Re: Suggerimenti ?
lunedì 29 ottobre alle 00:22, Ferdinando ha scritto:
> Salve, mi chiamo Ferdinando, sono zappa come da e-mail e sono un vostro
Ciao Ferdinando,
ci ho messo un po' a risponderti perché volevo pensare alle tue parole
e per via di queste festività. Scusami.
> Un'altra cosa, traducendo le descrizioni dei pacchetti, a mio
> parere si và a colmare una lacuna quando il più è già fatto.
> Mi spiego meglio, quando mi sono avvicinato a Debian sono andato
> sul sito, convinto della bontà della distribuzione, sono andato
> alla pagina contenente le istruzioni per l'installazione ......
> sorpresa, da come vedo sembra che il Finlandese, il Ceco, lo
> Slovacco e il Croato sembrino lingue più comuni dell'Italiano. In
> pratica, il manuale per l'installazione loro lo hanno, noi no.
[omissis]
> Quindi anche le pagine man e la documentazione a corredo dei pacchetti
> non sarebbe male tradurla insieme alle descrizioni.
>
> Questo anche perchè non mi spiego l'utilità "pratica" della traduzione
> di una descrizione tralasciando il manuale, non voglio dire che sarebbe
> meglio abbandonare le descrizioni per i manuali ma quantomeno dedicare
> una buona fetta di traduttori a quest'ultimo campo sarebbe auspicabile,
> detto da uno che pende dalle vostre labbra, uno che spera ardentemente
> nella riuscita del progetto.
[omissis]
> Inoltre potremmo creare una sorta di priorità per queste traduzioni
> specifiche, lasciando comunque libertà di scelta. L'obbiettivo, a mio
> parere dovrebbe essere quello di avere a disposizione (per le zappe
> come me):
Vedi Ferdinando, ti stai scontrando con una realtà che ho fatto anch'io
difficoltà ad accettare.
In un mondo perfetto, dove tutti hanno 24 ore di tempo libero, non ci
sono preoccupazioni per la famiglia e le bollette, un mondo dove ci si
può occupare veramente di quello che piace, con serietà e costanza, in
un mondo così il tuo ragionamento calzerebbe a pennello.
Putroppo, invece, ci si scontra con una realtà diversa dove:
- i traduttori sono pochissimi
- l'impegno delle persone è volontario (questo significa che non li
puoi obbligare, ma solo incoraggiare)
- il lavoro è tanto
- la quantità di lavoro è mutevole
- le priorità sono diverse per ognuno (a me piace la console, ad altri
mutt fa pena perché macchinoso)
- gli interessi sono diversi
- le capacità personali sono diverse
- non sempre ci sono strumenti adeguati
Potrei andare avanti, ma mi fermo qui perché avrai già capito qual è
il concetto di base: considerare di prendere tutto il problema di petto,
con una scaletta molto rigida, è un suicidio.
Prova a pensare se tutti cominciassero a tradurre Apache e PHP, ad
esempio, un'accoppiata che va molto di moda ora perché effettivamente
potente. Bene, non tutti hanno delle conoscenze sufficienti di
programmazione; i manuali cambiano in continuazione; ci vorrebbe un
esercito infinito che termini il lavoro e una buona parte che poi lo
mantenga aggiornato. Non si traddurrebbe altro, a discapito di coloro
che di Apache e PHP non hanno la più pallida idea di cosa siano.
Prima di approdare a DDTP-it, anch'io sono passato attraverso la
traduzione di due HOWTO, di un paio di programmi e del manuale di GnuPG.
Credi che abbia mai ricevuto un messaggio di ringraziamento per questo?
C'è da pensare che nessuno abbia mai letto i miei lavori... Ma non è
questo il motivo che mi ha spinto ad impegnarmi, no! A me piace
l'inglese, trovavo quegli argomenti interessanti e volevo aproffondirli.
Tutto qua.
Poi sono saltato su questo treno, quasi per caso, perché volevo vedere
se riuscivo a dare un taglio diverso alla direzione di un progetto di
traduzione. Per ora sta andando bene, mi impegna ma mi soddisfa e
diverte. Però anche a me a volte vengon i dubbi, anche nel vedere la
fatica degli altri, la situazione di altri paesi: ma perché noi
italiani ci ostiniamo tanto a voler leggere tutto in italiano? Non
sarebbe meglio che imparassimo l'inglese, magari sottotitolando i film
come fanno nei paesi nordici? Sarà per questo che degli 8 anni di
tedesco imparato a scuola non ricordo nulla, mentre continuo a leggere
ed approfondire la mia conoscenza della lingua inglese...
Grazie per la tua critica, Ferdinando. Se senti che c'è qualcosa che
non va, che hai qualcosa da dare, non scoraggiarti, ma proponi,
impegnati, c'è sembre bisogno di persone così.
--
L.Cappelletti@mail.com
Jabber: lolo@tipic.it
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