|
|Segue la mia traduzione. Controllate se è adatta o ditemi se qualcuno se
|ne è già occupato, in maniera da spedire la traduzione a Ben prima
|dell'upload.
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|Ecco la mia traduzione:
|
|Description: Quale locale dovrà essere quella predefinita per il
|sistema?
| Molti pacchetti in Debian utilizzano locales per visualizzare testi
| nel linguaggio corretto per gli utenti. L'impostazione predefinita è
| "C" ma è possibile cambiarla se non si parla nativamente l'inglese.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
--> « ... se non si parla l'inglese come lingua madre» oppure «se l'inglese
non è la propria lingua madre». L'uso del termine "nativo" è tipicamente
anglosassone.
| .
| Nota: Questo rifletterà il linguaggio per l'intero sistema.
^^^^^^^^^^
--> «avrà ripercussioni su» oppure «cambierà|modificherà|altererà» oppure «Questo cambiamento [di
lingua] si rifletterà sull'intero sistema».
| Se si sta usando un sistema multiutente dove non tutti gli utenti
| utilizzano il linguaggio scelto, questi incotreranno difficoltà
| ed è possibile che si preferisca lasciare "C" come locale predefinita.
| .
| Queste scelte sono basate su quali locale sono state generate.
|
|
Sandro
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La guerra nutre se stessa.
Livio, "Ab urbe condita", XXXIV,9
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