lccflc wrote:
Giovanni Mascellani ha scritto:
Però quello che fa Microsoft di per sé non ha niente di sbagliato: io faccio un contratto con te, e ti permetto di usufruire di alcuni diritti (quelli d'autore) che altrimenti sarebbero solamente miei. Tu mi paghi ed accetti certe condizioni, tra le quali il fatto che usi Windows solo su un computer o altre menate. Questo di per sé non ha niente di strano, al limite è chi accetta il contratto che è scemo perché si tira la zappa sui piedi.
Tutto questo, una volte per tutte: E' CHIARO! (scusa il maiuscolo ma è solo per ribadire). E' la logica contrattuale che contesto, che non accetto e che vorrei fosse modificata perchè è un abuso di posizione monopolistica.Quando ci fu un sollevamento contro le banche per questioni di
per le banche il discorso è totalmente differente.Come ti è stato detto chi crea un'opera acquisisce per legge un diritto: il diritto d'autore. La licenza d'uso serve all'autore (o al detentore di tale diritto, se questo esiste) per espropriarsi di alcuni o tutti tali diritti e di concederli ai propri utenti.
La cosa che io trovo non giusta è che si possa vendere una licenza d'uso e non il software coperto da tale licenza. È questo che, secondo me, deve essere vietato per legge. Se l'utente potesse comprare il software, allora tale bene ricadrebbe sotto le norme di tutte le legislazioni e quindi invaliderebbe subito tutte le norme "anti-proprietario" (ad esempio la possibilità di trasferire o rivendere il software acquistato).
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