[Date Prev][Date Next] [Thread Prev][Thread Next] [Date Index] [Thread Index]

Re: Perchè usare distribuzioni con pacchetti aggiornati, su desktop



Vincenzo Ciancia <vincenzo_yahoo_addressguard-gmane@yahoo.it> scrisse:

> Attualmente ubuntu e sarge sono molto simili come pacchetti, non c'è
> una vera differenza (cioè, quelli di ubuntu sono un po' più aggiornati
> a meno che kde 3.4 non sia entrato in sarge in mia "assenza") :)

kde 3.4 non entrerà MAI in sarge, per una ben precisa ragione:
meglio passare un mese a correggere tutti i buchi e sistemare ogni
piccola cosa, che non a correre dietro agli upstream e rappezzare i loro
errori.
Se proprio non puoi vivere senza PACCHETTOFIGO rilasciato 5 secondi fa,
 viaggia su sid e experimental.

> Per ora, la differenza è che ubuntu si installa in modo totalmente
> automatico, ed ha un desktop molto curato come configurazione di base.
> Dopo sei mesi da quando sarge sarà dichiarata stabile, la differenza
> sarà che ubuntu avrà i pacchetti aggiornati upstream, mentre debian
> avrà i pacchetti con backport.

E non guarda profondamente alla sicurezza, come le release stabili di
debian (d'altronde altrimenti perchè chiamarle stable, che implica anche
sicure).

> A questo punto, la scelta è una sola: "preferisco fare scegliere
> all'upstream, o quasi, oppure preferisco fare scegliere ai
> mantainer?". Io fino a potato notavo che la seconda politica
> funzionava meglio. Tutte le distribuzioni includevano le nuove
> versioni di tutto, e funzionavano malissimo. Era un periodo buio in
> cui tutti i nuovi programmi erano uno schifo, instabili ecc. Da tre
> anni a questa parte, la mia opinione si è rovesciata, a causa
> dell'esperienza che faccio tutti i giorni come utente linux - premetto
> che ho usato per svariati mesi sia woody (quando uscì), sia sid, sia
> sarge, sia fedora, e da un paio di mesi uso ubuntu.

E in questi tre anni quante volte la stable della debian ha dato noie
sulla stabilità e sicurezza?

> Quando è uscita woody, era il momento in assoluto peggiore che io
> ricordi della storia di linux :) Ha incluso kde 2 e gnome 1. I due
> browser grafici presenti, konqueror e mozilla, erano decisamente
> instabili. I plugin java e flash funzionavano una volta si e una no.
> Openoffice non c'era. Cmq la versione di allora era molto peggiore
> (come capita spesso :)) di quella di adesso. E così è rimasta per due
> anni. Negli ultimi due anni moltissimi progetti sono diventati davvero
> maturi, fra cui kde, openoffice, mozilla tanto per citarne tre. Questi
> progetti oramai hanno una gestione molto affidabile, e quando esce una
> nuova versione questa è migliore in tutti i sensi delle precedenti. 

Certo due anni non sono un tempo ottimale di rilascio, ma ormai da un
po' di tempo si sconsiglia una woody su desktop...

> Se la sarge resta come woody, cioè congelata per due anni con soli
> aggiornamenti di sicurezza, fra due anni saremo punta e da capo.
> Ubuntu e Fedora passano alle nuove versioni frequentemente, eppure per
> esempio fedora appena installata è molto più sicura di debian: c'è un
> semplice firewall configurato per default, e alcuni demoni sono già
> configurati per usare selinux all'installazione.

Quando rilasci per 11 architetture diverse, vieni usato come base per
molte altre distro, e vieni installato su workstation, server,
stand-alon e computer vari, e difficile trovare un firewall che vada
bene per tutti.
*La sicurezza non si misura certo in firewall grezzi
nell'installazione*.
E se proprio ti interessa selinux, ti consiglio di seguire almeno
debian-devel per vedere tutti i casini di ABI che può dare. Infine,
selinux dopo i DOVUTI test entrerà in etch, così come kde 3.4 e Gnome
2.10.

> L'attuale "debian stabile" per l'uso desktop non solo non è indicata,
> ma è sconsigliabile. Si può consigliare una sarge, ma allora perchè
> non ubuntu, che oltre ad essere testata meglio ha anche un bel destkop
> di base, e soprattutto sarà automaticamente aggiornata ogni sei mesi
> ad una altra versione testata?

Perchè non puoi sapere se tra sei mesi ci sarà un casino incredibile tra
nuovi rilasci, conflitti e dipendenze incrociate varie. A quel punto che
fai: rilasci il casino o vieni meno alla tua parola?
Io preferisco un po' più di testing...

> Cioè, riassumo il concetto: secondo me l'ambiente di lavoro GNU/linux
> è ormai diventato un sistema in continua evoluzione, e l'idea di
> congelare lo sviluppo in un punto per tempi lunghi va contro questa
> sua natura. Gli upstream fanno un ottimo lavoro, hanno imparato a
> rilasciare quando i programmi sono stabili, e vale la pena fidarsi di
> loro.

Ma gli upstream non hanno il problema di avere un sistema coerente e
testato nell'insieme. L'importante non è solo avere un programma
stabile; l'importante è avere un sistema che stia in piedi !!!

> C'è anche un aspetto di "collaborazione" al free software: se uso
> debian stable dopo più di sei mesi dall'uscita, e trovo un bug, non lo
> posso segnalare, perchè solitamente mi si chiede di verificare se è
> presente nell'ultima versione stabile. La segnalazione di bug e
> l'assistenza sulle mailing list come questa sono gli unici due modi
> con cui un utente non sviluppatore contribuisce al free software. Se
> si usa software aggiornato, è più facile che la prima delle due cose
> abbia un senso, quindi usando la versione che l'upstream ha definito
> "stabile" si può dare una mano all'upstream stesso.

Se è un bug grave e di sicurezza DEVI ASSOLUTAMENTE segnalarlo. Certo
che se è un'inezia è molto probabile che sia già stata corretta.
D'altronde la stessa cosa ti direbbe l'upstream, ossia aggiorna
all'ultimo CVS e guarda se va!

> V.
 
Ciao, Luc@

-- 

 .''`.  ** Debian GNU/Linux **  | Luca Bruno
: :'  :   The Universal O.S.    | luca.br(AT)uno.it
`. `'`  			| GPG Key ID: 3BFB9FB3 on keyserver.linux.it
  `-     http://www.debian.org 	| Proud Debian GNU/Linux User

Attachment: pgpzypGYvSNEY.pgp
Description: PGP signature


Reply to: