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Re: Convenzioni per il coordinamento delle traduzioni



Ciao Giuseppe,

On Fri, May 06, 2011 at 03:24:07PM +0200, Giuseppe Sacco wrote:
> Buongiorno a tutti,
> prima di cercare di adottare una convenzione, soprattutto una come
> quella indicata, cercherei di capire se c'è o meno un problema. La
> metodologia francese e olandese è ottima per folti gruppi di traduttori
> che facilmente si sovrappongono sui lavori in corso di traduzione. Non
> credo che il nostro gruppo sia paragonabile ai loro e non mi pare che
> con la attuale "non-organizzazione" ci siano grossi problemi, anche se
> ogni tanto ci sono delle sovrapposizioni.
> 

Sì, l'obiezione (che nella sostanza è simile a quella di Luca Bruno, per cui
rispondo qui a entrambi) mi sembra piuttosto ragionevole.
Tuttavia vorrei far notare come la nostra non-organizzazione abbia funzionato
finora per il semplice motivo che a tradurre le pagine del sito web eravamo in
due-tre. Ora, per una sorta di tacito accordo le pagine inerenti le News e DPN
venivano lasciate automaticamente a me, i .po del sito a Luca Monducci e varie
altre pagine a skizzhg.

Visto che ora sono subentrate con accesso in scrittura - e intenzione di
lavorare sul sito - altre due persone (Mark e Mirco), lo status quo andrebbe
IMO ridefinito e una simile convenzione aiuterebbe molto a evitare
sovrapposizioni e a sveltire le cose.

Nella sostanza la mia risposta è: certo, non siamo (eravamo?) un team
strutturato e folto come i francesi, ma il lavoro fatto da sei mesi a questa
parte di tutoraggio di nuovi traduttori e ampliamento del team sta portando i
suoi frutti e non siamo più - direi - in quattro gatti. ;)

Quindi, personalmente, sono a favore di un metodo più ordinato di lavoro.

Ciao,
Francesca


-- 
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