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Re: votazione dei DD per la scelta del sistema init



Il Sat, 18 Oct 2014 19:46:06 +0200, Davide Prina ha scritto:

> ma come ho già detto, se a te non piace, puoi disattivare la loro
> gestione da parte di systemd e lasciare che sia altro ad occuparsene

Non ho detto che non mi piace. Ma credo che già gestire un sistema di 
init sia complicato (e chi gestiva upstart se n'è accorto).
Continuare ad attaccarci pezzi senza la sicurezza che la base funzioni è 
pericoloso.

E ribadisco: per un server.

>> Negli ultimi mesi ho letto di parecchie persone a cui non faceva
>> nemmeno più il boot per "eccesso di parallelismo". Tipo non chiedere la
>> password per il fs crittato prima di montare partizioni lì dentro, o
>> scrivere file in directory che erano mountpoint ma il cui fs viene
>> montato in ritardo.
> 
> si, ma stiamo parlando di stable o unstable?

systemd non mi pare ci sia in stable. Stiamo parlando di testing, 
comunque. Quella che dovrebbe andare in freeze tra 3 settimane. :)
 
>> La risoluzione è però per garantire la possibilità che in futuro
>> continui a farlo, non per vietare systemd o non metterlo come default.
> 
> avevano fatto dipendere Gnome da systemd, ma poi hanno tolto questa
> dipendenza. Penso che quello che si stia cercando di fare è quello di
> usare systemd come default, ma non fare dipendere, se non per motivi
> specifici, nessun pacchetto direttamente da esso (naturalmente con
> eccezioni i pacchetti strettamente correlati con systemd e non usabili
> da nessun altro sistema di init).

Esattamente.
 
>> C'è anche il "piccolo" problema di Debian-BSD...
> 
> c'è già chi sta facendo una versione di systemd o meglio qualcosa di
> compatibile con systemd per i sistemi freeBSD. Non è fatto da quelli che
> sviluppano systemd [1]

Sì, ma impostando systemd come default adesso significa che Jessi uscirà 
senza supporto a BSD.

A me personalmente interessa poco (non uso BSD), ma oltre che una bella 
botta di immagine per Debian possa essere anche un motivo di incazzatura 
da parte di chi ha sistemi di quel tipo installati e non può aggiornarli.
O meglio, per ora può aggiornarli smanacciando un po' con apt-
preferences, ma in futuro, finché non sarà completa la versione di 
systemd 
per BSD?
 
> attenzione, dato che di init che ne possono essere molti, può essere che
> ogni pacchetto funzioni quasi tutti... e quindi è possibile che non ci
> sia un sistema completo che funzioni con ognuno...

Quello che non riesco ancora a capire è perché un software deva dipendere 
da un certo sistema di init. A me pare un modo degli sviluppatori di 
Gnome e systemd di legare tutti i servizi di basso livello (udev, dbus, 
ecc.) a un sistema di init "giusto per".
 
> Secondo me è meglio che ci sia un initd di default (magari anche uno
> diverso da systemd) e che i DD cerchino di far funzionare i loro
> pacchetti anche con altri initd.

Sono d'accordo. Il punto è proprio che i pacchetti possano usare un init 
diverso.

Comunque, a quanto pare, non sono l'unico, vedi debianfork.org, ad essere 
preoccupato. Al di là della modalità adottata da quel sito, credo che la 
preoccupazione sia abbastanza diffusa.

Bye.



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