Re: Linux al Forum di Firenze
On Sun, Nov 10, 2002 at 04:26:05PM +0100, Manuele Rampazzo wrote:
> Vista la meravigliosa abbondanza di partiti e movimenti che c'era alla
> splendida (e faticosa e che freddo!) manifestazione di ieri non credo
> che Linux potrebbe diventare uno strumento per un "partito"...
ricorda che per te era splendida. Non tutti condividono il tuo
pensiero. Personalmente reputo che i manifestanti siano dei fannulloni e
cialtroni.
Per buttarla un attimo in politica e poi chiudere subito il discorso
considera quanti partiti hanno cercato di cavalcare le varie mode e
ondate populiste pur di avere una manciata di voti in più. Se ci pensi
mezzo secondo ti vengono in mente esempi a destra e a sinistra.
Vorrei sapere il sistema operativo di Cofferati....
> Piuttosto, ecco, potrebbe diventare particolarmente *gradevole* a tutta
> quella costellazione di movimenti che contesta l'accaparramento e
> l'accumulo del sapere, delle informazioni, etc. da parte di pochi
> soggetti a discapito dei molti... insomma, praticamente Linux potrebbe
> diventare simpatico a tutti i movimenti cosidetti "no global" :-)
>
> Per di più a me piace pensare come GNU/Linux riesca ad essere
> "universale" nel saper unire nel suo segno sia le esigenze etiche dei
> "no global" che quelle più pratiche delle aziende... Mi sembra che
> GNU/Linux _potrebbe_ essere un buon modo per mostrare come sia possibile
> fare cose splendide e funzionanti ed ottime per il mercato "capitalista"
> e pure con un occhio di riguardo all'etica ed al rispetto delle persone,
> di *tutte* le persone :-)
ma dove diavolo lo vedi il no global in GNU/Linux? Guarda che col fatto
che è liberamente utilizzabile ovunque nel mondo lo rende global, altro
che no global....
E poi perché il non free non rispetta le persone? E' solo un altro
modello di business. E se non ti piace non compri, è la prima regola
dell'economia.
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Non c'è più forza nella normalità, c'è solo monotonia.
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