Il giorno 22/lug/2016, alle ore 17:23, Luca De Andreis <dea@corep.it> ha scritto:
Il 22 luglio 2016 16:47:24 CEST, "franchi@modula.net" <franchi@modula.net> ha scritto:
Il 22/07/2016 16:17, gerlos ha scritto:
Ciao a tutti,
Per me è la prima volta, quindi ho qualche dubbio su cosa sia meglio fare. In passato ho installato Debian e Ubuntu su macchine UEFI senza problemi, ma è la prima volta che mi capita di dover migrare un sistema funzionante su BIOS su un nuovo sistema basato su UEFI.
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Ora però mi ritrovo con un dubbio amletico: faccio il boot usando UEFI o BIOS? ("legacy
mode”)
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hmmmmm... dischi senza tler, quindi raid software. Li metti sul nuovo
server e sei a posto, diciamo per cinque anni. Poi chi vivrà vedrà.
La prova di migrazione da MBR+LVM+BiosBoot a GPT+LVM+Uefi, come caso di
studio, è anche interessante, ma certo non la farei con i dischi di
produzione.
Luciano
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+1, appoggio il legacy mode.
Luca
E allora che legacy mode sia! :-)
Devo dire che il passaggio è stato completamente indolore: montati i vecchi dischi sulla nuova macchina, impostata la priorità di avvio sul firmware, e tutto ha funzionato come prima, come se niente fosse accaduto.
È cambiato solo il nome della scheda di rete, ma poco male: è bastato correggere /etc/network/interfaces di conseguenza.
Non c’è che dire, le distro moderne sono ormai “trasparenti” all’hardware che c’è sotto. :-)
(niente a che vedere con i bagni di sangue per spostare Windows Server su hardware aggiornato, come mi capitava fino a 10 anni fa)
Beh, grazie a tutti,
gerlos