Re: La follia dei brevetti
ahi, ahi, ahi ... top quoting ... questo è male! ;-)
Dottor Massimiliano Michetti ha scritto:
(comunque titolare della paternità dell'invenzione e dei diritti
personalissimi ad essa connessi) esiste in quanto assicurando ad esso
l'esclusività della realizzazione (o della concessione in licenza della
realizzazione) permette che si continui nella ricerca (chi farebbe ricerca
applicata se un pinco pallino qualsiasi potesse sfruttare la sua ricerca,
senza riconoscere nulla all'inventore? Forse solo nell'universo LINUX
succedono queste cose).
qui però stai sbagliando di grosso. Il software non è brevettabile
perché non vi è un'invenzione tecnologica (dove per invenzione
tecnologica intendo qualcosa che può essere prodotto a livello
industriale ... qualcosa di materiale). Chi inventa un nuovo algoritmo
ha inventato una formula matematica che permette di risolvere un dato
problema o è la stessa cosa di chi inventa una trama innovativa nel suo
nuovo libro.
Una delle ragioni per cui il parlamento europeo ha bocciato la
brevettabilità del software è proprio questa: il software è già protetto dal
copyright (cioè dalle norme relative alla protezione delle opere
dell'ingegno) che non frenano lo sviluppo, stante il rispetto dei diritti
economici e di paternità dell'opera in capo all'autore, mentre la più
stringente normativa sui Brevetti frenerebbe lo sviluppo della ricerca sul
software e quindi il miglioramento della vita umana (fine cui deve tendere
lo sviluppo tecnologico).
veramente il parlamento ha respinto la direttiva sulla brevettabilità
sul software perché ognuno dei due schieramenti (quello a favore e
quello contro i brevetti sul software) temeva che l'altro avesse i
numeri per aggiungere o togliere qualcosa di fondamentale: chi era a
favore aveva paura che quelli contro avessero i numeri per approvare una
norma che indicasse chiaramente che il software non è brevettabile,
mentre chi era contro aveva paura di non avere i numeri per impedire che
la direttiva prevedesse la brevettabilità del software.
Se non ho capito male la direttiva ribadiva che quello che è già
brevettabile è brevettabile ... ed in più si cercava di allargare il
cerchio inserendo anche il software.
In ogni caso la situazione attuale è quella precedente alla normativa
... è una situazione di caos perché non è chiaro se il software è
brevettabile o meno, infatti in alcuni paesi europei le leggi prevedono
la brevettabilità sul software e altri non la prevedono ... inoltre le
società dove vengono registrati i brevetti accettano quasi sempre i
brevetti sul software (basta pagare)
A quando il brevetto sull'alfabeto ? o sull'acqua di Roma (magari all'ACEA
ci stanno già pensando)?
Da quel poco che ho capito il problema principale penso che sia che le
società in cui si registrano i brevetti sono società private, quindi
desumo che più brevetti vengono depositati e maggiori sono i loro
guadagni ... dovrebbero prendere un tot per ogni brevetto depositato più
un tot per il mantenimento di anno in anno.
Ciao
Davide
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