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Re: Debian Rolling Release



In data mercoledì 04 maggio 2011 10:53:24, giopas ha scritto:
> Schede di rete a parte, la questione non è se SID vada bene oppure no (io
> uso da anni SID/Experimental :) ), ma appunto se i cicli di rilascio di
> Debian debbano subire una modifica al fine di ridurre i "tempi morti"
> dovuti ai lunghi freeze.
> 
> Benininteso, la problematica secondo me è data dalla specifica prospettiva
> di Debian: il nostro S.O. preferito infatti ha come scopo quello di essere
> *stabile* e di potersi installare sul maggior numero di dispositivi ed
> architetture possibile.

il problema potrebbe essere dovuto appunto al fatto di doversi portare dietro 
diverse architetture prima del rilascio ufficiale, se non ricordo male, in 
passato si era pensato di fare un rilascio stabile per la maggiori 
architetture, senza che le altre architetture possano impedirne il rilascio. 
Non ho più seguito la cosa, quindi non so come sia andata avanti la proposta.

a mio avviso, pur ritenendo vantaggioso procedere a velocità diverse in base 
all'architettura, temo che questo comporterebbe nel tempo la perdita delle 
architetture minori, e non credo che sia una cosa auspicabile.

> Per tale motivo era stato concepito il processo di release a tre fasi:
> unstable, testing, stable.

ho sempre adorato questa cosa...

> Tuttavia, nel momento in cui ci si è resi conto che Debian non era più
>  utilizzato soltanto a scopi di produzione (specialmente server) ma anche
> come S.O. client, spesso, ad uso domestico - soprattutto a seguito della
> diffusione di derivate Debian che di questo settore (domestic client) hanno
> fatto un cavallo di battaglia (uno fra tutti, Ubuntu)

rendiamoci conto però che ubuntu supporta solo i386 e amd64, come la maggior 
parte (se forse tutte) le altre distribuzioni che sono molto più veloci nei 
rilasci.

> - ci si è resi conto
> che il processo in tre fasi dava luogo a dei punti morti che penalizzavano
> eccessivamente l'usabilità del nostro S.O. rispetto ad altri.

in realtà non è propriamente detto... per quanto mi riguarda, da diverse prove 
fatte, ubuntu, nella sua versione stabile, è notoriamente più instabiledi sid.

per non parlare dei dist-upgrade, fare un dist-upgrade di ubuntu spesso è 
disastroso, mentre (PAC a parte) i dist-upgrade di debian sono abbastanza 
indolori (i grossi problemi sono dovuti, per mia esperienza, più ai DE che al 
resto).

> 
> Ecco sorgere quindi il "bisogno" di una rolling release.
> 
> Al riguardo personalmente sono d'accordo con l'idea di una rolling release,
> ma solo per installazioni non critical. Direi quindi che sarebbe
> interessante creare un branch separato unicamente per le installazioni
> "client usuali" (comprendendo i pacchetti più comunemente utilizzati,
> attingendo dalle statistiche di installazione) e lasciando l'ottimo
> processo standard in tre fasi per i server ed installazioni critical, come
> ambienti di lavoro professionali dove il rischio di stabilità sia ridotto
> al minimo.

intendi un po' come fanno in ubuntu? la separazione tra desktop e server?

personalmente preferirei un sistema di backport un po' più potenziato e 
gestito in modo più semplice da apt, in modo da avere comunque un sistema che 
sia veramente stabile... su cui poi partire per fare i propri capricci 
(personalmente uso sid sul mio portatile, e grossi problemi non ne ho mai 
avuto, dopo il 2005, anno in cui un upgrade mi ha distrutto completamente la 
macchina).

> My 2€cents,
esoso...

Byez
-- 
Gollum1

Tesssssoro, dov'é il mio tesssssoro...


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