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Re: Controllare traffico e accessi a internet



Saluto esteso alla lista.

Aggiungo un +1 a quanto già detto dagli altri.

Le soluzioni possibili sono sicuramente un firewall associato ad un proxy
e liste per filtrare i siti (come già e' stato suggerito).

In aggiunta ci sono anche software parentali che adottano diversi soluzioni,
non per ultimi anche alcuni antivirus. Purtroppo quelli che ho trovato
tempo fa, per la maggiore erano tutti proprietari e a pagamento :-(.
Appena ho un pò di tempo provo a cercare altro, sperando sempre
che in lista anche altri diano ulteriori suggerimenti :-), sempre graditi.


------ Quello che segue e' OT, ma visto che sta capitando più spesso
in lista che si parli su "figli piccoli" ed "Internet" condivido qualche
pensiero ------

Ormai sempre più persone stanno comprendendo l'importanza di
tutelare il perimetro della propria casa anche sulle tecnologie
(TV Smart, consolle di gioco,  smartphone, ecc..  collegate su Internet,),
ed è giusto farlo, anzi "un dovere", a prescindere se si hanno figli minori
o no, serve ancor più a noi adulti.

Ma la tecnologia non sostituisce l'esempio, l'istruzione, il dialogo aperto,
il tempo che i genitori hanno la responsabilità di dare ai propri figli.
La famiglia dovrebbe essere il bacino morale e affettivo su cui formare
futuri adulti responsabili, futuri genitori. (E' facile? assolutamente no!)

Quindi non basta filtrare Internet, non basta il maniacale monitoraggio
dei figli. Bisogna responsabilizzarli e man mano che crescono lasciargli
poi fiducia e spazio di agire, ma non facendo mai mancare la guida.
(Questo riguarda anche "il tempo" che dedicano a tali strumenti)

Per farlo richiede "tempo" ed "energie". Se con i propri figli
si dedica poco tempo, per quanto si tirino su palizzate protettive,
le loro fondamenta saranno frutto di quel "poco" dedicatogli.

(Anche se a scuola gli viene insegnato ad utilizzare Internet,
gli insegnanti non possono e non devono sostituire il lavoro
dei genitori con i propri figli, al più possono contribuire IMHO)

>Il 13/06/2015 10:49, maxlinux duemila ha scritto:
>ciao,

>io non lo farei, perché adesso qualsiasi cellulare puó entrare in
>internet e quindi qualsiasi filtro tu metta in casa, poi lei avrá
>accesso all'esterno.

Sulla scelta del "non agire" non sono d'accordo.
La protezione serve e bisogna darla.
Per farti un esempio, tutte le prese di corrente in casa ora
hanno il meccanismo di protezione per evitare che un bimbo
metta nella fessura un corpo estraneo prendendo la scossa.
Vero che può prendere la scossa anche in altre situazioni, ma quella
contromisura serve a tutelare la sua salute. Stessa cosa sull'uso
delle tecnologie.

>Qui entriamo in campo filosofico, ma ovviamnte un informatico oltre a
>vivere in un campo virtuale, deve alla fien fare i conti con la vita
>reale, e da qui tutti i problemi che ne derivano, perché il Mondo,
>vuole abbassare l'età del sesso sempre di più, in quanto più sono
>piccoli e più sono influenzabili.

>Del resto prove scientifiche hanno dimostrato da anni che una persona
>è adulta attorno ai 25 anni di età.... ovvero, la parte del cervello
>che fa in moche che le decisioni siano ben ponderate e che permette di
>fare meno errori possibile, completa il suo sviluppo attorno ai 25
>anni.

Non è filosofia, è moralità. Purtroppo il condizionamento mediatico
spinto da interessi politici/economici - più quelli economici -
vogliono una morale associata alla filosofia: chi stabilisce ciò che
è giusto o ciò che è sbagliato? Tanto per dirne una: Non è un problema
di questo secolo la pedofilia, basta leggersi un pò di storia.

Riguardo che un 25enne sia "adulto" ho le mie riserve ;-).
Ci sono 25enni che sono più immaturi di un 18enne cresciuto
in modo responsabile. Non è l'età "fisiologica" in se, bensì l'ambiente
in cui si cresce e l'esempio/istruzione che si riceve.
(Ovvio che ci sono casi e casi, posso crescere nel migliore dei modi
e decidere di diventare una pessima persona.)

Tanto per fare un esempio storico-sociale: prova a confrontare
un 25enne medio di oggi con un 18enne di.. 50 anni fa.

>Tornando al tuo problema:
>La cosa migliore è parlare di Sesso con tua figlia, ci sono in rete
>moltissimi esempi, ma quasi tutti tendono a fare diventare ....[]
>la ragazzina, usando tecniche varie ma quasi tutte di origine
>ideologica.

E' vero che è importantissimo che i genitori insegnino in modo
corretto ciò che concerne il sesso, naturalmente  insegnando
in base al loro livello di comprensione/età
(man mano che crescono aumentano le cose da spiegare),
e non gli estranei che potrebbero trasformare qualcosa di naturale
in qualcosa di innaturale.

Ma non è solo questo. Come dicevo prima, bisogna insegnare molto
di più. Limitandoci alla sfera "Internet", bisogna spiegare anche come
funzionano i social-network, i pericoli nel fornire informazioni personali,
l'evitare di diventare schiavi di queste cose tanto da sottrarre il tempo
ad altre attività, come l'avere "veri" rapporti (dialogo/amicizie) con gli
altri e con la propria famiglia.

Per riassumere la mia opinione:

* Internet può essere un ottimo strumento istruttivo.
* E' necessario insegnare ad usarlo in maniera corretta.
* E' indispensabile utilizzare protezioni a salvaguardia di tutta
   la famiglia (non solo per i minori).
* Ma qualsiasi soluzione tecnologica non sostituisce ciò che
   è responsabilità dei genitori fare.


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