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Re: Software per creare presentazioni: Pampi



Ciao Davide,

Il Sab, 4 Giugno 2022 5:57 pm, Davide Prina ha scritto:
> Ho perso un po' di tempo prima di capire come
> fare delle prove e quindi descrivo qui come si
> deve fare:

>   Dover fare Ctrl-P ogni volta per vedere le
>   modifiche è un po' macchinoso...

Per me che ho spesso preparato le presentazioni in LaTeX, questa è una
cosa minima :-)

> Ogni slide inizia con una istruzione del tipo:
> # {.step data-x=1000 data-y=1000}
>
> dove si indica che è il passo successivo, si danno le
> coordinare (x,y,z) e gli effetti da applicare.

Questo invece mi sembra piuttosto macchinoso, perché è vero che permette
una grande precisione, ma non risulta per nulla semplice dover fornire
numericamente delle coordinate.
È vero che ci sono alcuni scenari pre-definiti, che vengono calcolati dal
programma stesso, ma mi sembra che manchino strumenti per facilitare la
generazione di scenari misti con inquadrature (non le chiamerei slide) che
non seguano tutte uno stesso schema.

Pampi dipende addirittura da un programma di algebra: macaulay. Magari ha
anche altri scopi, ma immagino serva proprio per poter generare gli
scenari al volo a partire dai parametri inseriti da chi usa il programma.
Non ho visto se c'è un modo guidato per trovare delle coordinate x,y,z che
permettano di ottenere un effetto voluto.

> Quello che non sono riuscito a fare è un effetto che
> ho usato spesso con sozi: far vedere di una "slide"
> solo una parte per volta, evitando così di far vedere
> troppe righe di testo tutte insieme, ma visualizzare
> o solo una riga alla volta o parte di una riga per
> volta.

Sinceramente questa è una cosa che nelle presentazioni (quando mi è
capitato di seguire seminari tenuti da altri) non ho mai amato. Far vedere
un riquadro a bocconcini, invece che tutto assieme, impedisce allo
spettatore di comprendere a colpo d'occhio in che direzione ci si sta
muovendo, impone all'esplorazione del materiale proiettato lo stesso ritmo
dell'esposizione a voce, vanificando in gran parte l'utilità (per il
pubblico) di avere un ausilio visivo all'esposizione orale...

Ma è questione di gusti.

Ammetto anche che in specifici casi, non tanto per centellinare, ma per
affiancare, capovolgere, mettere a confronto, e soprattutto sostituire
materiale visualizzato, avere una presentazione non solo basata su una
collocazione spaziale, ma anche su modifiche sequenziali, può essere
utile.
Ed infine, devo ammettere che può essere utile anche centellinare, se si
vuole ottenere l'effetto Karaoke :-)

La mia impressione è che Pampi si concentri principalmente sulla
collocazione spaziale; sulla costruzione architettonica del museo nel
quale puoi passare da una stanza all'altra per vedere cose diverse, ma con
l'idea di fondo che le diverse cose sono tutte contemporaneamente presenti
e, mentre sei in una stanza, in realtà intravedi dallo scorcio della porta
quel che c'è nella stanza accanto.
Se vuoi anche che in una stanza si possa accendere una luce o su una
parete poter scostare una tenda o girare un pannello... allora devi
aggiungere altro. Del resto con HTML5+CSS3+JS/Wasm... si può fare
qualunque cosa :-)

Ho visto che ci sono alcuni strumenti la cui integrazione è già prevista,
anche se non ho ancora avuto il tempo di sperimentarne l'usabilità. Oltre
a poter scrivere formule in uno dei derivati del TeX, vedo che c'è anche
GeoGebra, che io trovo utilissimo. Peccato che quest'ultimo abbia alcune
porzioni con licenza CC-NC (Creative-Common, Non Commerciale) considerata
non libera da Debian, così che la distribuzione non ne contiene una
versione recente.
Forse c'è anche qualcosa che permetta una maggior dinamicità del testo nel
riquadro presentato?

Ĝis,
m

-- 
http://bodrato.it/papers/


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