Il 28/11/2023 23:19, Lorenzo Breda ha scritto:
>> Se hai almeno IP pubblico. Se hai TIM con contratto residenziale
>> non te lo danno, quindi non riuscirai comunque a connetterti.
>
> NATtati come han fatto per secoli (e forse fanno ancora) quelli di
> FastWeb?
>
> Non mi risulta.
>
> Dalla mia esperienza:
> * TIM dà IP pubblici variabili. Non dà IP fisso. Lavorando per un
Stando al commerciale, per i clienti residenziali da' solo IP privati.
È un po' che non stipulo un nuovo contratto TIM, ma su ciò che ho, residenziale, l'IP è assolutamente pubblico, l'ho usato per anni con DynDNS tra l'altro.
> provider e sapendo che delirio sia già su piccola scala gestire
> un'anagrafe di IP, sospetto che di fatto non sappiano esattamente quanti
> ne hanno liberi e abbiano quindi difficoltà a farsene assegnare, motivo
> per cui per loro sono molto preziosi. Con servizi di DNS dinamico te la
> cavi.
Uh? Nella scheda (tabella) relativa al contratto inserisci l'IP
assegnato a quel cliente.
Gli IP che un provider ha a disposizione sono limitati, come sai o immagini. Se usi - e, ai fatti, per tanti motivi, ti conviene sia così - una parte delle tue zone per IP variabili, quelli che puoi assegnare come fissi sono pochi, e sono ancora meno se sei una grossa azienda che quando ha cominciato a giocare con le reti IP non immaginava cosa sarebbero diventate: per molti indirizzi a te assegnati la risposta a "questo IP lo usiamo da qualche parte?" è "boh".
In una situazione del genere dovresti farti assaggiare un altro congruo set di IP da usare allo scopo, ma anche gli IP in generale sono limitati. Se ti presenti all'authority di turno, ti chiede quanti ne hai liberi e rispondi "boh", torni a casa a mani vuote e i tuoi IP assegnabili come fissi restano pochini.
Non garantisco sia il caso di TIM, non ne so nulla, ma mi pare molto verosimilmente.
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Lorenzo Breda