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Re: inetd, ftpd e cose che erano semplici.





Il 24/09/07, Giovanni Mascellani <g.mascellani@gmail.com> ha scritto:

Vinz, immagino che tu lo sappia già, ma forse è il caso che ti venga
ripetuto: questa è una mailing list pubblica a cui chiunque può
iscriversi e che chiunque può leggere, per qualsiasi partecipante deve
sottostare ad alcune regole di buona educazione: in particolare,
scrivere intere frasi completamente maiuscole per email rappresenta
l'atto dell'urlare, che, esattamente come in ogni altra discussione al
mondo, è sempre maleducato.

So benissimo che significa urlare, ed era mio preciso intento farlo. E non urlavo certo contro gli utenti di questa lista ma contro il mio problema (molto frustrante, se non sai come risolverlo).


Ricordati che qui tutti quelli che ti rispondono lo fanno per puro
desiderio di aiutare chi ne ha bisogno e per essere a loro volta
aiutati quando hanno dei problemi, per cui mi sembra logico, per
ringraziarli, come minimo essere gentili nei loro confronti. Molti di
coloro che partecipano a questa mailing list (non io) lavorano con
Linux in ambito professionale, ed altrove si farebbero pagare
profumatamente per aiuti che qui ti danno gratuitamente (forse sto
esagerando, ma di sicuro non troppo). Chi ha dei problemi e chiede aiuto
parte dal presupposto che è lui che non è in grado di fare qualcosa,
non che il resto del mondo è fatto male e lui non può fare quello che
deve.


Lo so benissimo. Ma vorrei farti notare che solo un utente (cosmos, che ringrazio) era a conoscenza del problema. Tutti gli altri mi hanno consigliato di fare quello che già sapevo di dover fare e che NON portava alla soluzione del problema (ma li ringrazio lo stesso, mi hanno fatto capire che non era un problema *solo* mio): lavoro su Debian da anni e mi è sempre piaciuta proprio per la sua coerenza che, in questo caso è fallita miseramente.

E tanto per finire, sappi che anche la tua richiesta d'aiuto era a dir
poco fatta male: non spiegava bene qual era il problema, non diceva
niente sull'ambiente nel quale lavori, era polemica e per nulla gentile
con chi perde il suo tempo per dare una mano a te.

Tanto per finire, chi mi ha risposto senza essere polemico come te, ha capito benissimo qual'era il mio problema (aiutandomi a risolverlo) e credo che abbia anche capito la gravità della cosa.

Ambiente in cui lavoro? Secondo te restartare ftpd che sta sul pc in cantina è diverso da farlo su un server della Nasa? Non capisco assolutamente cosa c'entri.

Non mi pare assolutamente di essere stato poco gentile con gli utenti, leggi bene le cose che ho scritto.
Ho cercato "conforto" in altri utilizzatori di Debian per scoprire se avessi un problema sulle mie macchine o fosse una cosa generalizzata di Debian 4. E si è scoperto che Debian 4 ha cambiato le cose, grazie a questa lista.

Ti sfido a chiedere a bruciapelo a tutti gli utenti Debian che conosci come si restarta ftpd: alcuni ti diranno "/etc/init.d/ftpd" restart e altri, più esperti, ti diranno "/etc/init.d/inetd restart" ma non so quanti ti faranno notare che ora il link simbolico di controllo si chiama openbsd-inetd. Openbsd??? (è qui che casca la coerenza tipica debian che mi piace tanto).

Se poi Debian non ti piace, tutto il software che c'è dentro è stato
scritto con il preciso intento di lasciare all'utente la libertà di
farne quel che vuole. Se vuoi cambiare distribuzione, sistema
operativo, versione di inetd e quant'altro, accomodati. Se credi che ci
siano dei problemi, la soluzione migliore non è certo quella di
stramaledire l'universo intero: segnalali, se vuoi, in ogni caso tieni
conto che allo sviluppo di Linux, GNU, Debian e simili ci sono migliaia
di persone che sanno quello che fanno probabilmente un po' meglio di te!


Si, ci sono tante persone che lavorano dietro Linux e tante altre che condividono le proprie conoscenze per il bene della comunità.

Poi ci sono persone, come me, che USANO il risultato di questo lavoro, convincono clienti grossi e piccoli sulla qualità di Debian e si fanno carico di amministrarlo. E pian piano riescono a convincere le grosse società che usare windows2000 solo perchè hai l'account di Microsoft che ti "lecca" in giacca e cravatta non è la soluzione ottimale ai loro problemi.

Poi ci sono persone che parlano, parlano parlano... magari installano una distribuzione al giorno, filosofeggiano dalla mattina alla sera sull'open source e le libertà digitali e fanno questi post "saccenti" come hai fatto tu, contro persone come me che si trovano nei guai nei confronti dei clienti e chiedono aiuto in lista, dove, per fortuna, trovano persone preparate in grado di aiutarli (e tu non sei una di queste).

Sappi che ci sono ambienti dove i capi IT considerano Linux come roba da pirati e smanettoni, un giocattolo inutile per i loro affari: e convincerli ad usare Linux è una GUERRA, non un gioco.

Per fortuna ci sono strumenti come questa lista che aiutano chi è in guerra.





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