Re: desktop remoto GPL
Il 31/03/20 11:55, Piviul ha scritto:
Io la VPN non l'ho mai pensata come condivisione desktop perché se non
erro il suo senso primo è appunto la creazione di una rete privata
virtuale in modo che l'utente che vi accede non abbia la possibilità
di accedere a tutta la rete privata ma solo ad una parte di essa e
quindi blindarlo dentro una cella in modo da evitare che possa fare
danni fuori di essa. Quindi ho sempre pensato che servisse per dare
accesso ad un pc ad una persona di cui non ti fidi pienamente, una
sorta di ospite temporaneo.
Per come la vedo io è esattamente il contrario: l'accesso in VPN server
per ermettere alle persone fidate di accedere alle risorse che sono
negate a tutti gli altri.
La VPN permette infatti ad un utente su una lan esterna (potresti essere
tu che lavori da casa) di accedere alle risorse della lan interna che
non sono esposte per l'accesso generale come se fosse sulla lan interna.
Poi, a seconda di come è impostata la vpn (bridged, routed o natted)
sono possibili politiche di sicurezza divierse da quelle per gli host
sulla lan.
I protocolli utilizzati per l'accesso alla macchine della lan (RDP, X,
ssh, telnet, http, ecc.) sono indipendenti dalla vpn, che fornisce solo
il trasporto ip.
--
Mandi.
Paolo
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