Re: reserved-blocks-percentage

[Davide Prina <davide.prina@gmail.com>]

NN_il_Confusionario wrote:
> On Sat, Jan 17, 2009 at 12:02:18PM +0100, Davide Prina wrote:
> > Ora non me ne intendo, ma presuppongo che l'area riservata sia 
> > all'inizio o alla fine della partizione
>
> Non esiste nessuna _area_ riservata. Esiste una _quantita`_ riservata,
> senza nessuna specificazione di dove. In un certo senso, e` come se ci
> fosse una quota per un gruppo virtuale contenente tutti tranne l'uid 0
> (o comunque l'uid specificato con tune2fs).
>
> Quindi il ragionamento sulla minor probabilita` di frammentazione
> perche' maggiore e` la probabilita` di trovare blocchi contigui ha
> senso. Ma si tratta appunto di probabilita`, che col link che ho gia`
> dato a wikipedia si arrivano a casi reali di un filesystem (con
> frequentissime scritture e cancellazioni) che pur mezzo vuoto e`
> frammentato assai.

Non avevo pensato a questa modalità di riservazione di tale area. In 
questo modo in effetti c'è qualche probabilità di minimizzare in una 
certa misura la deframmentazione. Ma per ottenere questo risultato 
l'area riservata dovrebbe essere in proporzione alla dimensione del 
disco. Poi tutto dipende dall'uso che se ne fa del disco.

Per esperienza diretta posso dire che su un disco, con parte riservata a 
root, ho notato un aumento della deframmentazione ogni volta che il 
disco si è riempito o è arrivato molto vicino.

Ciao
Davide

--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Petizione contro il formato ms-ooxml:
http://www.noooxml.org/petition
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook